Perchè stupirsi?



Cari amici,

in questi giorni leggo molti interventi angosciati, rattristati, delusi,
per l'esito del voto parlamentare del 7 novembre che ha approvato
l'intervento militare italiano in Afghanistan.
Mi chiedo: perchè stupirsi? Cosa ci si poteva aspettare di diverso?
Tutto era stato ampiamente annunciato, ed era perciò prevedibile.
Mi riferisco all'articolo "Elezioni: qualcuno vincerà ma tutti perderanno"
(Azione nonviolenta, maggio 2001, pag. 3) nel quale viene riportato il
pensiero di Francesco Rutelli che, ad una nostra sollecitazione, dice
testualmente: "Gli interventi militari internazionali cui l'Italia è
chiamata possono essere dolorosi ma vanno attuati". L'articolo si
concludeva con un'amara considerazione: "Anche con il governo dell'Ulivo  i
bilanci militari saranno in aumento e la guerra resterà una prospettiva".
Dopo sei mesi (anche se l'Ulivo non è andato al governo) questa eventualità
si è puntualmente verificata: coerenza politica!
Piuttosto, cè da chiedersi che senso abbia ancora (mi riferisco a fatti
avvenuti nel recente passato, affichè non abbiano a ripetersi) la logica
del "turiamoci il naso" e votiamo il meno peggio. Nei giorni precedenti le
ultime elezioni molti appelli ci invitavano a votare comunque l'Ulivo,
perchè l'importante era sconfiggere Berlusconi. La vittoria del Polo
sarebbe stata una tragedia. Vero. Ma su una questione fondamentale come il
rispetto dell'art. 11 della Costituzione (anzi, per noi nonviolenti la
questione fondante: l'opposizione integrale alla guerra) Polo e Ulivo si
sono comportati allo stesso identico modo, calpestandolo!
Norberto Bobbio concludeva così il suo appello a non votare Berlusconi:
"Una vittoria della Casa delle libertà minerebbe le basi stesse della
democrazia". La Carta Costituzionale della Repubblica Italiana è stata
vìolata congiuntamente da centro destra e centro sinistra; ai miei occhi
non c'è differenza.
Oltre il danno, la beffa. Molti dei deputati ulivisti che hanno votato SI'
alla guerra, sono stati eletti con i voti di pacifisti che si sono "turati
il naso". Forse è il caso di rivedere la strategia.
Mi resta solo la magra consolazione che il mio "inutile" voto è stato ben
sprecato...
Comunque, non rattristiamoci ma "continuiamo in ciò che era giusto".

Mao Valpiana


Tu potrai dire che io sono un sognatore
ma non sono il solo....            (J. Lennon)
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