articolo di Arundhaty Roy



La mal concepita guerra americana contro il terrore
Di Arundhati Roy



New Delhi, October 20



Il 7 di ottobre, non appena l'oscurità si è fatta più fitta
sull'Afganistan, il governo degli USA, spalleggiato dalla Coalizione
Internazionale contro il Terrore ( il nuovo, compiacente surrogato delle
Nazioni Unite), ha lanciato l'attacco aereo contro l'Afganistan. I canali
tv indugiavano su computerizzate immagini animate di missili cruise, bombe
stealth, tomahawks, missili 'rompi -bunker' e bombe Mark 82 high-drag.



All'ONU, ridotta adesso a un acronimo senza effetto, non è stato neppure
chiesto di avallare l'intervento aereo. (Come ha detto una volta Madeleine
Albright, "Gli U.S.A. agiscono multilateralmente quando possono, e
unilateralmente quando devono"). La "prova" contro i terroristi è stata
condivisa tra gli amici della "Coalizione". Dopo la riunione, hanno
annunciato che non importava che la prova avesse o meno validità in un
tribunale legale. Così, in un istante, secoli di giurisprudenza sono stati
con noncuranza buttati nella spazzatura.



AZIONE CIECA



Niente può scusare o giustificare un atto di terrorismo, sia esso commesso
da fondamentalisti religiosi, da milizie private, da movimenti di
resistenza  nazionali - o quando è travestito da guerra punitiva da parte
di un governo riconosciuto. Il bombardamento dell'Afganistan non è la
vendetta di New York e Washington. E' ancora un altro atto di terrore
contro la gente del mondo. Ogni innocente che viene ucciso deve essere
aggiunto  - e non sottratto - al macabro pedaggio di civili morti a NewYork
e Washinghton.  La gente raramente vince le guerre, ed i governi raramente
le perdono. La gente risulta uccisa. I governi cambiano pelle e si
riassemblano, poiché hanno, come l'hydra, molte teste.  I governi usano le
bandiere prima per avvolgere e isolare le menti della gente, soffocandone
il pensiero reale,  quindi come un sudario cerimoniale per avvolgere i
corpi straziati dei morti consenzienti. Sui due fronti, in Afganistan come
in America, i civili sono adesso ostaggi delle azioni dei loro propri
governi. Persone inconsapevoli, ordinarie, in entrambi i paesi condividono
un comune legame - devono convivere con la realtà di un cieco,
imprevedibile terrore. A ogni scarica di bombe che viene liberata
sull'Afganistan corrisponde una speculare escalation di isteria di massa
sull'anthrax in America, un maggior numero di sequestri aerei  e altri atti
terroristici.  .



Non è facile trovare una via d'uscita dal risucchio della palude di terrore
e brutalità che il mondo oggi affronta. E' adesso tempo per la razza umana
di fermarsi, e di cercare dentro le fonti di saggezza collettiva, sia
antiche, sia moderne. Ciò che è successo l'11 settembre ha cambiato il
mondo per sempre. Libertà, Progresso, Tecnologia, Guerra - queste parole
hanno assunto un nuovo significato. I Governi devono riconoscere questa
trasformazione e avvicinarsi ai loro nuovi compiti con un minimo di onestà
e umiltà. Sfortunatamente, fino ad ora non v'è stato segno alcuno di
introspezione da parte dei leaders della Coalizione  Internazionale. O da
parte dei Talebani.

Annunciando l'attacco aereo, George Bush ha detto: "Siamo una nazione
pacifica". L'ambasciatore favorito dell'America, Tony Blair (che ricopre
anche la carica di Primo Ministro nel Regno Unito) gli ha fatto eco: "Siamo
un popolo pacifico". Adesso quindi sappiamo. I maiali sono cavalli. Le
ragazze sono ragazzi. La guerra è la pace.



TEORIA E PRATICA



Parlando nel quartiere generale dell' FBI alcuni giorni dopo, Bush ha
detto: "Questa è la nostra missione. Questa è la missione degli Stati Uniti
d'America. La nazione più libera del mondo. Una nazione costruita su valori
fondamentali che rifiuta l'odio, rifiuta la violenza, rifiuta gli assassini
e rifiuta il male. Non ce ne stancheremo. "



Ecco qui una lista dei paesi con cui l'America è stata in guerra - e che ha
bombardato - dalla II Guerra Mondiale: Cina (1945-46, 1950-53), Corea
(1950-53),    Guatemala (1954, 1967-69), Indonesia (1958), Cuba (1959-60),
Congo Belga (1964), Perù (1965), Laos (1964-73), Vietnam (1961-73),
Cambogia (1969-70), Grenada (1983), Libia (1986), El Salvador (1980s),
Nicaragua  (1980s), Panama (1989), Iraq (1991-99), Bosnia (1995), Sudan
(1998), Yugoslavia (1999). E adesso Afganistan.



Certamente non se ne stancano - loro, la nazione Più Libera del mondo.
Quali sono le libertà che  sostiene?  Dentro le sue frontiere, libertà di
parola, di religione, di pensiero, di espressione artistica, di abitudini
alimentari, di preferenze sessuali (be', fino a un certo punto) e molte
altre esemplari, bellissime cose. All'esterno, la libertà di dominare,
umiliare e soggiogare - normalmente a beneficio della vera religione
dell'America, il "libero mercato". Quindi quando il governo USA battezza
una guerra Operazione Giustizia Infinita o Operazione Libertà Duratura, noi
nel Terzo Mondo sentiamo più che un brivido di paura. Poiché sappiamo che
Infinita Giustizia per alcuni significa Infinita Ingiustizia per altri. E
Libertà Duratura per alcuni significa Duratura Soggezione per altri.



La Colizione Internazionale Contro il terrore è una cabala dei paesi più
ricchi del mondo. Messi insieme, costruiscono e vendono praticamente tutte
le armi del mondo, possiedono le più grandi riserve di armi di distruzione
di massa - chimica, biologica e nucleare. Sono loro che hanno combattuto la
maggior parte delle guerre, loro sono i responsabili della maggior parte
dei genocidi, soggezioni, pulizie etniche e violazioni dei diritti umani
della storia moderna, e hanno sponsorizzato, armato e finanziato un numero
incalcolabile di dittatori e despoti. Messi insieme, hanno adorato, quasi
deificato, il culto della violenza e della guerra. Il governo Talibano, con
tutti i suoi spaventosi peccati, non è comunque della stessa lega.



L'EREDITA'   DELLA GUERRA



Il governo Talibano è stato creato nello sgretoloso crogiuolo di macerie,
eroina e terre minate durante la risacca della Guerra Fredda. I suoi
leaders più vecchi hanno poco più di 40 anni. Molti di essi sono sfigurati
e handicappati, senza un occhio, una gamba, un braccio. Sono cresciuti in
una società atterrita e devastata dalla guerra. Tra Unione Sovietica e
America, nel corso di 20 anni, sono stati versati in Afganistan armi e
munizioni per un valore di circa 45 miliardi di dollari. L'ultimo modello
in fatto di armi era l'unico frammento di modernità che intrudesse in una
società completamente medievale. Ragazzini - molti di essi orfani - che
sono cresciuti in simili tempi, hanno avuto fucili per giocattoli, mai
hanno conosciuto la sicurezza e il conforto della vita famigliare, mai
hanno sperimentato la compagnia di donne. Adesso, adulti e governanti, i
Talibani picchiano, lapidano, violentano e brutalizzano le donne, non
sembra che sappiano cos'altro fare con esse. Anni di guerra li hanno
spogliati d'ogni gentilezza, resi impenetrabili alla bontà, alla
compassione umana. Danzano al ritmo di bombe che gli piovono intorno.
Adesso hanno rivolto la loro mostruosità contro la loro stessa gente.



RIDOTTO IN POLVERE



Un milione e mezzo di persone persero la vita duranti i 20 anni di
conflitto che ha preceduto questa nuova guerra. L'Afganistan è stato
ridotto in macerie e adesso le macerie vengono polverizzate finemente. Già
il secondo giorno dell'attacco aereo, i piloti USA ritornavano alle loro
basi senza avere sganciato la quantità di bombe loro assegnata. Come ha
detto un pilota, l'Afganistan non offre un ambiente ricco di bersagli. Al
Pentagono, durante l'informazione alla stampa, è stato chiesto a Donald
Rumsfeld, Segretario USA alla Difesa,  se l'America avesse esaurito i suoi
bersagli. "In primo luogo - ha detto - ricolpiremo i bersagli; e, in
secondo luogo, non stiamo restando senza bersagli. " Questo è stato
salutato  con scoppi di risa nella stanza della conferenza.



Al terzo giorno dell'attacco, Il Dipartimento della Difesa si vantava di
avere "raggiunto la supremazia aerea sull'Afghanistan" (Voleva dire che
avevano distrutto entrambi - o forse tutti e 16 - gli aeroplani afgani?).

I rapporti hanno iniziato a centellinare notizie su vittime civili, sullo
svuotamento delle città via via che i civili fuggivano verso le frontiere
che erano state chiuse. Molte arterie erano state fatte saltare in aria o
chiuse. Coloro che hanno fatto l'esperienza di lavorare in Afganistan
dicono che all'inizio di Novembre i convogli che trasportano alimenti non
potranno raggiungere i milioni di Afgani (7.5 milioni, secondo l'ONU),  che
corrono il realissimo rischio di morire di fame nel corso di questo
inverno. Dicono che nei giorni che rimangono prima dell'arrivo
dell'inverno, ci può essere o una guerra, o un tentativo di fare arrivare
alimenti alla popolazione affamata. Non ci possono essere entrambe le cose.



UNA CINICA GARA DI ELEMOSINE[1]



Come gesto di aiuto umanitario, il governo USA ha fatto cadere 37.000
pacchi di razioni di emergenza sull'Afganistan. Il governo dice che prevede
di inviarne un totale de 500.000. Questo fa solamente un unico pasto per
mezzo milione di persone su un numero di vari milioni di persone in estrema
necessità di cibo. Persone che lavorano nel campo degli aiuti *** (Aid
workers) hanno condannato tutto ciò come un cinico e pericoloso esercizio
di pubbliche relazioni. Essi dicono che lanciare dall'aria pacchi di cibo è
peggio che futile. In primo luogo, perché il cibo non raggiungerà mai
coloro che realmente ne hanno bisogno e, più pericolosamente, perché coloro
che corrono a recuperare i pacchi rischiano di saltare in aria per le mine.
Una tragica gara di elemosine.

Nondimeno, i pacchi di cibo sono molto fotogenici. Il loro contenuto è
stato riportato nei maggiori quotidiani. E' vegetariano, ci dicono, come
prevede la Legge Alimentare Musulmana (!). Ciascun pacco giallo, decorato
con la bandiera americana, contiene: riso, burro di arachidi, insalata di
fagioli, marmellata di fragole, crackers, uva passa, pane arabo, una fruit
bar di mele, condimento, fiammiferi, un set di posate di plastica, una
salvietta e istruzioni per l'uso illustrate.

Dopo tre anni di incessante siccità, un pasto lanciato da un aereo in
Jalalabad!  Non ci sono parole per descrivere il livello di inettitudine
culturale, l'incapacità di comprendere cosa mesi di fame implacabile e di
opprimente povertà realmente significano, il tentativo del governo USA di
servirsi persino di questa abietta miseria per pubblicizzare chiassosamente
la propria immagine.



Ribaltiamo per un momento lo scenario. Immaginiamo che il governo Talibano
stia bombardando New York, dicendo tuttavia che il suo reale bersaglio è il
governo USA e la sua politica. E supponiamo che durante gli intervalli dei
bombardamenti il governo Talibano sganci alcune migliaia di pacchi
contenenti nan e kabab infilzati in una bandiera afgana. La brava gente di
New York se la sentirebbe di perdonare il governo afgano? Persino se
fossero affamati, persino se avessero bisogno di quel cibo, persino se lo
mangiassero, come mai potrebbero dimenticare l'insulto, la
accondiscendenza? Rudy Giuliani, sindaco di New York, ha restituito un
donativo di 10 milioni di dollari da parte di un principe dell'Arabia
Saudita poiché è stato accompagnato da alcune parole di amichevole
consiglio sulla politica americana in Medio Oriente. L'orgoglio è un lusso
al quale solo i ricchi hanno diritto?



DOVE CONDURRA'  TUTTO QUESTO?



Lungi dal distruggerlo, accendere questo tipo di rabbia è ciò che crea il
terrorismo. L'odio e la vendetta non ritornano nella scatola una volta che
li hai lasciati venir fuori. Per ogni 'terrorista' o suo 'sostenitore' che
viene ucciso, centinai di innocenti vengono pure uccisi. E per ogni
centinaia di innocenti uccisi c'è una buona possibilità che svariati futuri
terroristi si creeranno.



Questo non per suggerire che i terroristi che l'11 di settembre hanno
perpetrato l'oltraggio non debbano essere ricercati e condotti alla resa
dei conti. Lo devono. Ma è la guerra il modo migliore per snidarli?
Bruciare il pagliaio ti farà trovare l'ago? O al contrario procurerà
un'escalation di rabbia e renderà il mondo un inferno in terra per tutti
noi?



George Bush recentemente si è gloriato: "Quando intraprendo un'azione, non
è per bruciare un missile di 2 milioni di dollari contro una tenda vuota
che vale 10 dollari e per colpire un cammello nel sedere. Deve essere
decisivo". Il presidente Bush dovrebbe sapere che non ci sono bersagli in
Afganistan che valgono il denaro dei suoi missili. Forse, anche solo per
raggiungere la parità nei suoi libri contabili, dovrebbe sviluppare alcuni
missili di minor valore da usare per i bersagli di minor valore e per le
vite di minor valore nei paesi poveri del mondo (Però in questo caso, non
sembrerebbe un buon affare per i produttori di armi della Coalizione).



LA RABBIA SBOCCIA



Di giorno in giorno con la guerra sentimenti di collera si liberano nel
mondo. Metti l'orecchio sul suolo in questa parte del mondo e potrai udire
lo sgradevole suono, il mortifero rullio della rabbia che sboccia. Per
favore. Per favore, ferma la guerra, ora. Troppa gente è morta. I missili
intelligenti semplicemente non sono abbastanza intelligenti. Stanno facendo
esplodere interi arsenali di furia repressa. Le vacuità del discorso su "
Lo Scontro di Civiltà" e di " Il Bene contro il Male" infallibilmente hanno
effetto sul popolo americano,  stravolto e confuso, il cui orgoglio è stato
ferito, i cui cari sono stati tragicamente uccisi, la cui rabbia è recente
e acuta. Questi discorsi vengono cinicamente distribuiti come una dose
quotidiana di vitamine o di antidepressivi. La cura regolare assicura che
l'America continuerà ad essere l'enigma che sempre è stata - un popolo
curiosamente rinchiuso in sé stesso, amministrato da un governo
patologicamente intrigante e promiscuo. E il resto di noi, noi che
intorpiditi riceviamo questo attacco di ciò che sappiamo essere assurda
propaganda? I consumatori quotidiani delle menzogne e della brutalità
spalmate nel burro di arachidi e marmellata di fragole che vengono lanciate
dentro le nostre teste proprio come quei pacchetti gialli di cibo.

Distoglieremo lo sguardo, e mangeremo, perché abbiamo fame, o fisseremo,
senza chiudere gli occhi, il tetro teatro che si svolge in Afganistan, fino
a quando collettivamente vomiteremo e diremo, in una sola voce, che ne
abbiamo abbastanza?



Mentre il primo anno del nuovo millennio sta per finire, mi domando:
Abbiamo perduto il diritto a sognare? Saremo mai capaci di ri- immaginare
la bellezza? Sarà mai possibile ancora osservare il lento, stupefatto
batter d'occhi nel sole di un geco appena nato, o di bisbigliare in
risposta alla marmotta che ti ha appena bisbigliato all'orecchio - senza
pensare al World Trade Center e all' Afganistan?



Arundhati Roy ha studiato architettura. E' l'autrice di "Il Dio delle
Piccole Cose", per il quale ha ricevuto il Booker Prize, e "Il Costo del
Vivere". Il suo ultimo libro è "Power Politics," pubblicato da South End
Press.

Roy vive a New Delhi.





[1]A cynical alms race. Gioco di parole intraducibile tra alms(elemosine) e
arms(armamenti).  Race armsera la gara agli armamenti della guerra fredda.