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articolo di Arundhaty Roy
- Subject: articolo di Arundhaty Roy
- From: "serena" <seraffa at libero.it>
- Date: Fri, 9 Nov 2001 23:51:45 +0100
La mal concepita guerra americana contro il terrore Di Arundhati Roy New Delhi, October 20 Il 7 di ottobre, non appena l'oscurità si è fatta più fitta sull'Afganistan, il governo degli USA, spalleggiato dalla Coalizione Internazionale contro il Terrore ( il nuovo, compiacente surrogato delle Nazioni Unite), ha lanciato l'attacco aereo contro l'Afganistan. I canali tv indugiavano su computerizzate immagini animate di missili cruise, bombe stealth, tomahawks, missili 'rompi -bunker' e bombe Mark 82 high-drag. All'ONU, ridotta adesso a un acronimo senza effetto, non è stato neppure chiesto di avallare l'intervento aereo. (Come ha detto una volta Madeleine Albright, "Gli U.S.A. agiscono multilateralmente quando possono, e unilateralmente quando devono"). La "prova" contro i terroristi è stata condivisa tra gli amici della "Coalizione". Dopo la riunione, hanno annunciato che non importava che la prova avesse o meno validità in un tribunale legale. Così, in un istante, secoli di giurisprudenza sono stati con noncuranza buttati nella spazzatura. AZIONE CIECA Niente può scusare o giustificare un atto di terrorismo, sia esso commesso da fondamentalisti religiosi, da milizie private, da movimenti di resistenza nazionali - o quando è travestito da guerra punitiva da parte di un governo riconosciuto. Il bombardamento dell'Afganistan non è la vendetta di New York e Washington. E' ancora un altro atto di terrore contro la gente del mondo. Ogni innocente che viene ucciso deve essere aggiunto - e non sottratto - al macabro pedaggio di civili morti a NewYork e Washinghton. La gente raramente vince le guerre, ed i governi raramente le perdono. La gente risulta uccisa. I governi cambiano pelle e si riassemblano, poiché hanno, come l'hydra, molte teste. I governi usano le bandiere prima per avvolgere e isolare le menti della gente, soffocandone il pensiero reale, quindi come un sudario cerimoniale per avvolgere i corpi straziati dei morti consenzienti. Sui due fronti, in Afganistan come in America, i civili sono adesso ostaggi delle azioni dei loro propri governi. Persone inconsapevoli, ordinarie, in entrambi i paesi condividono un comune legame - devono convivere con la realtà di un cieco, imprevedibile terrore. A ogni scarica di bombe che viene liberata sull'Afganistan corrisponde una speculare escalation di isteria di massa sull'anthrax in America, un maggior numero di sequestri aerei e altri atti terroristici. . Non è facile trovare una via d'uscita dal risucchio della palude di terrore e brutalità che il mondo oggi affronta. E' adesso tempo per la razza umana di fermarsi, e di cercare dentro le fonti di saggezza collettiva, sia antiche, sia moderne. Ciò che è successo l'11 settembre ha cambiato il mondo per sempre. Libertà, Progresso, Tecnologia, Guerra - queste parole hanno assunto un nuovo significato. I Governi devono riconoscere questa trasformazione e avvicinarsi ai loro nuovi compiti con un minimo di onestà e umiltà. Sfortunatamente, fino ad ora non v'è stato segno alcuno di introspezione da parte dei leaders della Coalizione Internazionale. O da parte dei Talebani. Annunciando l'attacco aereo, George Bush ha detto: "Siamo una nazione pacifica". L'ambasciatore favorito dell'America, Tony Blair (che ricopre anche la carica di Primo Ministro nel Regno Unito) gli ha fatto eco: "Siamo un popolo pacifico". Adesso quindi sappiamo. I maiali sono cavalli. Le ragazze sono ragazzi. La guerra è la pace. TEORIA E PRATICA Parlando nel quartiere generale dell' FBI alcuni giorni dopo, Bush ha detto: "Questa è la nostra missione. Questa è la missione degli Stati Uniti d'America. La nazione più libera del mondo. Una nazione costruita su valori fondamentali che rifiuta l'odio, rifiuta la violenza, rifiuta gli assassini e rifiuta il male. Non ce ne stancheremo. " Ecco qui una lista dei paesi con cui l'America è stata in guerra - e che ha bombardato - dalla II Guerra Mondiale: Cina (1945-46, 1950-53), Corea (1950-53), Guatemala (1954, 1967-69), Indonesia (1958), Cuba (1959-60), Congo Belga (1964), Perù (1965), Laos (1964-73), Vietnam (1961-73), Cambogia (1969-70), Grenada (1983), Libia (1986), El Salvador (1980s), Nicaragua (1980s), Panama (1989), Iraq (1991-99), Bosnia (1995), Sudan (1998), Yugoslavia (1999). E adesso Afganistan. Certamente non se ne stancano - loro, la nazione Più Libera del mondo. Quali sono le libertà che sostiene? Dentro le sue frontiere, libertà di parola, di religione, di pensiero, di espressione artistica, di abitudini alimentari, di preferenze sessuali (be', fino a un certo punto) e molte altre esemplari, bellissime cose. All'esterno, la libertà di dominare, umiliare e soggiogare - normalmente a beneficio della vera religione dell'America, il "libero mercato". Quindi quando il governo USA battezza una guerra Operazione Giustizia Infinita o Operazione Libertà Duratura, noi nel Terzo Mondo sentiamo più che un brivido di paura. Poiché sappiamo che Infinita Giustizia per alcuni significa Infinita Ingiustizia per altri. E Libertà Duratura per alcuni significa Duratura Soggezione per altri. La Colizione Internazionale Contro il terrore è una cabala dei paesi più ricchi del mondo. Messi insieme, costruiscono e vendono praticamente tutte le armi del mondo, possiedono le più grandi riserve di armi di distruzione di massa - chimica, biologica e nucleare. Sono loro che hanno combattuto la maggior parte delle guerre, loro sono i responsabili della maggior parte dei genocidi, soggezioni, pulizie etniche e violazioni dei diritti umani della storia moderna, e hanno sponsorizzato, armato e finanziato un numero incalcolabile di dittatori e despoti. Messi insieme, hanno adorato, quasi deificato, il culto della violenza e della guerra. Il governo Talibano, con tutti i suoi spaventosi peccati, non è comunque della stessa lega. L'EREDITA' DELLA GUERRA Il governo Talibano è stato creato nello sgretoloso crogiuolo di macerie, eroina e terre minate durante la risacca della Guerra Fredda. I suoi leaders più vecchi hanno poco più di 40 anni. Molti di essi sono sfigurati e handicappati, senza un occhio, una gamba, un braccio. Sono cresciuti in una società atterrita e devastata dalla guerra. Tra Unione Sovietica e America, nel corso di 20 anni, sono stati versati in Afganistan armi e munizioni per un valore di circa 45 miliardi di dollari. L'ultimo modello in fatto di armi era l'unico frammento di modernità che intrudesse in una società completamente medievale. Ragazzini - molti di essi orfani - che sono cresciuti in simili tempi, hanno avuto fucili per giocattoli, mai hanno conosciuto la sicurezza e il conforto della vita famigliare, mai hanno sperimentato la compagnia di donne. Adesso, adulti e governanti, i Talibani picchiano, lapidano, violentano e brutalizzano le donne, non sembra che sappiano cos'altro fare con esse. Anni di guerra li hanno spogliati d'ogni gentilezza, resi impenetrabili alla bontà, alla compassione umana. Danzano al ritmo di bombe che gli piovono intorno. Adesso hanno rivolto la loro mostruosità contro la loro stessa gente. RIDOTTO IN POLVERE Un milione e mezzo di persone persero la vita duranti i 20 anni di conflitto che ha preceduto questa nuova guerra. L'Afganistan è stato ridotto in macerie e adesso le macerie vengono polverizzate finemente. Già il secondo giorno dell'attacco aereo, i piloti USA ritornavano alle loro basi senza avere sganciato la quantità di bombe loro assegnata. Come ha detto un pilota, l'Afganistan non offre un ambiente ricco di bersagli. Al Pentagono, durante l'informazione alla stampa, è stato chiesto a Donald Rumsfeld, Segretario USA alla Difesa, se l'America avesse esaurito i suoi bersagli. "In primo luogo - ha detto - ricolpiremo i bersagli; e, in secondo luogo, non stiamo restando senza bersagli. " Questo è stato salutato con scoppi di risa nella stanza della conferenza. Al terzo giorno dell'attacco, Il Dipartimento della Difesa si vantava di avere "raggiunto la supremazia aerea sull'Afghanistan" (Voleva dire che avevano distrutto entrambi - o forse tutti e 16 - gli aeroplani afgani?). I rapporti hanno iniziato a centellinare notizie su vittime civili, sullo svuotamento delle città via via che i civili fuggivano verso le frontiere che erano state chiuse. Molte arterie erano state fatte saltare in aria o chiuse. Coloro che hanno fatto l'esperienza di lavorare in Afganistan dicono che all'inizio di Novembre i convogli che trasportano alimenti non potranno raggiungere i milioni di Afgani (7.5 milioni, secondo l'ONU), che corrono il realissimo rischio di morire di fame nel corso di questo inverno. Dicono che nei giorni che rimangono prima dell'arrivo dell'inverno, ci può essere o una guerra, o un tentativo di fare arrivare alimenti alla popolazione affamata. Non ci possono essere entrambe le cose. UNA CINICA GARA DI ELEMOSINE[1] Come gesto di aiuto umanitario, il governo USA ha fatto cadere 37.000 pacchi di razioni di emergenza sull'Afganistan. Il governo dice che prevede di inviarne un totale de 500.000. Questo fa solamente un unico pasto per mezzo milione di persone su un numero di vari milioni di persone in estrema necessità di cibo. Persone che lavorano nel campo degli aiuti *** (Aid workers) hanno condannato tutto ciò come un cinico e pericoloso esercizio di pubbliche relazioni. Essi dicono che lanciare dall'aria pacchi di cibo è peggio che futile. In primo luogo, perché il cibo non raggiungerà mai coloro che realmente ne hanno bisogno e, più pericolosamente, perché coloro che corrono a recuperare i pacchi rischiano di saltare in aria per le mine. Una tragica gara di elemosine. Nondimeno, i pacchi di cibo sono molto fotogenici. Il loro contenuto è stato riportato nei maggiori quotidiani. E' vegetariano, ci dicono, come prevede la Legge Alimentare Musulmana (!). Ciascun pacco giallo, decorato con la bandiera americana, contiene: riso, burro di arachidi, insalata di fagioli, marmellata di fragole, crackers, uva passa, pane arabo, una fruit bar di mele, condimento, fiammiferi, un set di posate di plastica, una salvietta e istruzioni per l'uso illustrate. Dopo tre anni di incessante siccità, un pasto lanciato da un aereo in Jalalabad! Non ci sono parole per descrivere il livello di inettitudine culturale, l'incapacità di comprendere cosa mesi di fame implacabile e di opprimente povertà realmente significano, il tentativo del governo USA di servirsi persino di questa abietta miseria per pubblicizzare chiassosamente la propria immagine. Ribaltiamo per un momento lo scenario. Immaginiamo che il governo Talibano stia bombardando New York, dicendo tuttavia che il suo reale bersaglio è il governo USA e la sua politica. E supponiamo che durante gli intervalli dei bombardamenti il governo Talibano sganci alcune migliaia di pacchi contenenti nan e kabab infilzati in una bandiera afgana. La brava gente di New York se la sentirebbe di perdonare il governo afgano? Persino se fossero affamati, persino se avessero bisogno di quel cibo, persino se lo mangiassero, come mai potrebbero dimenticare l'insulto, la accondiscendenza? Rudy Giuliani, sindaco di New York, ha restituito un donativo di 10 milioni di dollari da parte di un principe dell'Arabia Saudita poiché è stato accompagnato da alcune parole di amichevole consiglio sulla politica americana in Medio Oriente. L'orgoglio è un lusso al quale solo i ricchi hanno diritto? DOVE CONDURRA' TUTTO QUESTO? Lungi dal distruggerlo, accendere questo tipo di rabbia è ciò che crea il terrorismo. L'odio e la vendetta non ritornano nella scatola una volta che li hai lasciati venir fuori. Per ogni 'terrorista' o suo 'sostenitore' che viene ucciso, centinai di innocenti vengono pure uccisi. E per ogni centinaia di innocenti uccisi c'è una buona possibilità che svariati futuri terroristi si creeranno. Questo non per suggerire che i terroristi che l'11 di settembre hanno perpetrato l'oltraggio non debbano essere ricercati e condotti alla resa dei conti. Lo devono. Ma è la guerra il modo migliore per snidarli? Bruciare il pagliaio ti farà trovare l'ago? O al contrario procurerà un'escalation di rabbia e renderà il mondo un inferno in terra per tutti noi? George Bush recentemente si è gloriato: "Quando intraprendo un'azione, non è per bruciare un missile di 2 milioni di dollari contro una tenda vuota che vale 10 dollari e per colpire un cammello nel sedere. Deve essere decisivo". Il presidente Bush dovrebbe sapere che non ci sono bersagli in Afganistan che valgono il denaro dei suoi missili. Forse, anche solo per raggiungere la parità nei suoi libri contabili, dovrebbe sviluppare alcuni missili di minor valore da usare per i bersagli di minor valore e per le vite di minor valore nei paesi poveri del mondo (Però in questo caso, non sembrerebbe un buon affare per i produttori di armi della Coalizione). LA RABBIA SBOCCIA Di giorno in giorno con la guerra sentimenti di collera si liberano nel mondo. Metti l'orecchio sul suolo in questa parte del mondo e potrai udire lo sgradevole suono, il mortifero rullio della rabbia che sboccia. Per favore. Per favore, ferma la guerra, ora. Troppa gente è morta. I missili intelligenti semplicemente non sono abbastanza intelligenti. Stanno facendo esplodere interi arsenali di furia repressa. Le vacuità del discorso su " Lo Scontro di Civiltà" e di " Il Bene contro il Male" infallibilmente hanno effetto sul popolo americano, stravolto e confuso, il cui orgoglio è stato ferito, i cui cari sono stati tragicamente uccisi, la cui rabbia è recente e acuta. Questi discorsi vengono cinicamente distribuiti come una dose quotidiana di vitamine o di antidepressivi. La cura regolare assicura che l'America continuerà ad essere l'enigma che sempre è stata - un popolo curiosamente rinchiuso in sé stesso, amministrato da un governo patologicamente intrigante e promiscuo. E il resto di noi, noi che intorpiditi riceviamo questo attacco di ciò che sappiamo essere assurda propaganda? I consumatori quotidiani delle menzogne e della brutalità spalmate nel burro di arachidi e marmellata di fragole che vengono lanciate dentro le nostre teste proprio come quei pacchetti gialli di cibo. Distoglieremo lo sguardo, e mangeremo, perché abbiamo fame, o fisseremo, senza chiudere gli occhi, il tetro teatro che si svolge in Afganistan, fino a quando collettivamente vomiteremo e diremo, in una sola voce, che ne abbiamo abbastanza? Mentre il primo anno del nuovo millennio sta per finire, mi domando: Abbiamo perduto il diritto a sognare? Saremo mai capaci di ri- immaginare la bellezza? Sarà mai possibile ancora osservare il lento, stupefatto batter d'occhi nel sole di un geco appena nato, o di bisbigliare in risposta alla marmotta che ti ha appena bisbigliato all'orecchio - senza pensare al World Trade Center e all' Afganistan? Arundhati Roy ha studiato architettura. E' l'autrice di "Il Dio delle Piccole Cose", per il quale ha ricevuto il Booker Prize, e "Il Costo del Vivere". Il suo ultimo libro è "Power Politics," pubblicato da South End Press. Roy vive a New Delhi. [1]A cynical alms race. Gioco di parole intraducibile tra alms(elemosine) e arms(armamenti). Race armsera la gara agli armamenti della guerra fredda.
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