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Al Presidente della Repubblica
- Subject: Al Presidente della Repubblica
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Fri, 19 Oct 2001 18:06:44 +0200
Al Presidente della Repubblica Italiana e per opportuna conoscenza a tutti i Questori d'Italia (in considerazione delle specifiche competenze alle Questure attribuite in materia di immigrazione) Signor Presidente, egregi signori, voremmo richiamare la vostra attenzione sull'art. 10, comma terzo e comma quarto, della Costituzione della Repubblica Italiana. "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non e' ammessa l'estradizione per reati politici". E' il dettato della legge fondamentale su cui si basa il nostro ordinamento giuridico. Se ne evincono delle conseguenze ineludibili: a) il diritto di ogni essere umano cui nel suo paese sono negate le liberta' fondamentali, a trovare rifugio ed accoglienza nel territorio italiano; b) il dovere di tutti noi cittadini italiani, e massime delle istituzioni, a difendere - con le unghie e coi denti se necessario - la vita e i diritti di chi nel nostro paese chiede ospitalita' per sfuggire alla morte, alle violenze, alle persecuzioni di cui e' vittima nel paese da cui proviene. La Costituzione della Repubblica Italiana: cosi' chiara, cosi' limpida. E' un bene grande che voi abbiate giurato fedelta' ad essa. E dunque ne consegue altresi': I. che tutte le norme che prevedono l'allontanamento di persone straniere dal nostro paese senza aver prima verificato se esse abbiano diritto d'asilo, sono incostituzionali e vanno cassate; II. che tutte le procedure, sovente meramente amministrative, intese a negare ospitalita' a chi la richiede, senza aver prima accertato se i richiedenti abbiano diritto all'accoglienza e alla protezione per norma costituzionale, tali procedure sono illegali e vanno abolite; III. che tutti gli atti di violenza, di minaccia e di sospensione delle fondamentali guarentigie giuridiche nei confronti di persone straniere, in considerazione di questo e di numerosi altri articoli della Costituzione della Repubblica italiana configurano abuso e reato, e quindi tali atti debbono cessare e vanno perseguiti a norma di legge. Infine a noi pare essenziale ed inevitabile inferire dall'articolo della Costituzione citato una serie di conseguenze ulteriori: 1. che occorre sottrarre ai poteri criminali il monopolio di fatto del trasporto in Italia di persone in fuga dalle persecuzioni e dalla morte, persone che con tutta evidenza hanno diritto di asilo nel nostro paese; occorre che l'Italia, per inverare quanto stabilito dal testo costituzionale, promuova ed organizzi un servizio di trasporto pubblico e gratuito affinche' chi fugge dalle guerre, dalle dittature, dalle persecuzioni e dalla morte, possa entrare sempre legalmente e gratuitamente nel nostro paese; 2. che a tutti gli stranieri presenti in Italia, comunque essi siano entrati nel nostro paese, va prospettata ed offerta la possibilita' di richiedere asilo, e prima di procedere ad alcuna azione amministrativa nei loro confronti va dato ad essi modo di espletare tutte le procedure dall'ordinamento previste a tal fine, in condizioni di liberta' e di sicurezza. Tanto sottoponiamo alla vostra attenzione, assai preoccupati di quanto in Italia da anni sta accadendo; assai proccupati per gli aspetti palesemente incostituzionali del vigente Testo Unico sull'immigrazione; assai preoccupati per le decisioni incostituzionali ed effettualmente violatrici dei diritti umani assunte dal governo attualmente in carica. Esortandovi ad agire in conformita' con quanto la Costituzione dispone; esortandovi altresi' ad agire affinche' la legalita' - che sempre deve essere presidio della liberta' e della dignita' di tutti gli esseri umani - sia rispettata; esortandovi ad agire per salvare vite umane - dovere primo di ogni essere umano -; vogliate gradire i migliori saluti, Giuseppe Sini responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Viterbo, 19 ottobre 2001 Mittente: Centro di ricerca per la pace strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo tel. e fax 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
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