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Al sesto giorno di digiuno
- Subject: Al sesto giorno di digiuno
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Mon, 8 Oct 2001 17:11:45 +0200
Comunicato stampa SESTO ED ULTIMO GIORNO DI DIGIUNO DI PEPPE SINI Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo, oggi al sesto giorno di digiuno di condivisione, di meditazione e di preparazione all'azione diretta nonviolenta, concludera' domani questa iniziativa di raccoglimento interiore. * * * Il responsabile della struttura pacifista viterbese dopo lo scatenamento della guerra ha oggi dichiarato: E' un'ora di grande dolore e di profonda tristezza. * Per contrastare il terrorismo e' necessario fermare la guerra I piani dei terroristi stanno avendo prosecuzione: alle vittime delle abominevoli stragi dell'11 settembre altre vittime si vanno aggiungendo. La legalita' e' stata violata non solo da un'organizzazione criminale terroristica, ma essa e' riuscita a trascinare in tale violazione anche alcuni degli stati piu' importanti del mondo. E' in corso una guerra senza alcuna regola, senza alcun controllo. La guerra voluta dai terroristi che con i massacri di settembre proprio a questo puntavano, a scatenare un conflitto armato mondiale, una guerra che riproduce ed amplifica ed alimenta il terrorismo stesso. Una guerra che non restera' concentrata in un teatro ristretto ma ha gia' un'estensione planetaria e che puo' degenerare in ua vera e propria guerra mondiale. E dopo Auschwitz ed Hiroshima noi sappiamo che un conflitto bellico mondiale puo' provocare la fine della civilta' umana. Tanti e tali sono gli arsenali sparsi sul pianeta, che la possibilita' di una catastrofe senza precedenti non e' remota. * L'ONU fermi la guerra Occorre fermare la guerra. Occorre che l'ONU questo imponga, e che sostituisca la sua autorita' ed il suo intervento alla tremenda e irresponsabile follia in corso. Il crimine va perseguito con il diritto: con l'azione di polizia e le corti di giustizia. La guerra e' sempre "omicidio di massa". La guerra in corso confligge flagrantemente con la Carta delle Nazioni Unite e con gli stessi accordi sottoscritti in sede Nato. L'Italia poi non puo' aderire a questa guerra, anche in forza dell'art. 11 della Costituzione, che esplicitamente la proibisce. * Il Parlamento italiano ripudi la guerra e difenda la legalita' Un appello rivolgiamo al Parlamento italiano: voti contro la guerra, difenda la legalita', salvi tante vite umane. * Il movimento per la pace scelga la nonviolenza E un appello rivolgiamo a quanti da ieri sera si stanno impegnando contro la guerra: non basta essere contro la guerra, occorre essere per la pace. E dunque occorre opporsi sia alla guerra che al terrorismo, occorre opporsi a tutti i terrorismi e a tutte le guerre, occorre opporsi alla violenza. Solo facendo la scelta della nonviolenza si diviene autentico movimento per la pace, si e' donne e uomini di pace. Si separi dunque il movimento per la pace dai provocatori, dagli ambigui, dai violenti. Qualifichi dunque il movimento per la pace la sua riflessione ed azione nell'unico modo possibile, necessario, utile: facendo la scelta della nonviolenza. Possiamo e dobbiamo contrastare la guerra, ma per farlo dobbiamo essere limpidi nelle motivazioni, nei ragionamenti, nell'agire: occorre fare la scelta della nonviolenza. * Tre cose da fare E fatta la scelta della nonviolenza dobbiamo contrastare la guerra e il terrorismo, difendere la legalita' e le vite umane in pericolo, facendo tre cose: - l'azione diretta nonviolenta per opporci operativamente, concretamente e non solo simbolicamente, alla macchina bellica; - la disobbedienza civile di massa (quella vera, onesta, luminosa, non le antitetiche mascalzonaggini e follie spacciate sotto questa etichetta nei mesi scorsi in Italia); - lo sciopero generale. * Al termine di questa giornata Al termine di questa giornata concludero' il mio digiuno (un digiuno, non uno sciopero della fame, per illimpidire me stesso, non per offendere chicchessia): sono debilitato; la mia non piu' giovane eta' non mi giova; e credo che nei prossimi giorni avro' bisogno di tutte le mie energie, per flebili che possano essere. Un grazie dal profondo del cuore a tutte le amiche e gli amici che in questi giorni mi hanno espresso solidarieta', comprensione, condivisione, sollecitudine. Ed un invito ad un ancor piu' nitido e persuaso impegno di tutti contro tutte le violenze, contro tutti i terrorismi, contro tutte le guerre. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'. Peppe Sini responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Viterbo, 8 ottobre 2001 Mittente: Centro di ricerca per la pace strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
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