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Disegno di Legge Burani di revisione della 180- Documento di Psichiatria Democratica
- Subject: Disegno di Legge Burani di revisione della 180- Documento di Psichiatria Democratica
- From: "rocco michelangelo canosa" <r.canosa at tin.it> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Thu, 27 Sep 2001 10:34:31 +0200
Cari amici, il 19 settembre scorso è cominciato in Commissione Affari Sociali della Camera la discussione del disegno di legge che propone una radicale e reazionaria revisione della Legge 180. In particolare si propone di: -istituire strutture residenziali per cronici nella misura di 80 posti letto per 100mila abitanti (in pratica oltre 40mila posti-letto sul territorio nazionale), -all'interno di queste strutture- secondo il ddl- può essere effettuato il trattamento sanitario obbligatorio (ricovero coatto) fino a due mesi, "rinnovabili", ma no è specificato il termine ulteriore e quindi infinito. Se questo non è un ritorno al manicomio, ditemi che altro è? E' necessario difendere le conquiste dei diritti dei malati di mente, per cui tanti di noi si sono battuti per decenni e che vedono nella Legge 180 la loro espressione giuridica più significativa. Non abbiamo bisogno di nuove leggi. quelle che esistono, insieme ai Progetti -Obiettivo "Tutela della Salute mentale" sono più che sufficienti. Abbiamo necessità, invece che Governo e Regioni assegnino I servizi psichiatrici, che nella maggioranza dei casi, vivacchiano in condizioni di precarietà, molta più risorse umane ed economiche. Psichiatria Democratica lancia un appello in difesa della 180, incominciando dal comunicato stampa, qui di seguito riportato. E' necessario mobilitarsi al più presto. Ringraziando fin da ora dell'ospitalità chiediamo che questo intervento sia inserito nel vostro sito. Matera, 23.09.01 Rocco Canosa, Presidente Nazionale di Psichiatria Democratica PSICHIATRIA DEMOCRATICA Comunicato stampa Presso la Commissione Affari Sociali e Sanità della Camera dei Deputati, è iniziata la discussione sulla proposta di legge dell'On. Burani Procaccini che ha come obiettivo lo stravolgimento dell'attuale ordinamento della Salute Mentale. Psichiatria Democratica ritiene il testo in discussione, in tutte le sue parti, lesivo e fortemente pericoloso per i cittadini. Secondo il Segretario ed il Presidente di P.D. - che si sono immediatamente attivati per richiamare l'attenzione di coloro che, a vario titolo, sono impegnati quotidianamente a fianco dell'utenza e dei familiari- il testo riesce ad essere, nello stesso momento oscurantista, semplicistico e totalmente inadeguato ai bisogni ed ai diritti dei cittadini, oltre che mostrare una scarsa e vaga conoscenza delle tantissime esperienze territoriali maturate in questi anni nel Paese, sia al sud che al nord. Nella proposta di legge - un pout pourrie di idee dall'impasto raccapricciante - si va, per quel che concerne i ricoveri in T.S.O., dalla possibilità di richiederli da "chiunque ne abbia interesse " a quella di espletarli persino nelle strutture residenziali: novelli manicomi che potrebbero ospitare, ognuna, fino a cinquanta persone!!!!!! Per Lupo e Canosa gli attentati ai diritti del cittadino , presenti nella proposta Burani non finiscono qui, difatti: le strutture residenziali potrebbero ospitare anche "anziani con autosufficienza limitata o non autosufficienti", verrebbe inoltre ripristinato il famigerato "pronto soccorso psichiatrico" ed i Trattamenti Sanitari Obbligatori ( T.S.O.) potrebbero arrivare ad una durata di due mesi, rinnovabili (ovvero senza limiti!!!). Inoltre si propone la costituzione di una Commissione presso il giudice tutelare composta da medici e familiari (remunerata su base oraria..), una sorta di gran giurì, che in barba alle elementari norme di diritto, deciderebbe persino sulla convalida dei T.S.O. Il testo riserva anche altre "sorprese": i servizi dei Dipartimenti di Salute Mentale potrebbero essere anche a gestione privata (!) e "le aree e gli edifici degli ex ospedali psichiatrici sono utilizzati per la realizzazione di strutture a favore dei malati di mente". Se questa non significa la riapertura dei manicomi per giovani ed anziani.. Psichiatria Democratica teme che il ritorno al conflitto ideologico, alle "guerre sante" nasconda, malamente, il tentativo di privatizzare la Salute e giustificare una richiesta di sicurezza a fronte delle necessità reali di pazienti, familiari, operatori e di quanti, nel Paese si battono per l'emancipazione e la tutela di quanti esprimono sofferenza, disagio ed emarginazione. Napoli 20 settembre 2001 Matera 20 settembre 2001 Rocco Canosa
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