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[TESTIMONIANZE] - Per non perdere la memoria
- Subject: [TESTIMONIANZE] - Per non perdere la memoria
- From: Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>
- Date: Mon, 27 Aug 2001 04:49:16
To: <info at peacelink.it> Subject: ricordare Sabato, 21 luglio 2001, per non perdere la memoria. Ho visto il volto di una polizia che mi era sconosciuto, se per caso capitavi a loro tiro, se non erano manganellate, e il più delle volte lo erano, erano almeno insulti, gli "stronzi, i vaffanculo, i bastardi" si sprecavano, e poi non capisco l'accanimento, quando un manifestante, violento o non violento era ormai inoffensivo, sdraiato o accasciato per terra, la cosiddetta polizia continuava con calci e manganellate. Il sospetto che "i violenti" facessero parte delle forze dell' "ordine", o almeno fra loro c'erano infiltrati di polizia e carabinieri, mi è venuto quando ho visto con quale libertà questi si muovevano per Genova, conoscevano perfettamente la città, i punti dove attaccare, cosa attaccare. Ad un certo punto cambiavano posto in auto, moto, motorini. Ed è stato confermato dalle foto sui giornali e filmati . Come è possibile, quando le manifestazioni erano in fase di preparazione, sfondare una porta blindata di una banca (a colpi di mazza, visto le armi trovate e sequestrate) portare fuori computer, distruggerli; poi forzare negozi, supermercati, saccheggiarli, tutto alla luce del sole, senza che un rappresentante delle forze dell'ordine intervenisse. Mentre la città veniva messa a ferro e fuoco, quelli che dovevano tutelare l'incolumità dei manifestanti e garantire loro la libertà di manifestare, sparavano invece addosso a loro lacrimogeni, senza tener conto che, data l'imponenza del corteo, avrebbero potuto provocare una strage. evitata non certo grazie a loro, c'erano bambini, vecchietti, handicappati che piangevano, che urlavano, io faticavo a tenere d'occhio mio figlio, la mia compagna, gli amici. Ad un certo punto il corteo è stato attaccato dall'alto, sparavano lacrimogeni dall'alto, dai tetti, dagli elicotteri, dalle terrazze, e noi sotto, tra incredulità e stupore, tra il fuggi fuggi generale, addossati al muro, con la sensazione di soffocare, senza maschere, con le armi di sempre: "le idee, le bandiere, le nostre gambe, la nostra voce, i piedi ormai fumanti per il caldo e per i chilometri percorsi". L'unico motivo per cui il corteo è stato spezzato, era per non far vedere l'imponenza della manifestazione, le migliaia e migliaia di persone accorse, nonostante le violenze e l'omicidio del giorno precedente. E poi, come mai, se cercavano armi, sono state sequestrate macchine fotografiche, distrutto rullini, devastato computer, massacrato persone mentre dormivano? Come mai nella perquisizione al Carlini fatta il 20 mattina le stesse "armi" sono state considerate innocue dalle stesse forze dell'ordine? Le tende in qualche modo si piantano, o con i sassi o con le mazze. E le molotov non potrebbero essere state messe direttamente da loro? Non sarebbe certo la prima volta.. Ancora adesso mi chiedo: perché?
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