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[TESTIMONIANZE] - La rabbia di un fotografo
- Subject: [TESTIMONIANZE] - La rabbia di un fotografo
- From: Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>
- Date: Tue, 24 Jul 2001 02:32:15 +0200
ciao a tutti.. questo è tutto quello che ho vissuto a genova in questi giorni.. non ci sono nomi di persone ma solo iniziali.. qualcuno di voi si riconoscerà all'interno del racconto..
18/07/2001Sono circa le 21 quando arriviamo alla stazione di Brignole, sembra tutto molto tranquillo, c'è solo da decidere se andare a dormire al campo sportivo Carlini o allo Sciorba, il primo pare indubbiamente più "vivace", ci sono le tute bianche, il secondo più tranquillo. Decido con P. di provare a dormire la prima sera nel secondo e in caso passare al Carlini il giorno seguente, per vivere più "da dentro" la contestazione. Il campeggio non sembra male, ci sono pure le docce e dormire sull'erba mi sta più che bene. Ma c'è da fare in fretta, a p. Kennedy ci aspetta il concerto di Manu Chao, l'ho visto solo sei giorni prima, ma non vedo l'ora di essere ancora sotto al palco. Finito il concerto tutti verso i campi sportivi con autobus speciali, ripenso al concerto, se l'inizio è questo mi aspettano 4 giorni favolosi..
19/07/2001Giovedì, al GSF, si tengono degli interventi sulla globalizzazione, parlano Bovè, Agnoletto e tanti altri, mando un sms ad un'amica.. "qui è fantastico.." Ma ho già quasi finito l'unico rullino che mi ero portato, andiamo con P. a zonzo per la città alla disperata ricerca di un rullino di riserva, durante la caccia riusciamo a trovare un supermercato aperto e facciamo rifornimento di limoni.. non si sa mai.. Quando oramai non ho più speranze, trovo un piccolo studio fotografico gestito da un simpaticissimo rifondarolo che ci racconta le sue impressioni di genovese sulla città.. non ha mai avuto, in 50 anni, il marciapiede di fronte al negozio senza nessuna macchina. Ci dice che il Duce (come chiama lui Berlusconi) toglie addirittura il gas alla zona rossa in certe ore. Ora che abbiamo il rullino ci avviamo verso l'inizio della marcia dei migranti, ci accodiamo ad un gruppo di Attac e conosciamo F. un simpatico siciliano. Sembra che siamo in 50 mila in corteo, vedo la Francescato in testa con i verdi.. verso la coda vedo Diliberto.. preso un po' di mira da qualcuno per il suo appoggio ad un governo complice della "guerra umanitaria" in Kosovo. La polizia è schierata nelle strade secondarie.. ma non succede niente.. è una marcia pacifica al grido di "Genova libera", "mutande, mutande" o "hasta la victoria siempre". Qualcuno sente sussurrare da qualche forza dell'ordine annoiata "peccato che siano così pacifici.. speravo di rompere qualche ossa".. La sera piove, quindi niente festa e a nanna presto.. tutti un po' umidicci.
20/07/2001E' il giorno delle diverse forme di manifestazione nelle diverse piazze di genova. Sono impegnato fino all'una con Greenpeace, poi corro verso il centro di Genova. Appena sceso dall'autobus vedo del fumo nero.. mi precipito lì con un pass stampa e la mia macchina fotografica, è un auto data alle fiamme. Mi dirigo verso la zona degli scontri, c'è la polizia che lancia lacrimogeni verso un gruppo di circa 500 persone, vestite in nero.. poi scoprirò chi sono.. il Black Block. Alla carica della polizia questi scappano e al loro passaggio distruggono tutto ciò che trovano (una signora impreca mentre osserva la sua auto rovesciata e data alle fiamme), giungo in una piazza e non riesco più a vederli, chiedo a dei giornalisti, "si sono divisi", decido di seguire uno dei due gruppi, quello che si infila sotto la galleria che conclude corso Torino e erige barricate al termine di questa, l'altro gruppo, capirò in seguito.. si dirige verso il corteo che proviene dal Carlini. In questi frangenti un polizziotto con una faccia da boia spruzza me ed altri giornalisti con lo spray irritante al peperoncino.. passo 10 minuti di inferno, non respiro, non ci vedo.. il limone serve a ben poco.. riesco a raggiungere una fontana ma con l'acqua mi brucia ancora di più. E' facile vedere da dove sono passate le "tute nere" lasciano una scia riconoscibilissima.. riesco ad intrufolarmi tra le barricate alla fine della galleria e a raggiungerli, sono preoccupato di una possibile carica della polizia alle mie spalle ma non succede niente. Uscito dalla galleria comincio a fotografarli mentre si sfogano con i simboli del capitalismo.. soprattutto banche e macchine costose, rischio anche un po' perchè ad un certo punto mi si avvincina una "tuta nera" con aria minacciosa "NO FOTO!!".. obbedisco.. per un po'. Continuo a seguirli.. arrivano ad un supermercato, un discount, lo scassinano, entrano e prendono tutto quello che possono, sopratutto da bere e jogurt.. molti mi sorridono o mi offrono da bere. Una donna li spinge uno per uno, li picchia, "è questa la vostra pace?" chiede.. Osservo una ragazza, mi sembra faccia parte anche lei del Black Block, ma con lei c'è la madre ad accompagnarla, un normalissimo genitore vestito in modo normale (poteva essere la mia di madre) e che sembra fare solo una smorfia quando osserva la figlia di ritorno dal rifornimento. Molti sono stranieri, ma tanti sono italiani e non vestiti di nero, sembrano quasi gente giunta lì per caso e aggregatasi ai Black Block, altri sembrano lì per caso. Tra i tanti a fare rifornimento nel supermercato ci sono pure dei passanti, un signore sulla 50ina con due litri di rosso appena presi mi chiede "posso?".. Proseguono passando un ponte e arrivando ad una specie di piazza.. qui si fermano, al mio fianco riconosco Ghezzi di Blob con una telecamera in mano e una faccia sconcertata, per tutto questo tempo non c'è un solo polizziotto a seguirli, possono fare tutto ciò che credono. Trovo degli amici anche loro attirati dai disastri del Black Block, mentre le tute nere si disperdono (credo che a questo punto un gruppo si diriga verso la manifestazione di Lilliput e Legambiente, un'altro verso il Marassi) decidiamo di raggiungere il corteo delle tute bianche e partecipare alla loro manifestazione. Arriviamo all'incrocio tra corso Torino e corso Buenos Aires, l'inferno. C'è un continuo tira e molla tra forze dell'ordine e manifestanti (che provengono da due vie convergenti e ogni tanto riescono a ricongiungersi, prima di dover indietreggiare e poi tentare di nuovo l'assalto), ho assistito (e subito) ad altre cariche della polizia contro manifestanti.. ma mai niente del genere. I lacrimogeni il più delle volte vengono sparati ad altezza uomo, le cariche sono disordinate e senza senso. Tento di aiutare più manifestanti posso offrendo limone, ad uno anche un elastico per capelli "con tutti quei lacrimogeni mi stanno diventando zizza". Anche qui mi sembra che ci sia gente che non c'entra niente con la manifestazione ma che ha solo voglia di fare casino, è li che salta e ride mentre rovescia qualche cassonetto, qualcuno che ha colto l'occasione del g8 per fare un po' di casino e divertirsi con gli amici, ma questi non sono nel vivo delgi scontri, ad affrontere la polizia sono altri. Ad un certo punto un cellulare resta isolato e viene preso d'assedio dai manifestanti, ci sono ancora carabinieri al suo interno, che riescono comunque a fuggire, ma quel cellulare è un piccolo trofeo. Mi sposto nelle retrovie delle forze dell'ordine.. passa qualche carabiniere che non respira molto bene per tutti i lacrimogeni che ha lanciato, qualcun'altro che zoppica per qualche botta. Uno si toglie il casco, avrà si e no la mia età, 21 anni, torna verso gli scontri.. poi ci ripensa e torna sui suoi passi. Ad un certo punto acchiappano una tuta bianca, in sei la scaraventano su un portone e cominciano a picchiarla, calci, manganellate, pugni, sono sconcertato, in 20 o 30 persone, tra giornalisti e passanti, cominciamo a chiedere che la smettano, "basta" urliamo con le mani alzate, lo portano dentro al cellulare continuando a picchiarlo, ho a fianco a me un cameramen del tg1.. "sto riprendendo tutto" mi dice. Continuiamo a dire di smetterla, a quel punto ci caricano, riescono a dare qualche manganellata a qualcuno, una ragazza è presa da un carabiniere senza casco e tenuta antisommossa ma in uniforme (uno di quelli che davano ordini, ma no so di che grado), viene scaraventata su una panchina e riceve calci e manganellate sulla schiena, le sue grida ci attirano in quella zona. C. le alza la maglia sulla schiena e le versa dell'acqua, ha tre lividi rossi. Gli scontri pian piano diminuiscono, i manifestanti indietreggiano sempre di più spinti dai lacrimogeni e dalle cariche della polizia fino al Carlini. Ritrovo il cameramen del tg1, "non so se manderanno in onda quelle immagini" dice "avranno qualche pressione dal ministero". Per oggi è abbastanza, decidiamo di tornare verso p. Kennedy e lungo la strada troviamo dei passanti che protestano con i carabinieri perchè un ragazzo che non c'entrava niente con la manifestazione è stato picchiato dalle forze dell'ordine. Ma con loro non si può parlare, sono esaltati, drogati, parlano solo con il loro casco, la tuta antisommossa e il manganello, non sanno sostenere una conversazione sul piano delle solo parole, gente che ha la vigliaccheria di piacchiare un ragazzo in sei contro uno, bastardi che si mettono a picchiare una ragazza che non c'entra un bel niente.. Lungo la strada ritrovo F. e P. e comincia a girare la notizia della morte di quel giovane e di una possibile seconda vittima, mi chiamano al telefonino e scopro che la polizia ha attaccato pure i manifestanti di Lilliput. Arrivati a p. Kennedy Agnoletto parla e racconta che anche il corteo di Attac e Rifondazione ha subito lanci di lacrimogeni mentre tornava al piazzale.. forse per contratto con la casa produttrice devono spararne un tot al giorno. Gli elicotteri continuano a passare sopra la nostra testa e sono accolti da una marea di indici rivolti al cielo, mentre si alza il pugno quando qualcuno grida vendetta. Gira la voce che le tute bianche stiano ancora combattebdo contro la polizia, con altri ragazzi urliamo "corteo" per liberarle dalle forze dell'ordine, per fortuna Casarini ci informa che sono giunte al Carlini. Pian piano la gente comincia a riunirisi nel piazzale, gli interventi si susseguono sul palco finchè una signora racconta le immagini che ha mostrato il tg5 sulla morte del ragazzo, "gli hanno sparato e gli sono passati sopra con la jeep". Rabbia, sconcerto, tristezza e voglia di vendetta..
21/07/2001Mai viste tante persone in una volta sola, osservo il corteo dal suo inizio alla fine, sembra una festa, la gente dalle case lancia acqua fresca sui manifestanti. Arrivato alla fine risalgo velocemente con P. ma arrivati davanti p. Kennedy ci accorgiamo che ci sono scontri, non riuscendo a passare ci infiliamo dentro p. Kennedy, ma anche qui piovono lacrimogeni, ci rifugiamo sugli scogli, c'è altra gente, un ragazzo dell'organizzazione gsf ci assicura che se stiamo lì tranquilli non ci succederà niente. Una ci racconta che il suo ragazzo è stato preso dalla polizia e che non ne ha notizie, non gli permettono di chiamare nemmeno l'avvocato. Passano i finanzieri all'interno del piazzale accompagnando di pari passo la carica dei carabinieri in corso Italia, la gente scappa sulla spiaggia. Tento di andare a fare foto all'interno degli scontri ma un poliziotto mi ferma nonostante il mio pass, quindi decidiamo con P. di aggirare quella zona e risbuchiamo in corso Torino più avanti. Scopriamo che il corteo è stato tagliato in due dalla carica delle forze del disordine, per colpa dei Black Block o no, non si capisce, e che la prima parte del corteo è giunta ignara a destinazione, alcune frange stanno combattendo nei dintroni, e la seconda parte del corteo è bloccata e caricata in corso Italia. Vedo alcuni manifestanti con le mani alzate che tentano di passare davanti alla polizia. Mi dirigo verso gli scontri che restano nei pressi della stazione, la solita galleria è piena di fumo.. ma la attraverso e di là trovo due scontri, seguo uno dei due finchè con gli idranti e i fumogeni (quanti ne ho respirati in questi giorni) i pochi manifestanti non sono disciolti completamente. Sono esausto, torno verso piazzale Kennedy incontrando sul mio cammino centinaia di manifestanti probabilmente senza meta, sono sconcertato da quello che ho visto in questi due giorni. Con P. decidiamo di andare a Brignole e prendere un treno per venezia, ho voglia di tornare a casa il più presto possibile, via da questo inferno. In stazione vedo gente che fa festa.. ne parlo a P., secondo me non dovrebbero cantare scherzare ridere ballare, c'è un ragazzo che è morto, dovrebbero essere tutti seri e incazzati.. quei due polizziotti che girano per la stazione bisognerebbe prenderli in massa e linciarli, mi spiega che l'anima del movimento è comunque questa, che il morto non verrà dimenticato e che comunque alle forze del disordine fa molta più rabbia vederci sempre pieni di energia che tristi e avviliti.. Si sente una canzone "Non ne possiamo più.. delle divise blu.."
23/07/2001Chiudo gli occhi e vedo polizia che carica, gli unici sogni che ricordo la mattina sono sempre collegati a genova, se sento qualche rumore strano penso sempre a qualche fumogeno sparato, non riesco a sopportare la gente che si diverte, la gente che ride vestita bene per le strade, la gente in fila ai negozi che non sa e non ha visto quello che so e ho visto io, non capisco come non gliene possa fregare niente a nessuno di tutto questo. Tutti si preoccupano dei danni a genova, a parte il fatto che a me può andare pure bene se i Black Block distruggono qualche banca, ma se vi preoccupate di 100 miliardi di danni andate a chiedere conto al presidente del consiglio di quanti ne ha spesi per quella supernave con tappeti rossi bicchieri di cristallo e tutti i lussi possibili (in barba ai poveri di cui tanto si interessa!!).. 6 volte tanto... e se vedo qualche poliziotto o carabiniere in giro mi viene solo voglia di picchiarlo. Se anche si dimette il ministro della difesa o il capo della polizia (cose che non succederanno mai), non cambiera comunque un cazzo nella mentalità fascista delle istituzioni e delle forze dell'ordine italiane.. comincio a capire il terrorismo degli anni '70, comincio a capire quelli che lottavano tanto pacificamente nel '68 e non riuscivano a raggiungere niente e decidevano di costruire qualche bomba almeno per togliersi qualche soddisfazione.. lo capisco perchè in questo momento ammazzerei quel carabiniere che ha picchiato quella ragazza, ammazzerei chi ha mandato dei ventenni con una pistola in mano a Genova, ammazzerei Berlusconi e i suoi sorrisi di merda in barba ad una vita spenta, manderei una bomba molto più grossa a Fede per tutte le cazzate che dice. Si è già detto che 1000 o 2000 Black Block si sarebbero potuti fermare tranquillamente, come vi ho raccontato io li ho visti scorazzare per Genova senza problemi, altri li hanno addirittura visti parlare con la polizia, e questa invece carica e ammazza di botte le tute bianche colpevoli solo di voler fare una manifestazione pacifica e armati solo del proprio corèo un casco e un po' di gommapiuma? facile quando si ha tuta protettiva maschera antigas casco manganello e pistola, e ti preoccupi di un sasso?
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