Cronaca di una giornata intensa, by Tiziano Tissino






Ciao a tutte/i

vorrei provare a raccontarvi la giornata di oggi, per come l'ho vissuta
passando da una piazza all'altra, anche se non ho la pretesa di fornire
un quadro complessivo della situazione.

Piazzale Kennedy, ore 10.00 circa. C'? il raduno del corteo rosa. Nel
volantino che stanno distribuendo, gli organizzatori scrivono "Noi
siamo un partito colorato nella strada, un carnevale con teatro, [...]
clown e musica, una creativa, magica e confrontational (questo proprio
non so come tradurlo) danza che prende decisioni in maniera orizzontale
tramite gruppi di affinit?. Vogliamo ridurre l'aggressivit? al minimo
con l'immaginazione [...] per creare un'atmosfera rilassata. Danzando,
denunciamo la brutalit? del capitalismo [...] e di tutte le forme di
oppressione [...]."
Ci sembra una cosa simpatica e decidiamo di aggregarci al loro corteo
per raggiungere piazza Manin, dove si congiungeranno ai gruppi
lillipuziani e di varie altre associazioni pacifiste e nonviolente. Poi
per?, mentre il tempo passa ed il corteo non parte, decidiamo di andare
in avanscoperta, lungo il viale Brigate Partigiane (da piazzale Kennedy
in direzione di Brignole). Lungo la strada ci accorgiamo che tutte le
laterali sulla nostra destra sono blindate, o dai poliziotti o dai
containers: ? chiaro che la polizia sta cercando di bloccare, gi? ben
al di fuori della zona rossa, ogni via d'attacco per il Network dei
Diritti Globali, che ha il proprio concentramento nella vicina piazza
Paolo da Novi.
All'inizio di Piazza della Vittoria (la grande piazza su cui sbuca via
XX Settembre, inizio della zona rossa), troviamo di nuovo una fila di
containers a sbarrare la strada. Su un angolo, un folto nugolo di
persone: ci avviciniamo e vediamo che ? in corso un sit-in
improvvisato. Una quindicina di ragazzi si sono seduti nell'ultimo
passaggio libero tra la piazza e il viale, impedendo alle forze
dell'ordine di completare la blindatura della piazza stessa. La polizia
? nervosa, non vorrebbe che si avvicinasse nessuno, ma li intorno ?
pieno di giornalisti e di fotografi. Visto che i ragazzi non si
vogliono muovere, la polizia tenta il trucco: fa avvicinare
un'ambulanza e chiede ai ragazzi di aprire il varco al mezzo di
soccorso. Il trucco per? ? troppo pacchiano per riuscire (davanti
all'ambulanza,c'? un'auto della polizia...) ed i ragazzi non si
muovono. A quel punto, arriva l'intervento di forza. I poliziotti
prendono e trascinano via i manifestanti, spingendo brutalmente anche
tutte le persone che erano accalcate nella zona, compresi i molti
giornalisti. Nessun ferito, molti applausi per i ragazzi (tra cui
quelli dei tanti cittadini genovesi che si trovano blindati anche al di
fuori della zona rossa).
Anche se la situazione torna calma, ? chiaro che l'aria ? quella della
quiete prima della tempesta, e decidiamo di proseguire verso Brignole e
piazza Manin. Passata la stazione, ci ricongiungiamo al corteo rosa,
che nel frattempo ha percorso tutto corso Torino, e risaliamo insieme
la collina. Il clima ? veramente festoso come promesso nel volantino...

Ok. Mi dispiace, ma il resto ve lo racconto un'altra volta: ho appena
parlato al telefono con Lisa Clark che mi dice che la situazione a
piazza Kennedy ? molto pesante. Non solo nel pomeriggio c'? scappato il
morto e gli scontri sono continuati fino a poco fa, ma c'? chi incita,
per domani, alla guerra totale contro la polizia assassina. Onde per
cui, vi lascio e corro gi? per capire che sta succedendo e per decidere
assieme agli altri lillipuziani cosa fare a questo punto.

A presto, spero,

Tiziano Tissino