Amarezza. Lilliput Trento, by Roberto




Poche sono le parole per esprimere l'amarezza di questa giornata e cio'
che abbimo vissuto in questa giornata iniziata bene con un clima
festoso e con tanta gente.
Purtroppo molto presto giungevano anche a noi di Lilliput notizie di
scontri da altre zone della citta. Non immaginavamo pero' che i
problemi potessero giungere presto fino alla piazza tematica dove erano
stati allestiti i banchetti informativi delle numerose organizzazioni
presenti. Apparsi dal nulla sono arrivati questi personaggi vestiti di
nero con caschi e passamontagna armati di ogni cosa, dai sassi ai
manganelli fino a piccoli lanciarazzi. Dietro di loro una scia di
distruzione: vetrine infrante e cassonetti incendiati. In pochi secondi
gli elicotteri della polizia hanno gettato i lacrimogeni ed e'
cominciata la fuga di molte persone dalla piazza dove le strette vie
genovesi lo permettono.
Alcuni lillipuziani non si perdono d'animo e alzando le mani in aria
cercano di fare scudo e si pongono a difesa della piazza. Qui scatta la
cosa sorpendente: con una violenza inaudita la polizia carica i
manifestanti e comincia a pestare indistintamente il gruppo pacifico e
i giornalisti permettendo ai provocatori di dileguarsi. Molte persone
rimangono a terra ferite, due delle nostre ragazze trentine ricevono
manganellate del tutto gratuite da poliziotti avvelenati dall'odio.
Perche' tutto questo?
Oggi e' avvenuto un grave attentato alla democrazia del nostro paese.
Perche' e' stato fin troppo chiaro che le azioni sono state premeditate
e pianificate. Questa orda di barbari neri e' stata lasciata scorazzare
per la citta' compiendo danni incalcolabili e permettendo loro di
insidiare tutte le zone dove si stavano svolgendo azioni non pacifiche
dando cosi'la scusa alla polizia di intervenire non sui provocatori ma
bensi' sui manifestanti pacifici.
Tutto cio' e' assurdo se si pensa poi che questi militari hanno sparato
ad altezza d'uomo e colpito un ragazzo.
Queste cose sono degne di una dittatura.
Se quegli otto personaggi rinchiusi nella gabbia del centro di Genova
avessero un minimo di dignita' dovrebbero sospendere immediatamente il
vertice e riconoscere la responsabilita' delle forze dell'ordine
incapaci, aggiungo volutamente, di gestire la citta'. Non si possono
nascondere dietro alcuna bugia: o sono stati incapaci di mantenere
l'ordine, e sarebbe scandaloso visto le forze dispiegate, oppure, come
crediamo, si e' trattata di una strategia precisa che minaccia
seriamente la credibilita' democratica del nostro paese e del nostro
Governo.
Quando siamo tornati al Forum Pubblico dopo alcune ore passate a capire
come fosse possibile attraversare le zone presidiate da anarchici neri
e polizia, siamo rimasti increduli nel vedere la citta' devastata come
se si trattasse di una guerra civile.
E' fin troppo facile prendere le distanza da questa miserabile schiera
di personaggi vestiti di nero ma e' tuttavia necessario prenderci il
tempo per fare autocritica sulle modalita' delle azioni in piazza
perche' non possiamo piu' permettere di vedere schiacciata la forza
delle nostre idee in questo modo. E intanto con amarezza e paura
attendiamo la giornata di domani.
Ci permettiamo di chiedere scusa alla citta' di Genova ferita senza
motivo...