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Irreale tranquillità, by Diego Marani e Andrea Semplici, Nigrizia
- Subject: Irreale tranquillità, by Diego Marani e Andrea Semplici, Nigrizia
- From: Miriam - AltrEconomia <miriam at altreconomia.it>
- Date: Wed, 18 Jul 2001 15:56:54 +0800
Irreale tranquillità della zona rossa di Diego Marani e Andrea Semplici redazione di Nigrizia Ma dove sono i senza fissa dimora del porto di Genova? E chi ha visto un immigrato in un quartiere dove vivono nigeriani, magrebini, albanesi e soprattutto equadoregni? Non ce n¹è manco uno, nei giorni del G8. Gironzoliamo a piedi per la fatidica zona rossa, scattata questa mattina alle 7. Per le strade poliziotti, qualche raro giornalisti, ancora poliziotti. Poche le variazioni sul tema: carabinieri, guardie forestali e guardie di finanza. Nessun altro, negozi chiusi, strade deserte, nessun panno steso alle finestre da quando stendere il bucato è diventato un gesto non politicamento corretto (mostrare le mutande ai potenti potrebbe essere interpretato in modo alllusivo). Non riusciamo nemmeno a contare i classici quattro cani per strada. Ci fermiamo a parlare con chi tutto l¹anno lavora e vive con i senza fissa dimora e i poveri di Genova, in due punti storici della città: l¹associazioni di San Marcellino e la comunità di San Benedetto al Porto. A San Marcellino il gesuita Giovanni La Manna, che si è fatto le ossa al carcere minorile e alla periferia di Napoli, ci racconta l¹attività dei dormitori, dei centri di accoglienza temporanea, dei laboratori artigiani di pelletteria e della lavanderia. Tutti fermi, chiusi, con gli ospiti e i lavoratori in montagna, fuori città, a parlare di G8 e globalizzazione, a cercare di capire che cosa c¹entra tutto questo con la loro qualifica di nuovi poveri ³sempre più giovani, specie le donne, e sempre più provenienti da situazioni apparentemente insospettabili², spiega Giovanni. Poi passiamo da un panificio clandentino alla faccia di Mc Donald¹s: alla comunità di San Benedetto una ventina di volontari stanno tagliando 500 chili di panini affettando decine di prosciutti e formaggi per preparare un bar Clandestino (lo scriviamo con la maiuscola per ricordare il titolo di un disco) dove i panini verranno distribuiti gratis agli affamati contestatori anti G8. ³Perché non è giusto - ci spiegano i ragazzi della comunità di don Gallo- spendere 6 mila lire per un panino durante il Genoa Social Forum². PS. Il riferimento del disco è a Manu Chao; era stato lui, dopo il suo concerrto qui a giugno , a lasciare una trentina di milioni per preparare panini.
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