Viaggio nelle tendopoli antagoniste



GENOVA - Si dorme sotto tendoni montati su campi da
calcio, per terra e anche in giardini pubblici. Le
aree destinate dal Comune agli accampamenti dei
''contro G8'' e gestite dal Genoa Social Forum per il
momento sono tre. Il viaggio di chi arriva a Genova
per il controvertice inizia al Convergence center di
piazzale Kennedy. Da lì i ragazzi vengono smistati
verso i dormitori, che sono tutti all'aperto.
Il più organizzato è quello dello stadio Carlini. Ed è
anche il più ''autonomo''. Qui arrivano solo tute
bianche, centri sociali, giovani comunisti, come ci
viene spiegato. All'ingresso un cartello dà il
benvenuto: ''Welcome disobbedienti''. E un altro
avverte che ''Tutti i gruppi, le associazioni, le
persone che stanno qui praticano la disobbedienza
civile''. 
All'ingresso un tavolo con volontari per le
informazioni sulla sistemazione e diversi avvisi
appesi ai cancelli. Tra questi anche l'orario per le
visite dei giornalisti, che possono entrare solo dalle
11 alle 13 e dalle 16 alle 18. Il Carlini dispone
anche di una sala stampa e probabilmente questi sono
gli orari di apertura. Per questo anche noi veniamo
fermati, non ci fanno entrare. Torniamo più tardi,
evitando di qualificarci. Sul campo di calcio in terra
battuta sono stati montati due enormi tendoni bianchi
forniti dal Comune di Genova. Dentro si dorme stesi su
teli di plastica. Sono state montate anche alcune
tende, ma dovranno essere rimosse. L'unico spazio
permesso ai picchetti è quello intorno al campo, sulla
pista di atletica. 
Si possono usare i bagni e le docce dello stadio, sono
stati montati anche una ventina di wc chimici e ne
saranno sistemati altri nei prossimi giorni. Oggi qui
vengono ospitate trecento persone, domani dovrebbero
arrivarne 5 mila. Da questa sera sarà attivo un punto
di ristoro interno.
E' stato preparato un Info point con piantine di
Genova, libri, giornali italiani e internazionali e la
rassegna stampa di oggi. L'atmosfera è rilassata, chi
è qui a quest'ora, nel pomeriggio, sta dormendo o
mangia. Un ragazzo seduto sui gradoni si prepara un
soffritto di cipolle su un fornelletto da campo.
Uno dei varchi che portano sotto gli spalti è
inaccessibile: bloccato dalla rete che divide gli
spalti dal campo, e chiuso alla vista da un pannello
di legno o cartone. Si sente rumore di martellate e di
quella che potrebbe essere una saldatrice. L'odore è
di ferro caldo. Esce un ragazzo: che succede? chiedo.
''Cose personali'' è la risposta. Ma vi state
preparando per sabato? ''No, per il 20''. Le tute
bianche hanno promesso alla stampa che venerdì
violeranno la Zona Rossa, usando solo i propri corpi.
Alla stessa rete che divide dagli spalti sono state
attaccate otto teste di maiale in gommapiuma: le
lingue penzoloni hanno i colori delle bandiere dei G8.

Il Carlini si raggiunge facilmente con ben quattro
autobus da piazzale Kennedy.

 Il secondo punto dormitorio è abbastanza vicino al
Convergence point, nei giardini comunali ''Carlo
Alberto Dalla Chiesa'', zona Valletta Cambiaso. I
giardini restano aperti al pubblico, quattro anziani
passeggiano e c'è anche chi fa footing. Ma il parco è
stato invaso dalle tende igloo dei dimostranti. Ce ne
saranno 200 e i wc chimici sono solo 5. Niente docce.
''Stiamo aspettando di sapere se ci faranno usare
quelle del campo da tennis qui dietro - spiega una
ragazza addetta alle informazioni - o se almeno ci
porteranno una canna dell'acqua''.
I ''campeggiatori'' sono di ogni tipo: dai punk con
cani al seguito fino alla ''Federazione giovani
evangelici italiani'', che si è delimitata l'area con
una corda annodata agli alberi. Il vantaggio del posto
è proprio quello di essere all'ombra, ma qui bisogna
portarsi per forza la tenda, visto che non ci sono
strutture coperte. Dovrebbero arrivare ancora 1.000
persone. 

 La terza zona attrezzata gestita dal Genoa Social
Forum è quella del Complesso sportivo Sciorba. Sta in
periferia, a nord della città. Qui pare stiano
convergendo le anime pacifiste ed ecologiste della
protesta. I volontari del Gsf sono meno di dieci, due
fissi più altri a rotazione.
Si dorme sotto gli stessi tendoni bianchi (3.000
posti) del Carlini su un campo da calcio, con il
vantaggio che qui c'è l'erba. Le persone sono ancora
poche, ma dovrebbero arrivarne 2.000 di Attac e 1.000
dalla Sicilia. Altri 1.000 in arrivo dall'Iran.
Saranno sistemati sotto le gradinate: hanno chiesto
loro stessi di non dormire con gli altri, forse perché
- ci dicono - porteranno donne e bambini con sè.
Le docce ci sono, si possono usare quelle della vicina
piscina, dalle 7.30 alle 12 e dalle 16 alle 22. I
bagni sono quelli dello stadio più 11 chimici e 7
lavelli provvisori in lamiera montati a bordo campo.
Quando queste tre aree saranno piene il Genoa Social
Forum assicura che ne verranno aperte altre. Ma in
città ci sono anche dormitori "autonomi", come il
centro anarchico Pinelli. (Davide Musso)

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