Faust, hacker a prestito, ha cablato l¹info center del Gsf in soli quattro giorni



GENOVA -Faust ha 21 anni ed è un hacker. Per allestire la parte
informatica dell'info center del Genoa Social Forum ci ha messo -con
altre quattro persone- solo quattro giorni. 50 computer, nuovi Pentium
III, dislocati sui tre piani della scuola Diaz di via Cesare Battisti.
Tutti in rete tra loro e connessi a Internet: una ragnatela di cavi che
corre per l'edificio, si infila nelle stanze, e che non mostra alcun
segno di cedimento. Faust fa parte di un "hack-lab", uno di quei gruppi
di appassionati informatici (molti legati ai centri sociali) che
rivendicano diritti digitali e fanno del web il loro campo d'azione. Il
Gsf aveva bisogno di un aiuto tecnico, e sono arrivati loro, che hanno
molti legami con il network indipendente Indymedia. Il cablaggio
dell'info center è un piccolo capolavoro, frutto di un grande
impegno. "Noi lo chiamiamo autismo" spiega. "Si sta anche 20 ore
davanti allo schermo senza distrarsi, finché non hai finito. A volte
comunichiamo tra noi solo con le chat, anche se siamo nella stessa
stanza". I 50 computer sono un "prestito" del Comune di Genova, al
quale andranno restituiti. Altri 12 (che ancora non sono stati
utilizzati), vengono dalla Regione. Quasi la metà delle macchine monta
il sistema operativo gratuito Linux, il resto il meno politically
correct Windows. Un chilometro e mezzo di cavi, la connessione (molto
veloce) è fornita dalla Tin. "Ci avremmo messo anche un giorno in meno
-dice Faust-. Ma la linea elettrica è saltata, e allora ne abbiamo fatta
una ex novo, usando cavi volanti. Prima usavamo 4 kilowatt, adesso 70".
(pr)