Digiuno e pregiera, le armi disarmate



Digiuno e preghiera a Genova
I missionari contro il debito

di Diego Marani, Nigrizia

"Digiuno e preghiera contro il G8". Non solo: "Digiuno e preghiera per
chiedere la completa cancellazione del debito estero"; ma soprattutto
"digiuno e preghiera perché è importante mettere in discussione i nostri
stili di vita, in primo luogo di noi missionari".
Ecco come religiosi e religiose del santuario di sant'Antonio di Boccadasse
- delizioso borgo sul mare di Genova - hanno annunciato oggi la conferenza
stampa che spiega la veglia di digiuno e preghiera per sabato e domenica.
Uscite dai conventi e venite a Genova, l'invito continua.  L'anima di questa
iniziativa è una suora: Patrizia Pasini lavora da anni per il settore
giustizia e pace all'interno di una coalizione di congregazioni religiose e
missionarie con attenzione  particolare all'Africa (Aefjn) ma è diventata
famosa per il suo scambio di lettere sul Corriere della sera con il ministro
degli esteri Renato Ruggiero. ("Ho però avuto l'impressione - sottolinea la
suora - che al ministro non interessi avviare un vero dialogo con noi,
quanto piuttosto esprimere le sue idee utilizzando come pretesto la mia
lettera").
Proprio un africano, Emmanuel Tano Zagbla, originario della Costa d'Avorio
ma immigrato a Padova, ha introdotto la conferenza stampa con una serie di
riflessioni e provocazioni, chiedendo per esempio un rappresentante fisso
africano all'interno del G8 ("potrebbe essere il Sudafrica, sia per una
questione morale sia per la sua efficienza tecnologica"), la cancellazione
del debito ("perché i governi africani sono creditori non verso i paesi
ricchi, ma verso i loro popoli africani che soffrono le conseguenze del
pagamento del debito), la valorizzazione degli immigrati africani laureati
presenti in Italia ("perché non vengono assunti nei progetti della
cooperazione italiana allo sviluppo?").
La proposta dei religiosi e delle missionarie non è in contrasto con altre
iniziative della chiesa cattolica, anzi suor Patrizia ha ricordato come da
tutto il mondo, oltre che da molte parrochie di Genova, saranno in tanti a
unirsi in preg hiera per solidarità ai manifestanti anti-G8. E il gesuita
Giovanni La Manna, che lavora con gli immigrati nel centro storico di
Genova, ha aggiunto: "Sabato marceremo pacificamente anche noi nel corteo
del Genoa Social Forum, nel gruppo che chiede la cancellazione del debito".
Marceranno a digiuno, tra una prehiera e l'altra.