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Il lunedì in sintesi: Public Forum e bomba
- Subject: Il lunedì in sintesi: Public Forum e bomba
- From: Miriam - AltrEconomia <miriam at altreconomia.it>
- Date: Tue, 17 Jul 2001 09:25:33 +0800
Altrinformazione - "Diario della settimana" - sintesi di lunedì 16 luglio Carissimi amici, eccoci alle sintesi di questa prima giornata di ³controvertice² (o della Cittadella come è anche stato chiamato nelle scorse settimane). Come promesso, cercheremo di darvi per ogni giorno alcuni brevi pezzi con il senso di quello che sta accadendo a Genova (le notizie invece le avete nelle news). Lo troverete on line nelle prime ore del giorno successivo. Accanto a questo ci saranno poi dei commenti e degli interventi di approfondimento. Eccoci dunque al via. E¹ la prima giornata del Public Forum. Lo spazio previsto è quello di Punta Vagno sotto grandi tendoni in riva al mare (dopo la Fiera in direzione Nervi). Posto suggestivo ma aperto alle intemperie. Primo intoppo: le strutture non sono ancora pronte quindi, rifatti i bagagli, ci si sposta nella scuola Diaz in via Cesare Battisti dove ha sede il piccolo gioielllo del Genoa Social Forum: un piccolo centro stampa (con una quindicina tra computer e linee telefoniche) e tre piani di edificio cablati a tempo di record (ci sono ospitati tra gli altri Carta, Radio popolare e, al terzo piano, Indymedia). Il Public Forum inizia quindi nella palestra riempita provvidenzalmente di sedie. La flessibilità è un requisito essenziale di questi primi giorni. Frenetico il lavoro degli organizzatori: relatori da sistemare, la traduzione simultanea che non c¹è (la Regione ha ritirato all¹ultimo momento l¹appoggio al Forum), palchi da montare o da smontare per gli spettacoli della sera (e la Questura qui ha da dire un¹ultima parola). Eppur si muove, il Public Forum funziona. Incredibile. E la gente arriva. Due sessioni, al mattino (in genere a partire dalle 9,30-10 ma oggi, tra spostamenti e spiegazioni, siamo in ritardo di un¹ora) e una al pomeriggio. Alle 16,30 in sala (anzi: in palestra) contiamo circa 400 persone. Un altro centinaio quelli che vanno e vengono. Buono il livello di attenzione. Ti viene da pensare che questa è gente venuta proprio per ascoltare, conoscere, capire. Le relazioni (che vengono tutte tradotte in consecutiva) sono un po¹ le solite. Ma è l¹occasione per vedere e per ascoltare ³live². Walden Bello e don Benzi i più applauditi (per le sintesi vedi i lanci nella sezione news). Ma questo lunedì è anche il giorno dell¹arrivo di una busta-bomba alla caserma dei carabinieri di San Fruttuoso. Ore 10,30 resta ferito un giovane carabiniere, forse compromesso l¹occhio (e qui gli facciamo i nostri auguri: con la speranza, vibrante e per la quale anche noi ci spendiamo, che nessuno debba ricordare questo luglio di Genova con ferite e danni nel proprio corpo, né i manifestanti né e forze dell¹ordine). La conferenza stampa di mezzogiorno del GSF è condizionata da questo avvenimento. ³Noi non c¹entriamo². Si parla di provocazione, si prendono le distanze e si condanna (forse l¹ordine dei fattori poteva essere invertito: si condanna, si prendono le distanze, si parla di provocazione). Nasce la sindrome da attentato. Durante il giorno si diffondono notizie su altri due pacchi bomba ma si tratta di falsi.
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