Il lunedì in sintesi: Public Forum e bomba



Altrinformazione - "Diario della settimana" - sintesi di lunedì 16 luglio


Carissimi amici, eccoci alle sintesi di questa prima giornata di
³controvertice² (o della Cittadella come è anche stato chiamato nelle scorse
settimane). Come promesso, cercheremo di darvi per ogni giorno alcuni brevi
pezzi con il senso di quello che sta accadendo a Genova (le notizie invece
le avete nelle news). Lo troverete on line nelle prime ore del giorno
successivo. Accanto a questo ci saranno poi dei commenti e degli interventi
di approfondimento.
Eccoci dunque al via.
E¹ la prima giornata del Public Forum. Lo spazio previsto è quello di Punta
Vagno sotto grandi tendoni in riva al mare (dopo la Fiera in direzione
Nervi). Posto suggestivo ma aperto alle intemperie. Primo intoppo: le
strutture non sono ancora pronte quindi, rifatti i bagagli, ci si sposta
nella scuola Diaz in via Cesare Battisti dove ha sede il piccolo gioielllo
del Genoa Social Forum: un piccolo centro stampa (con una quindicina tra
computer e linee telefoniche) e tre piani di edificio cablati a tempo di
record (ci sono ospitati tra gli altri Carta, Radio popolare e, al terzo
piano, Indymedia). Il Public Forum inizia quindi nella palestra riempita
provvidenzalmente di sedie. La flessibilità è un requisito essenziale di
questi primi giorni. Frenetico il lavoro degli organizzatori: relatori da
sistemare, la traduzione simultanea che non c¹è (la Regione ha ritirato
all¹ultimo momento l¹appoggio al Forum), palchi da montare o da smontare per
gli spettacoli della sera (e la Questura qui ha da dire un¹ultima parola).
Eppur si muove, il Public Forum funziona. Incredibile. E la gente arriva.
Due sessioni, al mattino (in genere a partire dalle 9,30-10 ma oggi, tra
spostamenti e spiegazioni, siamo in ritardo di un¹ora) e una al pomeriggio.
Alle 16,30 in sala (anzi: in palestra) contiamo circa 400 persone. Un altro
centinaio quelli che vanno e vengono.
Buono il livello di attenzione. Ti viene da pensare che questa è gente
venuta proprio per ascoltare, conoscere, capire.
Le relazioni (che vengono tutte tradotte in consecutiva) sono un po¹ le
solite. Ma è l¹occasione per vedere e per ascoltare ³live². Walden Bello e
don Benzi i più applauditi (per le sintesi vedi i lanci nella sezione news).

Ma questo lunedì è anche il giorno dell¹arrivo di una busta-bomba alla
caserma dei carabinieri di San Fruttuoso. Ore 10,30 resta ferito un giovane
carabiniere, forse compromesso l¹occhio (e qui gli facciamo i nostri auguri:
con la speranza, vibrante e per la quale anche noi ci spendiamo, che nessuno
debba ricordare questo luglio di Genova con ferite e danni nel proprio
corpo, né i manifestanti né e forze dell¹ordine).
La conferenza stampa di mezzogiorno del GSF è condizionata da questo
avvenimento. ³Noi non c¹entriamo². Si parla di provocazione, si prendono le
distanze e si condanna (forse l¹ordine dei fattori poteva essere invertito:
si condanna, si prendono le distanze, si parla di provocazione).
Nasce la sindrome da attentato. Durante il giorno si diffondono notizie su
altri due pacchi bomba ma si tratta di falsi.