I temi del vertice



Fonte: www.g8italia.it

VERTICE G8 DI GENOVA
Il Vertice G8 sarà preceduto da due riunioni ministeriali: il 7 luglio si sono incontrati a Roma i Ministri Finanziari (per l'Italia il Ministro Tremonti) e il 18-19 luglio, sempre a Roma, si riuniranno i Ministri degli Esteri. A Genova saranno presenti solo i Capi di Stato e di Governo (Presidente della Repubblica - capo dell'esecutivo - per Stati Uniti, Francia, Russia; Primi Ministri per Regno Unito, Germania, Giappone, Canada e Italia; il Presidente di turno del Consiglio Europeo ed il Presidente della Commissione Europea).

L'ultima sessione preparatoria del Vertice è stata la Riunione Plenaria degli Sherpa, dei Sous-Sherpa (esteri e finanziari) e dei Direttori Politici, a Genova in data 26-27-28 giugno. Lo scopo principale della Plenaria è di raggiungere un accordo - da negoziare sotto la responsabilità degli Sherpa - sul contenuto dei documenti finali (che la Presidenza italiana sta predisponendo) che dovranno essere approvati dai Capi di Stato e di Governo a Genova.

Come è stato già concordato con le altri capitali, il Vertice di Genova cercherà di essere innovativo sotto il profilo della comunicazione, riducendo sensibilmente la lunghezza del "Comunicato G8" e della "Dichiarazione G7", e facendo ricorso ad un linguaggio il meno possibile burocratico. L'obiettivo di massima è quello di non superare le dieci pagine, tenendo presente che i documenti finali potrebbero includere oltre ai due testi chiave, da negoziare parola per parola, anche una breve dichiarazione della Presidenza sulle crisi regionali che i Capi di Stato o di Governo intendono discutere durante il pranzo di lavoro sabato 21 sera, e una presentazione operativa del Fondo per la Sanità che verrà lanciato dal Vertice.

Agenda G7.
Il punto focale sarà costituito dal messaggio sull'andamento dell'economia mondiale, che includerà gli aspetti macro, i prezzi del petrolio, la riforma dell'architettura finanziaria internazionale, le aree a rischio. I Ministri finanziari completeranno il loro lavoro due settimane prima del Vertice, e trasmetteranno ai Capi di Stato e di Governo un rapporto relativo al rafforzamento dei sistemi finanziari dopo la crisi asiatica e alla riforma delle Banche regionali di sviluppo. E' prevista altresì una loro trattazione degli abusi del sistema finanziario internazionale (paradisi fiscali, riciclaggio, centri off-shore).

Sull'Iniziativa HIPC ("Highly Indebted Poor Countries") rafforzata per il condono del debito si dovrà trarre un bilancio. Finora su 37 Paesi eleggibili 23 hanno raggiunto il "decision point" ed altri 3 potrebbero raggiungerlo entro la fine dell'anno. Solo l'Uganda ha già raggiunto il "completion point", ma potrebbe essere seguita entro l'anno corrente da altri 8 Paesi. Sommata alla riduzione operata attraverso i meccanismi tradizionali, la cancellazione HIPC è molto consistente, raggiungerà i 54 miliardi di dollari (pari ad oltre il 70% dello stock iniziale del debito, 74 miliardi di dollari). Undici Paesi eleggibili rischiano purtroppo di non poter beneficiare di misure di riduzione debitoria perché coinvolti in conflitti: si stanno esercitando su di loro pressioni a livello politico per indurli ad abbandonare le armi ed avvalersi dei vantaggi dell'Iniziativa (varata a Lione nel 1996 e "rafforzata" a Colonia nel 1999).

L'Italia, come noto, è andata oltre l'impegno multilaterale assunto a Colonia: ha deciso unilateralmente di effettuare la cancellazione del 100% dei crediti commerciali "post-cut-off-date" (non eleggibili secondo i termini HIPC) e del 100% dei crediti d'aiuto "post-cut-off-date", per un totale di 4,1 miliardi di dollari aggiuntivi.

Il rilancio dei negoziati commerciali multilaterali in ambito WTO, in preparazione della Conferenza ministeriale di Doha in autunno, sarà uno dei temi più sensibili sui quali il Vertice dovrà esprimersi.

Agenda G8.
Il punto focale sarà costituito dalla strategia per la lotta alla povertà, al di là del condono del debito. Il debito dei Paesi poveri rimane in agenda, con l'auspicio che a Genova si riesca a configurare in termini molto positivi l'attuazione dell'Iniziativa HIPC rafforzata, accompagnata dalle misure bilaterali aggiuntive. Al tempo stesso, vogliamo dimostrare che stiamo procedendo ad individuare misure di sostegno all'economia dei Paesi più deboli, sulla base di una strategia integrata proposta dalla Presidenza italiana. Tre i pilastri principali: a) misure commerciali, fra le quali si inserisce l'iniziativa comunitaria "Everything but Arms". Siamo inoltre riusciti a trovare un'intesa in ambito OCSE sull' "aiuto slegato"; b) incentivazione degli investimenti diretti; c) investimenti sociali, con particolare riferimento ai settori della sanità, educazione-formazione professionale e nutrizione.

Da parte italiana si sta riservando grande cura all'attuazione del "Global Health Fund" e ci si è adoperati per far confluire nel progetto del G8 le varie iniziative potenzialmente concorrenti. Prima di giungere a Genova, la Sessione Straordinaria dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite dedicata a HIV/AIDS (UNGASS, New York, 25-27 giugno) dovrebbe assicurare all'iniziativa nel suo insieme un vasto sostegno di opinione pubblica. Al momento del Vertice i G8 potrebbero così raccogliere l'appello di Kofi Annan traducendo la sua proposta in un progetto reale.

Sempre nel quadro della lotta alla povertà rientra l'attività di due "task force" istituite dal Vertice di Okinawa: la Dot.force, con il mandato a indicare soluzioni per colmare il "digital divide" fra i Paesi industrializzati ed i Paesi poveri e la task force sulle energie rinnovabili. La prima ha colpito maggiormente l'immaginazione; la seconda è riuscita a dimostrare come per i Paesi in via di sviluppo la via ecologicamente più corretta sia anche economicamente pagante, nel medio periodo. In entrambi i casi il lavoro è stato condotto in modo innovativo, con la partecipazione del settore pubblico esteso a Paesi non G8, del settore privato e del non-profit, di Organizzazioni internazionali e delle IFI.

Fra i temi sociali, nel Comunicato finale comparirà un richiamo all'impatto delle condizioni macro-economiche sul mercato del lavoro ed all'obiettivo dell'inclusione, sviluppato nella Conferenza dei Ministri del Lavoro G8 svoltasi a Torino lo scorso novembre.

Analogamente si farà riferimento alla Conferenza dei Ministri dell'Interno e della Giustizia del G8 (Milano, febbraio 2001), che ha dato impulso alle attività del "Gruppo di Lione", impegnato nel contrasto del crimine organizzato trans-nazionale, nei campi della cooperazione giudiziale, della lotta alla corruzione, al crimine informatico, alla pornografia infantile in rete, al traffico di esseri umani.

Infine, dovranno essere discussi i due temi più controversi per la differenza di atteggiamento di alcuni dei Paesi partecipanti: l'ambiente e la sicurezza alimentare.

I Ministri degli Esteri del G8, che si riuniranno a Roma alla vigilia del Vertice di Genova, approfondiranno le crisi regionali in atto, nonché l'ampia problematica della prevenzione dei conflitti. Il tema fu trattato per la prima volta dai Ministri degli Esteri del G8 a Colonia nel 1999, quando fu deciso di varare un riesame delle politiche in tema di prevenzione dei conflitti focalizzando l'attenzione su un più marcato rispetto della Carta delle Nazioni Unite, sul rafforzamento delle istituzioni democratiche, dei diritti umani e dello stato di diritto. Una maggiore attenzione che venne richiamata a Colonia anche dai Capi di Stato e di Governo nel loro comunicato finale e che portò ad una sessione ad hoc del G8 sulla prevenzione dei conflitti, svoltasi a Berlino nel dicembre del 1999.