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Lilliput a Genova: facciamo la festa al 8 (Miriam Giovanzana)
- Subject: Lilliput a Genova: facciamo la festa al 8 (Miriam Giovanzana)
- From: Pietro Raitano - AltrEconomia <pietro at altreconomia.it> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Fri, 13 Jul 2001 17:06:52 +0200
Giovedì 12 luglio a Genova c'è stata la conferenza stampa della Rete per presentare le iniziative di "Facciamo la festa al G8". Gli obiettivi erano sostanzialmente due: - presentare il week end di mobilitazione dei diversi nodi, - far conoscere la Rete di Lilliput, spiegare che cos'è in un faccia a faccia con i giornalisti. Bello il colpo d'occhio che aveva chi entrava nella sala della conferenza stampa (che si è svolta nella sede del Wwf ligure): una decina di persone rivestite con le magliette bianche di Lilliput con la scritta "un mondo diverso è possibile". E movimentato l'inizio, ad uso di fotografi e televisioni: i rappresentanti della Rete si sono infatti presentati con le mani colorate di bianco. "Vogliamo essere -è stato poi spiegato- il popolo delle mani bianche: in segno di trasparenza e di un'azione assolutamente non violenta". L'idea delle "mani bianche" è ovviamente piaciuta a fotografi e tv. Potrebbe essere un'immagine che ritorna nei prossimi giorni. Quella che ne è uscita, mi sembra, è davvero l'idea di una Rete radicata nel territorio e ricca di esperienze diverse che hanno miracolosamente imparato a lavorare insieme. C'è stato modo di parlare di Lilliput, di ripercorrerne in breve la storia, di dar conto di quello che, da Seattle a Porto Alegre a Genova, è stato fatto. Insomma, una buona occasione per presentare (a più voci e a più volti) chi siamo e come operiamo e soprattutto il senso del lavoro sul territorio. Fabio ha ricordato con forza che, per Lilliput, sono più significative le mille iniziative organizzate localmente dai nodi durante tutto l'anno che non una manifestazione "una tantum". Ida, illustrando le iniziative del nodo di Massa, ha dato un buon esempio di questo lavoro sul territorio, ricordando il volantinaggio sulla spiaggia, "ombrellone per ombrellone", incontrando e parlando con la gente comune. "Mani bianche e folletti dissacratori" ha aggiunto Alberto: "Capaci, come i folletti del nord, di coinvolgere la gente con la simpatia della propria azione, divertendo e divertendosi. E dissacrando un vertice che, lo sottolineeremo con la nostra azione, è di fatto già isolato e non sa più parlare alla gente". E' stata poi la volta delle domande dei giornalisti. E le domande sono andate, come previsto, più su come si schiererà Lilliput a Genova che non sui contenuti (ragioni e strategia locale/globale della protesta). "A noi non interessa -è stato ripetuto più volte- entrare nella zona rossa. A noi interessa restare fuori e sottolineare l'isolamento nel quale il vertice già si svolge". Sono state ridette cose già note: il metodo non violento di Lilliput, il lavoro di informazione, le piazze tematiche, il fatto che tutti i momenti della settimana di mobilitazione (compreso il Public Forum che inizia lunedì, compresa la manifestazione dei migranti del 19) per Lilliput sono ugualmente importanti e significativi. Ma è chiaro che tutta l'attenzione è puntata su quel che succederà in piazza. Credo -ma è una posizione personale- che bisognerà tenerne conto nella comunicazione dei prossimi giorni: partire dalla piazza, da quel che accade (questa è l'attualità sulla quale vive l'informazione) e ritornare sui contenuti (il futuro). Resta ancora un pezzo di lavoro da fare: la conferenza stampa infatti è servita a chiarire le posizioni e i volti della Rete soprattutto su Genova. Lilliput è un interlocutore sempre più noto (anche se, a mio avviso, resta ancora da svelare, da narrare). Quest'opera per farsi conoscere, per spiegare le proprie ragioni, per far passare anche sulla stampa una realtà che è complessa e che non può (e non deve) essere semplificata, va ovviamente continuata. A livello nazionale e locale. E' un lavoro lungo (anche perché questo è lo stile della Rete) che darà i frutti nel tempo. I nodi ora dovrebbero riuscire a rilanciare sulla stampa locale le iniziative del 14-15. Il fatto che, a livello nazionale, si parli di Lilliput dovrebbe facilitare il compito. E' un'occasione da non sottovalutare: organizzare feste e gazebo per incontrare direttamente la gente ma anche, se possibile, rilanciarle sui mass media. Quindi... buon lavoro a tutti! Miriam Giovanzana (AltrEconomia)
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