Appello articolo 21



Appello in difesa dell’art.21 della Costituzione.

Il 27 dicembre 1947 a firma De Nicola, Terracini e De Gasperi veniva promulgata la Costituzione della Repubblica Italiana che all’art.21 così recita:

“Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.”

Il 22 marzo 2001 sembra che questo articolo della costituzione sia nei fatti non solo abrogato ma, a già segnali inquietanti sulla limitazione della libertà di pensiero (vedi la proposta sul controllo dei libri di testo nelle scuole), si aggiungono già le liste di proscrizione di antica memoria.

La proposta di regolamento applicativo depositato lo stesso giorno dal Polo delle Libertà a firma del senatore Baldini alla Commissione di vigilanza della Rai, vede la condanna di : “Porta a Porta, Il Fatto, Sciuscià, il Raggio Verde, Telecamere, Okkupati, Mi manda Rai Tre, Elmo di Scipio, la Storia Siamo Noi, Mediamente, Ottavo Nano, Satyricon, 3131 Chat, Prima pagina e Rai Tre Mondo”. E in sostanza anche nelle altre trasmissioni si adotta una regola generale, che molti anziani si ricordano molto bene: “ qui non si fa politica . ”

E’ stato scritto da noi Palermitani in un piccolo libro nel settembre ’92 che uno dei criteri per “Liberarsi dal dominio mafioso ” è che “ la democrazia va sempre migliorata, ma non può essere abrogata neppure per un momento. Democrazia significa che ciascuno di noi nasce libero, uguale per dignità ad ogni altro uomo, e di ogni altro uomo corresponsabile come fratello; significa dunque che ciascuno deve dire sinceramente a ogni altro: ho il diritto di dissentire dalle tue idee , ma sono disposto a dare la vita affinché tu abbia la possibilità di esprimerle. ”

Perciò rivendichiamo il diritto:
- alla libertà di sentire le parole di Paolo Borsellino che accusa i mafiosi del Sud e del Nord,
- alla libertà del ricordo, della memoria di 50 anni di regime mafioso,
- alla libertà di usare le armi democratiche della satira, dell’ironia, della critica con tutti i mezzi di trasmissione possibili, - alla libertà di raccontare ed insegnare la “i” degli ideali di giustizia, di tolleranza, del primato e della centralità della persona, del carattere inviolabile della persona umana, del pluralismo sociale e di libertà di educazione, di liberazione dal bisogno soprattutto delle fasce più deboli della popolazione, di solidarietà e di giustizia sociale a livello mondiale.

- Ha scritto Giovanni Falcone che anche nelle situazioni più difficili e nei momenti bui
“ possiamo sempre fare qualcosa ”  spesso,  come al solito con le mani nude.

No alle liste di proscrizione, no alle proposte da parte del Polo delle Libertà di regolamenti applicativi alla Rai. Si alla libertà di pensiero, di espressione, di critica, di satira.

Perciò proponiamo:
- di sottoscrivere questo appello e spedirlo alla Presidenza della  Repubblica
(Fax 06-46993125, ed-mail : presidenza.repubblica at quirinale.it )
- di spedire lo stesso appello al Presidente della Rai Roberto Zaccaria (inforaidue at rai.it)
- di diffonderlo attraverso tutti i giornali nazionali.
- ( Repubblica 06/49822923-  e-mail : repubblica.lettere at repubblica.it)
- (Repubblica ed. Palermo fax 091/7434970- e-mail :palermo at repubblica.it)
- di esprimere solidarietà verso i programmi messi all’indice dal senatore Baldini,
- di non collegarsi  alle reti di Mediaset.

23/03/2001
Un ruppo di Cittadini


N.B.: rimandate un e-mail di adesione e diffondete l'appello
           Nino Lo Bello (apsm at neomedia.it)