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Donneinnero di Belgrado - comunicato sulla Macedonia
- Subject: Donneinnero di Belgrado - comunicato sulla Macedonia
- From: Luisa Morgantini <lmorgantini at europarl.eu.int>
- Date: Fri, 23 Mar 2001 12:07:26 +0100
FERMIAMO LA GUERRA IN MACEDONIA!!! Comunicato Da 10 anni lo spazio della ex Jugoslavia è un luogo di conflitti bellici. Da 10 anni siamo testimoni delle stesse o simili immagini di sofferenze della popolazione civile, di tutte le origini etniche. Da 10 anni, gli ideologi del sangue e del suolo, creatori di stati etnicamente puri, combattenti per la causa della omogeneizzazione etnica, abusano dello scontento e della sofferenza della popolazione civile per conservare il potere, accumulare ricchezze e spartirsi il bottino di guerra. Da 10 anni cambiano solo i luoghi dei conflitti bellici. Ora è la volta della Repubblica di Macedonia. "L'idillio" tra i nazionalisti macedoni e albanesi che ancora condividono il potere, è durato poco. Tanto per gli uni come per gli altri l'unico obiettivo è stato mantenersi al potere. In nome del popolo albanese, i ribelli armati che si sono dati il nome di ONA (Esercito nazionale di liberazione) generano una violenza brutale in nome di "mete supreme". "La guerra per la pace" messa in moto da loro conduce esclusivamente al progetto di uno stato etnico puro, è l'esclusione fino all'eliminazione degli altri e dei diversi. Speriamo che la violenza armata dei ribelli albanesi non serva come giustificazione per un'eventuale repressione da parte dello stato, dell'esercito e della polizia macedoni contri il popolo albanese in Macedonia. Speriamo che le autorità della Macedonia non seguano l'esempio della polizia e dell'esercito serbo durante il regime di S. Milosevic, devastando villaggi, distruggendo città, massacrando e ammazzando civili* Speriamo che le comunità etniche in Macedonia abbiano la forza sufficiente per bloccare le intenzioni di omogeneizzazione etnica e resistano in modo nonviolento alla politica di guerra. Speriamo che si oppongano all'Esercito di liberazione del Kosovo (UCK) che attualmente opera in diverse zone, sotto diversi nomi. Speriamo che la società civile in Macedonia esiga dalle sue autorità che intavolino il dialogo e optino per una soluzione pacifica del conflitto. Consideriamo la comunità internazionale, specialmente la KFOR (NATO), responsabile dell'estensione del conflitto per non aver proceduto alla smilitarizzazzione del Kosovo. Invece della politica di forza, della riflessione tardiva e di prendere partito solo da una parte, cosa che quasi sempre è stata fatta sinora, la comunità internazionale deve appoggiare i negoziati come unica via per superare la crisi. Come sempre sinora, diamo il nostro appoggio esclusivamente a quelli/e che optano per la noviolenza, i negoziati e la coesistenza. Li invitiamo ad unirsi alla nostra protesta contro la violenza e i conflitti armati in Macedonia, mercoledì, 21.3.01. in Piazza della Repubblica, dalle 15.30 alle 16.30. Belgrado, 19.3.2001 DONNE IN NERO
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