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Niente "armi leggere" a chi viola i diritti umani
- Subject: Niente "armi leggere" a chi viola i diritti umani
- From: Alessandro Marescotti <kfqma at tin.it>
- Date: Fri, 24 Mar 2000 07:56:51 +0100
Piccole armi, grandi massacri Niente "armi leggere" a chi viola i diritti umani Campagna per una rigorosa applicazione della legge 185/90 ---------------------------------------------------------------------------- -------- Seminario a Taranto di Amnesty International e PeaceLink mercoledi' 29 marzo ore 18 biblioteca Chiesa Valdese via General Messina 71 a Taranto ---------------------------------------------------------------------------- -------- - Introduzione di Virginia Airo', coordinatrice della campagna su Taranto - Interventi dei partecipanti al seminario - Conclusioni di Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink IL PROBLEMA La legge 185/90 in Italia e' stata in questi anni un importante strumento per il controllo della vendita delle armi. Tuttavia le industrie belliche sono riuscite - con la complicita' di alcuni uomini politici - ad esportare armi in zone di guerra e di repressione. LO SCANDALO Negli ultimissimi anni pistole italiane sono confluite in Sierra Leone, in Algeria, in Messico e in molti altri Paesi dove si verificano omicidi extragiudiziali ed uccisioni di massa. LA SCAPPATOIA Cio' e' avvenuto escludendo le armi leggere (pistole, fucili, mitra, mortai ed esplosivi) dal potere di controllo della legge 185/90 che vieta il commercio di armi con nazioni in guerra o che violano i diritti umani. LA SOLUZIONE Questa scappatoia puo' essere bloccata facendo pressione sui parlamentari e chiedendo che la legge - che nel suo spirito originario riguardava tutte le armi, pesanti e leggere - venga applicata in modo restrittivo e rigoroso. IL GOVERNO Purtroppo invece l'orientamento del governo sembra andare nel verso opposto: il 29 dicembre scorso il Consiglio dei Ministri ha presentato un disegno di legge che intende modificare in un'ottica di liberalizzazione la legge italiana 185/90 sul commercio di armi. LA CAMPAGNA Amnesty International difende strenuamente questa legge che dovrebbe essere un modello nel panorama internazionale. Nelle prossime settimane il ddl verra' discusso in Senato ed Amnesty International, insieme alla Campagna Italiana Sulle Armi Leggere, fara' sentire la propria voce. Il Coordinamento Armi della Sezione Italiana diffondera' un pacchetto informativo con delle schede tematiche sull'argomento. La campagna sulle armi leggere e' copromossa in Italia da Amnesty International, Archivio Disarmo, Asal, Assopace e Medici Senza Frontiere, mentre a livello mondiale L'INFORMAZIONE E' importante che l'opinione pubblica sappia che occorre tutelare i diritti umani vietando i traffici di pistole, fucili, mitra, mortai e munizioni in zone di guerra. Questa campagna e' stata avviata da Amnesty International per almeno tre motivi: - la maggior parte delle violazioni dei diritti umani denunciate sono attuate con armi leggere; - risultano sempre piu' difficili le soluzioni diplomatiche dei conflitti armati a causa della massiccia diffusione di queste armi, dovuta alla loro ampia disponibilita' sul mercato e al loro basso costo; - la potente lobby delle armi in tutto il mondo oggi e' in grado di indirizzare (negativamente!) la politica estera dei governi. Per questo e' importante l'informazione. LA DOCUMENTAZIONE PeaceLink - rete telematica per la pace e i diritti umani - ha dedicato una "mailing list" alla campagna per il controllo del commercio delle armi, consultabile su Internet all'indirizzo: http://www.peacelink.it/webgate/armamenti/maillist.html -------------------------------------------------------------------- Informazioni a cura di PEACELINK E' incoraggiata la libera diffusione (citando la fonte) web: http://www.peacelink.it e-mail: a.marescotti at peacelink.it -------------------------------------------------------------------- Indirizzo di posta convenzionale: PeaceLink, c.p.2009, 74100 Taranto (Italy) -------------------------------------------------------------------- Per sostenere PeaceLink: ccp 13403746 intestato ad Associazione PeaceLink, via Galuppi 15, 74010 Statte --------------------------------------------------------------------
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