Marco Mari "Democrazia e responsabilita'" (recensione)



Marco Mari
"Democrazia e responsabilita' - Maritain, Mounier, Bonhoeffer, Capitini e
Verri"
Armando Editore
111 pagine
L.20.000

- Recensione -

"Come puo' un pacifista convinto, e per di piu' un pastore d'anime,
arrivare non solo a comprendere ma addirittura a prendere parte a un atto
terroristico?" Con questa domanda Marco Mari, studioso del pensiero
politico e del movimento cooperativo, introduce il capitolo dedicato a
Dietrich Bonhoeffer, pastore protestante che cospiro' contro Hitler e fu
impiccato. "Io temo - aveva affermato Bonhoeffer - che i cristiani che
stanno sulla terra con un solo piede, staranno con un solo piede anche in
paradiso".
Abbiamo (arbitrariamente) scelto di mettere subito a fuoco questi aspetti
del libro "Democrazia e responsabilita'" per dare un'idea delle scelte
compiute al suo interno. Esso contiene saggi con un taglio non generico ma
finalizzato a ricercare un'idea di democrazia fortemente permeata di
umanesimo, che tocca i temi della pace e della tensione verso la giustizia.
Nel suo percorso rigoroso e alieno dall'approccio "persuasivo", il libro di
Mari contiene un'idea di politica di alto livello, vista attraverso le
concezioni di Capitini (padre della cultura nonviolenta in Italia), di
Maritain (fautore dell'"umanesimo integrale" che contribui' ad eleborare la
svolta del Concilio Vaticano II), di Mounier (che concilia esistenzialismo
e socialismo). Di quest'ultimo Marco Mari evidenzia un elemento piu' che
mai attuale: "In opposizione a una democrazia pilotata da chi ha forza
sociale, la capacita' e il tempo per gestire la cosa pubblica, raccogliendo
attorno alla propria persona un consenso che di fatto si concretizza in una
delega in bianco, la democrazia per il nostro autore si configura come il
regime della partecipazione e della responsabilita' nel servizio alla
persona". Del Verri si mette in evidenza il "rifiuto totale del
machiavellismo" e "la necessita' di una cultura politica popolare che
controlli l'azione del governo, di una democrazia nascente dal confronto,
dalla libera circolazione delle idee".
Lo sforzo di Marco Mari sembra quello di riportare "dentro" la dimensione
della cultura politica quegli elementi oggi espunti: la pace, la giustizia,
la responsabilita' morale, la democrazia come partecipazione dei cittadini.
Forse per questo il libro avrebbe avuto bisogno di un titolo piu' netto
come "democrazia e umanesimo", dato che oggi, in nome di una travisata
"responsabilita'", si compiono oggi scelte che sembrano dettate piu' dal
compromesso e dalla pavidita' se non dalla convenienza e dalla rinunzia. La
"responsabilita'" che spinse Bonhoeffer a immolare la propria vita per un
ideale oggi e' purtroppo alquanto estranea a per chi sceglie oggi di "fare
politica" e sembra pronunciare la parola "responsabilita'" solo in
relazione alle "responsabilita' di governo" o alle "responsabilita' in seno
alla Nato". La responsabilita' di cui oggi parla certa classe politica
sembra il calice amaro con cui si deludono le aspettative e si uccidono le
speranze, non certo quella con cui Bonhoeffer alimento' le speranze di
tutta l'umanita' che anelava alla liberta' e alla pace.

Alessandro Marescotti

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