Cecenia, che fare? Le iniziative di Pax Christi e Khorakhane'



Proseguono le iniziative contro la guerra in Cecenia. Riportiamo due
comunicati giunti in questi giorni.

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From: "Tonio Dell'Olio" <a.dellolio at ba.nettuno.it>

Nei giorni scorsi p. Angelo Cavagna ha dovuto interrompere, per ragioni di
salute, la propria iniziativa di digiuno a tempo indeterminato che durava
da 25 giorni. Il suo gesto aveva il duplice scopo di unirsi solidalmente
alle sofferenze dei fratelli e delle sorelle di Cecenia e dare maggiore
forza alla richiesta verso il nostro Governo di assumere un atteggiamento
più deciso per una soluzione diplomatica e politica del conflitto che ha
già visto tante perdite in termini di vite umane e non accenna a trovare
una soluzione.

In questo senso il Consiglio nazionale di Pax Christi Italia - movimento
cattolico internazionale - già una settimana fa aveva indirizzato una
lettera aperta alla Presidenza del Consiglio per chiedere ragione della
politica estera italiana e della cooperazione militare del nostro Paese nei
confronti della Russia Ora lo stesso organismo di Pax Christi ha deciso di
iniziare un digiuno a staffetta a partire dalla giornata di. Ricordiamo che
tra le 18 persone che compongono il Consiglio vi sono il Presidente Mons.
Diego Bona, vescovo di Saluzzo e Mons. Luigi Bettazzi, già vescovo di Ivrea.

Essi vogliono proseguire il digiuno di p. Cavagna con le stesse
motivazioni, pertanto oltre al ruolo italiano nella questione cecena, si
chiede anche a tutti i parlamentari nazionali ed europei di intensificare
l'azione già intrapresa per la democratizzazione dell'ONU e a tutte le
chiese (nonché ai capi delle religioni non cristiane) di proscrivere
definitivamente la guerra come mezzo per la risoluzione delle controversie
internazionali unendosi alle Nazioni Unite che hanno dedicato
all'educazione alla nonviolenza il primo decennio del 2000.

Oltre ai due vescovi citati, partecipano al digiuno le seguenti persone:
Andrea Bigalli - Firenze; Rosapia Bonomi - Verona; Carmine Campana -
Rossano Calabro; Andrea Checchi - San Donato M.se; Tonio Dell'Olio -
Bisceglie; Lucia Foligno - Genova; Gianni Gatti - Firenze; Filodemo
Iannuzzelli - Salerno; Salvatore Leopizzi - Gallipoli; Paolo Macconi -
volontario in Kossovo; Alessandra Mambelli - Ferrara; Gianni Novello -
Rossano Calabro; Giorgio Pantanella - Terracina; Renato Sacco - Cesara di
Novara; Anna Scalori - Brescia; Antonio Soviero - Roma.


   
Tonio Dell'Olio
Pax Christi Italia
Via Petronelli  6
70052  Bisceglie   BA
Tel.  +39.080.3953507
Fax   +39.080.3953450
E - Mail: pxitalia at diana.it
Sito web: http://www.peacelink.it/users/paxchristi/


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Ancora una volta, se ce ne fosse stato bisogno, abbiamo potuto constatare
l'ipocrisia nel comportamento dell'Occidente europeo, questa volta nei
confronti della Russia e della guerra in Cecenia in particolare. Ieri dopo
numerosi proclami il Consiglio d'Europa doveva decidere, finalmente, una
condanna esemplare e risolutiva nei confronti del potere russo, ormai da
cinque mesi impegnato in una guerra contro la Cecenia che vede ogni giorno
di più soprusi, violenze e morti nella popolazione ormai allo stremo.
Il Consiglio d'Europa si riuniva per valutare quale tipo di sanzioni
applicare. Le ipotesi sul tavolo andavano dall'esclusione temporanea dal
Consiglio, quindi togliendo la Russia dai rapporti diplomatici e
decisionali, alla più probabile sanzione economica. Una specie di embargo,
di cui l'Europa, e non solo, è abituata a servirsi.
Al termine di una seduta che possiamo immaginare tesa ma responsabile ecco
scaturire l'accordo: punire in modo chiaro e deciso il comportamento russo.
In che forma: una dichiarazione di indignazione e di condanna tramite un
comunicato stampa. Espulsioni, sanzioni economiche, quello non sia mai: i
nostri eletti avranno pensato che il più delle volte una sgridata vale
molto di più di una sberla.
Mamma Europa ha il cuore debole ma la voce di tuono, promette un castigo ma
avanza un perdono.
Noi adesso cosa possiamo fare? Per prima cosa inondare il nostro governo di
fax, e-mail, di protesta indirizzandoli al ministro delle politiche
comunitarie On. Patrizia Toia, fax 0667795342 info at politichecomunitarie.it
ed al Presidente del Consiglio www.palazzochigi.it , chiedendo loro di
prendere da subito una posizione di condanna, interrompendo i rapporti
diplomatici con la Russia e sanzionandola economicamente, vietando alle
imprese a partecipazione pubblica di concludere affari con quello Stato e
di adoperarsi affinché il Consiglio d'Europa si pronunci nella stessa maniera.
Se lo facessimo tutti i giorni da lunedì, in una fascia oraria ben precisa
( 15.00/17.00) sarebbe un segnale almeno ben più forte di quello dell'UE.

Khorakhanè
"a forza di essere vento"
Centro ricerca e intervento sui temi delle guerre, dell'economia e dei
diritti umani

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