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Chiama l'Africa contro armi leggere e bambini soldato
- Subject: Chiama l'Africa contro armi leggere e bambini soldato
- From: Alessandro Marescotti <kfqma at tin.it>
- Date: Thu, 20 Jan 2000 12:27:42 +0100
From: "Chiama l'Africa" <chiama.africa at agora.stm.it> Subject: settimana contro le armi leggere in Africa Carissimi, mancano ormai pochi giorni alla settimana di mobilitazione contro il debito e il commercio delle armi in Africa. Si tratta di un momento importante per la campagna, deciso in assemblea. Per questo abbiamo bisogno della collaborazione fattiva di tutti i gruppi. Naturalmente non è detto che occorra fare iniziative per tutta la settimana, ma sarebbe opportuno che in ogni città e in ogni paese durante questa settimana si facesse qualcosa. Abbiamo una piattaforma politica molto seria e operativa: Approvazione della mozione parlamentare sulla moratoria nel commercio delle armi leggere verso l'Africa Richiesta al Ministero degli Esteri di destinare un milione e seicentomila dollari (l'equivalente della vendita di armi ed esplosivi) a progetti di sviluppo in Sierra Leone Appoggio a progetti di rieducazione di bambini soldato e di ricollocamento nella vita civile dei militari di eserciti irregolari. Naturalmente questa settimana è solo il punto di partenza di un lavoro che dovrà andare avanti fino a quando non avremo raggiunto questi obiettivi. Per la settimana abbiamo preparato una serie di materiali (vedi la scheda a parte). Che cosa vi chiediamo di fare Le iniziative da fare possono essere tantissime, e ogni gruppo dovrà scegliere le proprie modalità. Ne elenchiamo alcune tra quelle possibili: dibattiti, concerti o spettacoli cinematografici, veglie di preghiera, manifestazioni, tavoli e volantinaggi in piazza, assemblee nelle scuole, mostre, omelie nelle chiese... e chi più ne ha più ne metta. Importante è che queste iniziative servano a: far pressione sui parlamentari della zona perché firmino la mozione presentata alla Camera e al Senato; inviare fax con la lettera aperta al Ministro Dini al n° del Ministero degli Esteri (in subordine si possono raccogliere firme sotto questa lettera; provvederemo poi noi ad inviargliele); far presentare e approvare ordini del giorno ai consigli comunali, regionali e provinciali sulla falsa riga della mozione parlamentare; presentare il coinvolgimento delle banche italiane nelle transazioni di armi inviando e facendo inviare lettere alle direzioni delle Banche; appoggiare i progetti di rieducazione dei bambini soldato (per ora vi inviamo quello portato avanti in Sierra Leone). Abbiamo bisogno: Che tutti i gruppi si mobilitino (una piccola iniziativa non costa a nessuno); Di sapere in anticipo quello che si fa in ogni città per poterlo comunicare ai mezzi di informazione; Di avere una relazione di quanto fatto e dei risultati ottenuti (parlamentari contattati, numero indicativo di fax inviati al Ministero, cifre raccolte per i progetti, numero di banche contattate ed eventuali risposte, articoli o servizi usciti nei mezzi di pubblicazione); E' possibile la presenza in Italia del Direttore della Caritas della diocesi di Makeni, responsabile del progetto di rieducazione dei bambini soldato in Sierra Leone; vorremmo sapere entro la fine di questa settimana i gruppi e le città che desiderano la sua presenza. Come dicevo all’inizio, questo è un passaggio importantissimo della nostra campagna, che quest’anno vuole affrontare il tema della riconciliazione con l’Africa ed in Africa. Se solo riusciamo a fare in modo che il nostro paese e poi l’Europa non venda più armi leggere a questo continente, avremo già fatto un passo importante. Anche le grandi querce hanno origine da piccole ghiande. Eugenio Melandri Chiama l'Africa campagna nazionale di solidarietà con i popoli africani http://www.agora.stm.it/chiamalafrica Chiama l'Africa Settimana contro il commercio delle armi in Africa 28 gennaio - 6 febbraio ----- ELENCO MATERIALI DISPONIBILI · Dossier comprendente documenti, articoli, dati e tabelle, mozioni, lettere aperte ecc. (contributo libero) · Scheda di presentazione del progetto portato avanti nella diocesi di Makeni, in Sierra Leone, attraverso la Caritas locale e il sostegno di Monsignor Biguzzi per la "Demobilitazione e reintegrazione nella società delle bambine e dei bambini coinvolti nelle forze combattenti (CAFF) e separati dalla famiglia." · Telefonando alla segreteria si potranno avere indicazioni su possibili relatori e altri contatti utili DA RICHIEDERE ALLA SEGRETERIA DI ROMA Tel: 06 5430082 - fax: 06 5417425 e.mail chiama.africa at agora.stm.it · Locandine (contributo di £. 1000 ciascuna) · Video "Caporal Highway - Storie di bambini in guerra: Sierra Leone". Dal programma di RAITRE "C'era una volta" (£. 20.000) · Video "Storie di bambini in guerra: Angola" . Dal programma di RAITRE "C'era una volta" (£. 20.000) · Video "Sierra Leone: ridare la speranza" . La rievocazione del rapimento del quale sono stati vittime l'arcivescovo di Freetown, sette missionari saveriani, sei suore di Madre Teresa, tredici operai indiani e molti altri civili (durata: 33 minuti; £. 29.000) · Video "Siamo in debito", particolarmente utile come introduzione a conferenze e dibattiti per il vasto pubblico, nei gruppi e per le scuole · Sono inoltre ancora disponibili le bustine di the africano del commercio equo e solidale, che possono essere distribuite come simbolo di una delle tante "riconciliazioni" possibili con l'Africa (£. 100 l'una) DA RICHIEDERE ALLO CSAM - Centro Saveriano di animazione Missionaria tel: 030 3772780-3753474 - fax: 030 3772781 - e.mail: libreria at saveriani.bs.it E' consigliabile inoltrare la richiesta per fax, indicando sempre un recapito telefonico MOSTRE : "Guerre dimenticate e armi leggere in Africa", 15 pannelli 1 m x 1,70 (formato poster); la mostra è disponibile in tre copie. P. Nicola Colasuonno, tel. 071 895368 - e-mail: colasuonno at libero.it L'associazione Overseas, in collaborazione con la redazione di Alfazeta, ha predisposto una mostra sulle Guerre dimenticate e sul ruolo svolto dai conflitti bellici nello scenario internazionale dopo il crollo del muro di Berlino. I 40 pannelli della mostra sono accompagnati da un opuscolo informativo. Una attenzione particolare è rivolta ai casi emblematici della Sierra Leone e della regione dei Grandi Laghi. Tel: 059 784464 - 059 785425 - fax: 059 785468 - e.mail: cavanim at tin.it Demobilitazione e reintegrazione nella società delle bambine e dei bambini coinvolti nelle forze combattenti (CAFF) e separati dalle famiglie Diocesi di Makeni, Sierra Leone Luogo: Sierra Leone, province del Nord Popolazione beneficiaria: 2.500 bambine e bambini vittime della guerra, associati alle forze combattenti e separati dalle famiglie. Importo stimato per la realizzazione del progetto: 250.000 $ (dollari USA) Nota descrittiva La Caritas di Makeni ha lavorato fin dall'inizio della guerra in Sierra Leone, nel 1991, nell'assistenza ai bambini separati dalle famiglie e coinvolti nei combattimenti. Il programma di riabilitazione costituisce un passo fondamentale nel processo di pace in corso nella regione. La diocesi cattolica di Makeni, grazie al forte impegno del suo vescovo, Mons. Giorgio Biguzzi, sta facendosi promotrice di una liberazione incondizionata dei bambini combattenti, come previsto dagli accordi di pace. Con la cessazione delle ostilità e la firma degli accordi di pace (7 luglio 1999) molti bambini sono riusciti a fuggire o sono stati liberati dai ribelli. Dal 20 luglio al 2 ottobre 1999 il Centro di Port Loko (uno tra quelli compresi nel programma) ha dato temporanea assistenza a 589 bambini. Di questi 290 sono stati reintegrati nelle loro famiglie. Questi ragazzi sono spesso rifiutati, e devono essere formalmente demobilitati per essere nuovamente accettati. Essi vengono inizialmente inseriti in strutture di aiuto temporaneo per poter poi tornare nelle famiglie d'origine o essere accolti in famiglie adottive. Nei centri temporanei vengono coinvolti in attività ludiche, educative e formative adatte alla loro età, avviati alla scuola e/o ad attività lavorative. Seguono inoltre corsi di aiuto psicologico che gli consentono di liberarsi gradualmente dal trauma subito e che proseguono in tutte le fasi, compreso il momento del reinserimento nelle famiglie. Speciale attenzione viene data alle bambine, le più vulnerabili e le più esposte. Come contribuire conto corrente postale n. 84502004 intestato a: Missionari Saveriani-Diocesi di Makeni
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