Follereau: "Signore, ecco i veri lebbrosi"



   Signore, ecco i veri lebbrosi


Signore, ecco i tuoi lebbrosi,
senza mani e coi volti tumefatti,
i ributtanti, i rifiuti, gli immondi,
che portano come tua Croce
tutta la miseria del mondo.

Signore, ecco i tuoi lebbrosi,
senza mani e coi volti tumefatti.

Signore, ecco i veri lebbrosi,
gli egoisti,gli empi,
coloro che vivono nell'acqua stagnante,
i comodi, i paurosi,
coloro che sciupano la propria vita.

Signore, ecco i veri lebbrosi:
coloro che ti hanno crocifisso.


    Raoul Follereau



                    30 GENNAIO 2000
        47a GIORNATA MONDIALE DEI MALATI DI LEBBRA

Ogni giorno 2000 persone nel mondo sono vittime di una guerra silenziosa:
l'hanseniasi, (più nota col nome di lebbra).

Tra loro, 200 sono bambini e 250 hanno già delle disabilità evidenti che
continueranno a farli identificare come "lebbrosi" per il resto della loro
vita.
Un quarto di queste persone interromperà le cure perchè il centro sanitario
e' troppo lontano da raggiungere o perché hanno paura di mostrare che hanno
bisogno di cure per l'hanseniasi.

La lebbra esiste ancora. Dodici milioni di persone nel mondo ne sono
testimoni diretti. 
Pur essendo perfettamente curabile, non è ancora possibile utilizzare  un
vaccino per la malattia, spesso ad essa è ancora associato un alone di
paura e di pregiudizio.
E' una malattia diffusa tra le fasce della popolazione più povera dei paesi
del Sud del mondo.
Appare distante ma interpella le nostre coscienze perché è nei paesi ricchi
che esistono le risorse per curare gli hanseniani di tutto il mondo e dar
voce alle loro attese.

Decine di migliaia di persone in Italia rinnoveranno la loro lotta contro
la lebbra e contro tutte le lebbre attraverso incontri, sensibilizzazioni,
testimonianze di persone impegnate sul campo provenienti da Africa, Asia e
America Latina.


Ulteriori informazioni sono disponibili alla nostra pagina
www.comune.bologna.it/iperbole/aifo/

Michela Di Gennaro
Ufficio Stampa AIFO
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