Interpellanza Urgente 2/00425 sulla militarizzazione del territorio campano



INTERPELLANZA URGENTE  2/00425

Dati di presentazione dell'atto
         Legislatura : 15
         Seduta di annuncio : 130 del 20/03/2007

Destinatari:

         Ministero destinatario :
     MINISTERO DELLA DIFESA
     MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
     MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere e data delega :


Interpellanza urgente 2-00425
presentata da
PEPPE DE CRISTOFARO
martedì 20 marzo 2007 nella seduta n.130


I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della difesa, il
Ministro degli affari esteri, il Ministro dell'interno, per sapere -
premesso che:

la regione Campania è un territorio con una forte presenza di strutture
militari NATO e USA: aeroporti, centri di telecomunicazioni, arsenali,
poligoni di tiro, strutture di coordinamento di scuole militari per la
formazione e l'addestramento di truppe per vari scenari bellici;

nel complesso le istallazioni più significative sono, nella provincia di
Napoli, Ischia: Antenna di telecomunicazioni USA con copertura Nato; Lago
Patria (Comune di Giugliano): Comando Statcorn; Licola (Comune di
Giugliano): Antenna di telecomunicazioni USA; Napoli Capodichino: Base US
Navy Comando Naval Forces Europe (COMUSNAVEUR), Comando US Sixth Fleet
(COMISIXTHFLT); Napoli Camaldoli: Antenne radio Marina USA; Napoli
Bagnoli: Allied Joint force Command Naples; Napoli Agnano: Us Naval
Support Activity; nella provincia di Caserta; Carinaro Base Nato;
Grazzanise: Base USAF (utilizzata saltuariamente); Mondragone: Centro di
Comando USA e NATO;

tale concentrazione fa supporre una vera propria rete integrata dentro il
progetto di un sistema bellico-militare soprannazionale e sembra
corrispondere a pieno alla nuova strategia di riassetto geopolitico degli
Stati Uniti, con particolare riferimento alla zona sud orientale del
mondo;

per il comando NATO JFGN con sede a Bagnoli è stata prevista una nuova
collocazione nel comune di Giugliano, una cittadella provvista di tutte le
strutture necessarie alla vita del personale civile e militare, consona
alle nuove modalità operative della pianificazione strategica statunitense
che interesserà una superficie di 85.000 mq, occupata da un complesso di
attrezzature ed edifici civili destinati ad accogliere più di 3.000
persone, oltre ad un'area circostante più che doppia non adibita a
strutture, il nuovo acquartieramento prevede di ospitate tra l'altro l'AF
South, il Naval South e le Forze di Attacco Rapido NFR;

nell'ambito di una generale ridislocazione delle forze armate statunitensi
è stato inoltre trasferito a Napoli, dalla precedente sede londinese, il
Comusnaveur, principale comando Usa in Europa della Us Navy, con il
compito di pianificare, dirigere e fornire sostegno alle operazioni navali
nell'area europea e mediterranea, oltre al comando della US Sixth Fleet,
il COMSIXTHFLT;

la Marina degli Stati Uniti ha dunque spostato il suo quartiere generale a
Napoli coprendo un'area di intervento militare che comprende 89 paesi in
tre diversi continenti, da Capo Nord al Capo di Buona Speranza e ad est
fino al Mar Nero, con la conseguenza, per il Golfo di Napoli, di un
incremento del transito e della sosta in questo tratto di mare di unità
navali e sottomarini a propulsione nucleare utilizzate a supporto delle
operazioni militari della Marina statunitense;

questo fa del sito napoletano il centro strategico nell'area mediterranea
rispetto ai nuovi scenari di guerra nel Medio Oriente e allo stesso tempo
espone questo territorio, in conseguenza al transito e all'attracco di
sottomarini atomici nelle acque circostanti, a una condizione di grave
rischio radioattivo per gli abitanti e di serio pericolo di inquinamento
ambientale;

il porto di Napoli è inserito nell'elenco degli 11 porti a rischio del
nostro Paese, ma a tutt'oggi non risulta agli interpellanti essere
operativo un piano di emergenza esterna per le popolazioni interessate;

risulta agli interpellanti confermata l'esistenza di tali piani che però,
allo stato attuale, non sarebbero operativi poiché in attesa dei pareri
degli organi centrali e della valutazione tecnica della commissione
sicurezza e protezione sanitaria;

le normative europee su questa materia prevedono una pubblicizzazione dei
piani di emergenza per rischio radioattivo; la mancata assunzione di tale
fondamentale norma di sicurezza ha consentito di avviare da parte dalla
Commissione europea una procedura d'infrazione per l'inadempienza alla
disposizione -:

cosa abbia da dire il Ministro competente in merito alla presenza
crescente di tutte queste strutture militari Usa e Nato nell'area della
Campania;

se non ritenga che la progressiva militarizzazione impressa alla regione
Campania e in particolare alla provincia di Napoli non sia in
contraddizione con la sicurezza del territorio e delle popolazioni locali
esponendole anche a rischi di azioni terroristiche;

se non ritenga che l'aumentata presenza di tali strutture militari e in
particolare la presenza di sommergibili a propulsione nucleare nelle acque
del Golfo di Napoli non costituiscano un livello di rischio talmente
elevato per le popolazioni civili e l'ambiente circostante, tali dal
rendere urgente e necessaria la pubblicizzazione di tutte le procedure
previste dal piano di emergenza nazionale consentendo l'acquisizione, da
parte della popolazione stessa, delle norme di comportamento da attuare
nel caso dovesse verificarsi realmente una tale emergenza.
(2-00425)

«De Cristofaro, Migliore, Iacomino, Deiana, Duranti, Mantovani, Khalil
detto Alì Rashid, Siniscalchi, Mascia, Burgio, Cardano, Caruso, Cogodi, De
Simone, Dioguardi, Falomi, Daniele Farina, Ferrara, Frias, Guadagno detto
Vladimir Luxuria, Locatelli, Lombardi, Mungo, Olivieri, Perugia, Andrea
Ricci, Mario Ricci, Rocchi, Franco Russo, Smeriglio, Sperandio, Zipponi».