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Interpellanza Urgente 2/00425 sulla militarizzazione del territorio campano
- Subject: Interpellanza Urgente 2/00425 sulla militarizzazione del territorio campano
- From: v.moccia at itb.it
- Date: Tue, 27 Mar 2007 15:28:15 +0200 (CEST)
- Importance: Normal
INTERPELLANZA URGENTE 2/00425 Dati di presentazione dell'atto Legislatura : 15 Seduta di annuncio : 130 del 20/03/2007 Destinatari: Ministero destinatario : MINISTERO DELLA DIFESA MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere e data delega : Interpellanza urgente 2-00425 presentata da PEPPE DE CRISTOFARO martedì 20 marzo 2007 nella seduta n.130 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della difesa, il Ministro degli affari esteri, il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che: la regione Campania è un territorio con una forte presenza di strutture militari NATO e USA: aeroporti, centri di telecomunicazioni, arsenali, poligoni di tiro, strutture di coordinamento di scuole militari per la formazione e l'addestramento di truppe per vari scenari bellici; nel complesso le istallazioni più significative sono, nella provincia di Napoli, Ischia: Antenna di telecomunicazioni USA con copertura Nato; Lago Patria (Comune di Giugliano): Comando Statcorn; Licola (Comune di Giugliano): Antenna di telecomunicazioni USA; Napoli Capodichino: Base US Navy Comando Naval Forces Europe (COMUSNAVEUR), Comando US Sixth Fleet (COMISIXTHFLT); Napoli Camaldoli: Antenne radio Marina USA; Napoli Bagnoli: Allied Joint force Command Naples; Napoli Agnano: Us Naval Support Activity; nella provincia di Caserta; Carinaro Base Nato; Grazzanise: Base USAF (utilizzata saltuariamente); Mondragone: Centro di Comando USA e NATO; tale concentrazione fa supporre una vera propria rete integrata dentro il progetto di un sistema bellico-militare soprannazionale e sembra corrispondere a pieno alla nuova strategia di riassetto geopolitico degli Stati Uniti, con particolare riferimento alla zona sud orientale del mondo; per il comando NATO JFGN con sede a Bagnoli è stata prevista una nuova collocazione nel comune di Giugliano, una cittadella provvista di tutte le strutture necessarie alla vita del personale civile e militare, consona alle nuove modalità operative della pianificazione strategica statunitense che interesserà una superficie di 85.000 mq, occupata da un complesso di attrezzature ed edifici civili destinati ad accogliere più di 3.000 persone, oltre ad un'area circostante più che doppia non adibita a strutture, il nuovo acquartieramento prevede di ospitate tra l'altro l'AF South, il Naval South e le Forze di Attacco Rapido NFR; nell'ambito di una generale ridislocazione delle forze armate statunitensi è stato inoltre trasferito a Napoli, dalla precedente sede londinese, il Comusnaveur, principale comando Usa in Europa della Us Navy, con il compito di pianificare, dirigere e fornire sostegno alle operazioni navali nell'area europea e mediterranea, oltre al comando della US Sixth Fleet, il COMSIXTHFLT; la Marina degli Stati Uniti ha dunque spostato il suo quartiere generale a Napoli coprendo un'area di intervento militare che comprende 89 paesi in tre diversi continenti, da Capo Nord al Capo di Buona Speranza e ad est fino al Mar Nero, con la conseguenza, per il Golfo di Napoli, di un incremento del transito e della sosta in questo tratto di mare di unità navali e sottomarini a propulsione nucleare utilizzate a supporto delle operazioni militari della Marina statunitense; questo fa del sito napoletano il centro strategico nell'area mediterranea rispetto ai nuovi scenari di guerra nel Medio Oriente e allo stesso tempo espone questo territorio, in conseguenza al transito e all'attracco di sottomarini atomici nelle acque circostanti, a una condizione di grave rischio radioattivo per gli abitanti e di serio pericolo di inquinamento ambientale; il porto di Napoli è inserito nell'elenco degli 11 porti a rischio del nostro Paese, ma a tutt'oggi non risulta agli interpellanti essere operativo un piano di emergenza esterna per le popolazioni interessate; risulta agli interpellanti confermata l'esistenza di tali piani che però, allo stato attuale, non sarebbero operativi poiché in attesa dei pareri degli organi centrali e della valutazione tecnica della commissione sicurezza e protezione sanitaria; le normative europee su questa materia prevedono una pubblicizzazione dei piani di emergenza per rischio radioattivo; la mancata assunzione di tale fondamentale norma di sicurezza ha consentito di avviare da parte dalla Commissione europea una procedura d'infrazione per l'inadempienza alla disposizione -: cosa abbia da dire il Ministro competente in merito alla presenza crescente di tutte queste strutture militari Usa e Nato nell'area della Campania; se non ritenga che la progressiva militarizzazione impressa alla regione Campania e in particolare alla provincia di Napoli non sia in contraddizione con la sicurezza del territorio e delle popolazioni locali esponendole anche a rischi di azioni terroristiche; se non ritenga che l'aumentata presenza di tali strutture militari e in particolare la presenza di sommergibili a propulsione nucleare nelle acque del Golfo di Napoli non costituiscano un livello di rischio talmente elevato per le popolazioni civili e l'ambiente circostante, tali dal rendere urgente e necessaria la pubblicizzazione di tutte le procedure previste dal piano di emergenza nazionale consentendo l'acquisizione, da parte della popolazione stessa, delle norme di comportamento da attuare nel caso dovesse verificarsi realmente una tale emergenza. (2-00425) «De Cristofaro, Migliore, Iacomino, Deiana, Duranti, Mantovani, Khalil detto Alì Rashid, Siniscalchi, Mascia, Burgio, Cardano, Caruso, Cogodi, De Simone, Dioguardi, Falomi, Daniele Farina, Ferrara, Frias, Guadagno detto Vladimir Luxuria, Locatelli, Lombardi, Mungo, Olivieri, Perugia, Andrea Ricci, Mario Ricci, Rocchi, Franco Russo, Smeriglio, Sperandio, Zipponi».
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