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Cile / Pinochet incriminato per l'Operazione Condor e agli arresti domiciliari
- Subject: Cile / Pinochet incriminato per l'Operazione Condor e agli arresti domiciliari
- From: Cristina Mihura <c.mihura at imailbox.com>
- Date: Mon, 13 Dec 2004 19:24:31 +0100
RaiNews24
http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=50857
Cile. I giudici incriminano Pinochet per l'Operazione Condor:
dittatore agli arresti domiciliari
Santiago del Cile, 13 dicembre 2004
Con una decisione storica, la magistratura cilena ha deciso oggi di
incriminare per violazione dei diritti umani Augusto Pinochet, presidente
della Repubblica dal 1973 al 1990, mettendolo agli arresti.
Trent'anni durante i quali furono torturate, uccise e fatte
barbaramente sparire almeno trentamila persone: gli uomini di Unidad
Popolar, la coalizione di Allende, militanti dei partiti comunista,
socialista e democristiano, accademici, professionisti religiosi,
studenti e operai.
Pinochet è stato messo agli arresti domiciliari su richiesta del giudice
Juan Guzman, che sta indagando sul ruolo dell'ex dittatore cileno nell'
'Operazione Condor', il piano concordato negli anni Settanta tra
dittature latinoamericane per reprimere l'opposizione. Guzman ha spiegato
di aver deciso di coinvolgere Pinochet nel processo per il sequestro di
nove persone scomparse senza lasciar traccia ed un omicidio.
Nato nel 1915, ufficiale dell'esercito cileno, nel '73 profittò del golpe
militare che provocò la morte dell'allora presidente della Repubblica
Salvador Allende e diede inizio alla lunga dittatura cilena. Forte
dell'appoggio delloligarchia e delle élites imprenditoriali, di ampi
settori politici e religiosi, Pinochet seppe guadagnarsi il sostegno
indispensabile degli Stati Uniti, timorosi che la pericolosa e illiberale
macchia comunista si espandesse nell'area sudamericana.
Dal 1973 al 1990, le sparizioni, gli arresti, le torture e l'esilio
dievntarono macabra pratica di governo. Con il "Plebiscito"
dell' '89, proposto dalla stessa giunta del Generale, Pinochet incassò il
'no' del popolo cileno, ma restò ugualmente comandante supremo delle
forze armate. Quanto ai reati della dittatura, furono
"liquidati" con l'attuazione della politica della
riconciliazione nazionale; Pinochet, una volta in pensione, conservò la
carica di Senatore a vita con conseguente immunità e la sua impunità
venne difesa ferocemente.
La "caduta" di Pinochet, fino a poco tempo fa considerato in
Cile un intoccabile (negli ambienti militari ha ancora numerosi seguaci),
è iniziata il 22 settembre del 1998, quando l'ex generale andò a Londra
per una operazione chirurgica. Amnesty International e altre
organizzazioni chiesero subito il suo arresto per violazione dei diritti
umani. Pochi giorni dopo il giudice spagnolo Baltasar Garzon emise un
mandato di cattura internazionale, chiedendo di incriminare il generale
per la morte di cittadini spagnoli durante la dittatura cilena. A
sostegno di questa richiesta si espressero le sentenze dell'Audiencia
Nacional di Madrid e della Camera dei Lords di Londra, richiamandosi al
principio della difesa universale dei Diritti dell'Uomo e stabilendo
rispettivamente che la Giustizia spagnola era competente per giudicare i
fatti avvenuti durante la dittatura militare in Cile - dal momento che si
tratta di "crimini contro l'umanità" che colpiscono, come
soggetto giuridico, il genere umano nel suo insieme - e che i presunti
autori di gravi delitti contro l'umanità, come appunto Pinochet, non
godono di immunità per i loro crimini, neanche se si tratta di capi di
Stato o ex capi di Stato.
Ma il Regno Unito il 2 marzo 2000 decise di liberare Pinochet e di
permettere il suo ritorno in Cile, negando l'estradizione e adducendo
"ragioni umanitarie": un'espressione beffarda alle orecchie dei
parneti delle migliaia di vittime della sua dittatura.
A Santiago, però, il giudice Guzman ha continuato a indagare sui crimini
di Pinochet. Senza riuscire, ad oggi, a portarlo davanti a un tribunale
del suo Paese.