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Fw: [R] Guatemala
From: "valeria sanchini" <valeriasanchini at hotmail.com>
Sent: Tuesday, December 07, 2004 7:22 PM
Subject: Guatemala
> Ieri mi è arrivato un documento sulla situazione dei diritti umani,
politica
> e sociale in guatemala, trovandomi qua ho aggiunto dei commenti....
>
> credo che in italia sia difficile sapere cosa succede in molti paesi del
> mondo, l'informazione anche quella nazionale e cosi poca e molte
volte cosi
> standardizzata....
> pesno quindi sia interessante poter conoscere altre realta, spesso
molto piu
> complesse e lontane dalla nostra.
>
> mi piacerebbe se qualcuno di voi mi faccesse dei commenti o critiche o
> qualsiasi cosa purche se ne possa parlare e discutere.
>
> Aspetto quindi
> un abbraccio
Valeria.
Avendo ricevuto quest'email e trovandomi in Guatemala mi sento in dovere
di rispondere.
Prego diffondere
Rapporto Annuale 2004
> Guatemala (the Republic of)
>
>Repubblica del Guatemala
>
>Capo di Stato e del governo: Alfonso Portillo
>Pena di morte: mantenitore
>Convenzione delle Nazioni Unite sulle donne e relativo Protocollo
opzionale:
>ratificati
>
>
>Gli abusi dei diritti umani nel paese hanno raggiunto livelli che non si
>vedevano da molti anni. Tra i principali bersagli, persone impegnate nella
>lotta all’impunità garantita ai responsabili dei massacri su vasta scala
>e di altre atrocità durante i trent’anni del conflitto civile in
Guatemala.
>I più esposti sono stati difensori dei diritti umani, avvocati,
giornalisti
>e attivisti impegnati nella rivendicazione dei diritti sulla terra delle
>comunità indigene. Il periodo pre-elettorale al primo turno delle elezioni
>di novembre è stato caratterizzato da un crescendo di violenza di matrice
>politica. Poco è stato fatto per assicurare alla giustizia i responsabili
>di violazioni dei diritti umani o per eliminare le strutture responsabili
>di abusi passati e presenti.
>
VALERIA: Il discorso sull'abuso dei diritti umani è veritiero. Purtroppo
continuano a evidenziarsi violenze a livelli estremamente profondi, ma
non solo contro coloro che da sempre lottano per il rispetto di tali
diritti, ma verso la popolazione.
Proprio 2 settimane fa c'e stato un Forum se genocidio e razzismo in
guatemala, organizzato da CALDH, e quello che si e evidenziato e stato
non solo che in guatemala c'e stato genocidio ma che purtroppo continua
ad essere diffuso molto molto razzismo, a tutti i livelli e questo di
conseguenza e fortemente relazionato con il poco rispetto dei diritti
umani.
>Contesto
>
>Da più parti si ritiene che uno dei fattori principali del crescendo
di violenza
>politica e di repressione che caratterizzarono l’amministrazione del
presidente
>Alfonso Portillo (2000-2003) fosse il controllo esercitato dietro le
quinte
>dal generale Efraín Ríos Montt. Questi, tra i fondatori del Frente
republicano
guatemalteco (FRG – Fronte repubblicano guatemalteco), fu capo dello Stato
>durante uno dei periodi più repressivi della campagna
contro-insurrezionale
>rurale dell’esercito guatemalteco tra il 1982 e il 1983. Nel corso
dell’anno,
>egli ha subito azioni giudiziarie sia in Guatemala che all’estero, in
relazione
>ai massacri guidati dall’esercito perpetrati mentre era capo dello Stato,
>massacri che la Comisión para el esclarecimiento histórico (CEH –
Commissione
>per il chiarimento storico), promossa dalle Nazioni Unite, aveva giudicato
>genocidio. Nonostante le disposizioni della Costituzione che vietano a
coloro
>che hanno conquistato il potere grazie a un colpo di Stato di concorrere
>per la presidenza, la Corte Costituzionale guatemalteca ha sentenziato a
>luglio che il generale Efraín Ríos Montt poteva presentarsi quale
candidato
>dell’FRG alle elezioni presidenziali. Ciò ha fatto crescere le già forti
>tensioni, scatenando ulteriori violenze ed abusi. Vi sono stati numerosi
>episodi di violenza politica in vista del primo turno delle elezioni
presidenziali
>di novembre. Il generale Ríos Montt non ha superato il secondo turno
di dicembre,
>che si è svolto senza incidenti di rilievo e ha decretato l’elezione quale
>presidente di Óscar Berger di Gran alianza nacional (GANA – Grande
alleanza
>nazionale).
>
VALERIA: Rios Montt continua diciamo ad essre intoccabile, purtroppo, ma
a mio pare lui e uno dei tanti ossia che tra i militari e i politici che
ancora seguono in politica in Guatemala molti hanno avuti ruoli chiave
nel conflitto armato interno, e quindi ci sono ancora molti interessi in
ballo a far in modo che la situazione permanga instabile o meglio
apparentemente instabile.
Portillo dovrebbe essre in Messico, fuggito dal Guatemala, con il chiaro
appoggio di una certa classe politica guatemalteca, perche ha rubato
davvero tutto quello che poteva rubare il disgraziato!!!!!!! e lui era
colui che durante il conflitto armato si professava per la vecchia
guerriglia la URNG.....il denaro e il potere ammalano la gente....
>Mancato intervento contro l’impunità
>
>Il presidente Portillo non ha tenuto fede alle promesse di applicare gli
>aspetti relativi ai diritti umani degli Accordi di pace del 1996, che
posero
>fine al conflitto civile, o le raccomandazioni della CEH emanate
nell’ambito
>degli Accordi.
>
>È stato fatto ben poco per risolvere i casi più eclatanti relativi ai
diritti
>umani. Le poche condanne ottenute davanti ai tribunali guatemaltechi,
spesso
>dopo lunge e coraggiose lotte da parte dei parenti delle vittime o delle
>associazioni per i diritti umani, hanno continuato a subire ricorsi o sono
>state ribaltate. Testimoni e altri coinvolti nei casi sono rimasti a
rischio
>di ulteriori abusi.
>
>A ottobre, l’Estado Mayor Presidencial (EMP – Stato maggiore della
presidenza),
>la struttura di intelligence implicata negli abusi dei diritti umani
durante
>il conflitto armato nel paese e in casi eclatanti di violazioni dei
diritti
>umani, è stata eliminata, per essere sostituita da un’agenzia civile. Le
>preoccupazioni sono tuttavia continuate, in quanto sono state deboli
le misure
>intraprese per garantire effettivi controllo e responsabilità civili.
>
>Le pattuglie civili, responsabili di gravi abusi quando operavano
quali unità
>aggiunte dell’esercito duranti gli anni del conflitto, si sono
ricostituite
>e hanno tenuto violente manifestazioni per chiedere l’indennità per il
servizio
>prestato in tempo di guerra. Le associazioni per i diritti umani e i
funzionari
>di governo che si opponevano alle loro richieste sono stati minacciati. Il
>governo del presidente Portillo ha successivamente disposto i pagamenti.
>Tuttavia, nonostante le raccomandazioni della CEH, a fine anno non erano
>stati ancora concordati gli indennizzi per le vittime delle violazioni
perpetrate
>dall’esercito e dalle pattuglie civili.
VALERIA:
quello degli ex patrulleros è un discorso complesso.
Praticamente Portillo durante la campagna elettorale promise il
pagamento di una certa somma a tutti gli ex patrulleros che sono piu di
un millione per il loro servizio prestato durante il conflitto armato,
chiaramente questo x avere i loro voti alle elezioni. Il fatto è che lo
stato non ha soldi ma soprattutto che questo pagamento è
anticostituzionale. Inoltre il Programma per il Risarcimento per quelle
che sono state le vere vittime del conflitto armato e ancora agli inzi e
non si ha risarcito neanche una vittima.
Gli ex patrulleros attualemente stanno manifestando e il presidente
Berger ha promesso il pagamento (erger non ha fatto niente di buono fino
adesso, praticamente essendo lui stesso un propiterio terriero e un gran
RICCONE fa gli interessi della sua classe sociale).
>A marzo, il governo ha firmato un accordo con cui veniva istituita una
commissione
>per indagare le strutture clandestine responsabili di attacchi a difensori
>dei diritti umani, avvocati, giornalisti ed altri. La Comisión para la
investigación
>de cuerpos ilegales y aparatos clandestinos de Seguridad (CICIACS –
Commissione
>d’inchiesta sulle strutture illegali e gli apparati clandestini della
sicurezza),
>risultato del lavoro di lobby effettuato da organizzazioni locali per
i diritti
>umani, verrà istituita a partire dal 2005, non appena il Congresso
avrà approvato
>diverse importanti riforme legislative.
VALERIA:
La CICIACS non esiste ancora, e il governo sta creando mille probelmi
per approvarla. Inoltre ma missione delle Nazioni Unite ha terminato il
suo mandato a novembre...?
Cosa ha fatto questa missione, beh questo è un'latro discorso, am quanti
soldi spesi per un formalismo e per una facciata che serve a ben poco.
>*A maggio, la sentenza di condanna del 2002 di un ufficiale dell’esercito
>accusato dell’esecuzione extragiudiziale dell’antropologa Myrna Mack,
avvenuta
>nel 1999, è stata ribaltata. La corte ha stabilito che la responsabilità
>istituzionale era da attribuirsi all’EMP, un’argomentazione che
nessuna delle
>parti aveva avanzato, ponendo in secondo piano l’azione diretta
dell’ufficiale,
>il quale è stato assolto. A fine anno era in corso un appello.
>
>*A ottobre, la Corte Costituzionale ha rigettato l’annullamento del
verdetto
>di colpevolezza emesso nel 2001 a carico di tre ufficiali militari per
l’esecuzione
>extragiudiziale del vescovo Juan José Gerardi. Il vescovo fu ucciso
nel 1998,
>due giorni dopo che aveva inoltrato alla Chiesa cattolica guatemalteca i
>risultati relativi agli abusi perpetrati durante gli anni del conflitto.
>Uno dei tre ufficiali condannati nel 2001 è stato ucciso in carcere a
gennaio,
>presumibilmente perché stava per incastrare altri ufficiali implicati
nell’omicidio.
>A ottobre, Erick Urízar Barillas è stato il 14° testimone della morte del
>vescovo ad essere ucciso. A fine anno era in corso un appello relativo al
>caso.
VALERIA:
Il processo per l'uccione del vescovo Gerardi continua ad essere
vergognoso, ci sono dei militari in carcere ma e tutta una copertura,
pura e sporca.
*Le azioni giudiziarie per genocidio e crimini contro l’umanità presentate
>in Guatemala e all’estero contro i passati governi del generale Romero
Lucas
>García (1978-1982) e Efraín Ríos Montt (1982-1983) hanno continuato ad
essere
>accompagnate da intimidazioni e rappresaglie contro organizzazioni per i
>diritti umani e periti legali impegnati nei casi. A marzo, due operatori
>del Centro para la acción legal en derechos humanos, (Centro di assistenza
>legale per i diritti umani), Mario Minera e Héctor Amílcar Mollinedo
Caceros,
>sono stati seguiti in diverse occasioni da individui sospetti e a
settembre,
>il direttore legale dell’associazione, Fernando López, ha ricevuto una
minaccia
>di morte scritta. Il personale della Fundación de antropología forense de
>Guatemala (Fondazione di medicina legale del Guatemala) e i loro familiari
>sono stati oggetto di ripetute intimidazioni.
>
>
>Abusi contro difensori dei diritti umani
>
>Di fatto, tutte le maggiori organizzazioni per i diritti umani
guatemalteche
>sono state oggetto di abusi. Nessuna, per quanto famosa, ne è stata
immune.
>
>*Il Premio Nobel per la Pace Rigoberta Menchú è stata insultata e
malmenata
>da sostenitori dell’FRG a ottobre, mentre si recava presso la Corte
Costituzionale
>per contestare la candidatura di Ríos Montt.
>
>*A settembre, Eusebio Macario, co-fondatore dell’organizzazione per i
diritti
>indigeni Consejo de comunidades étnicas: Runujel junam (CERJ – Consiglio
>delle comunità etniche: siamo tutti uguali), è stato ucciso da assalitori
>non identificati. Una settimana prima aveva incontrato alcuni abitanti
>dei
>villaggi per una consulenza sul loro diritto ad essere risarciti per gli
>abusi subiti in relazione al conflitto.
>
>
>Abusi contro avvocati e giudici
>
>Diversi pubblici ministeri speciali assegnati dalla procura generale per
>indagare sugli abusi ai danni di difensori dei diritti umani e di
magistrati,
>così come il personale nazionale e regionale della Procuraduría de
derechos
>humanos (PDH – Procura dei diritti umani), sono stati minacciati e
attaccati.
>
>*A giugno, José Israel López López, attivista indigeno, avvocato e
operatore
>della PDH nel dipartimento di Chimaltenango, è stato ucciso a colpi d’arma
>da fuoco da assalitori non identificati a Città del Guatemala. Stava
indagando
>su abusi e attacchi commessi dai militari contro altri difensori dei
diritti
>umani e sopravvissuti indigeni che pure lavoravano su questi casi. Negli
>ultimi anni sono stati uccisi anche diversi altri noti membri della
comunità
>maya.
>
>Avvocati, giudici, pubblici ministeri e testimoni coinvolti in noti casi
>giudiziari e in iniziative volte a combattere l’impunità hanno continuato
>a subire abusi.
>
>*Ad aprile, nel dipartimento di Zacapa, individui non identificati hanno
>aggredito il procuratore speciale Manuel de Jesús Barquín Durán,
incaricato
>di indagare sugli abusi e la corruzione che sarebbero stati commessi
da funzionari
>del vicino dipartimento di Izabal. La sua guardia del corpo è rimasta
ferita
>gravemente nell’agguato.
>
>
>Attacchi a giornalisti
>
>Alcuni giornalisti sono finiti nel mirino per il loro lavoro di
documentazione
>sui diritti umani. Tra questi, Marielos Monzón, una cronista di
"Prensa Libre"
>che ha ricevuto minacce anonime dopo la pubblicazione dei suoi
articoli relativi
>al rapimento, uccisione e decapitazione del leader indigeno e avvocato
Antonio
>Pop Caal. Le minacce si sono intensificate all’inizio dell’anno dopo che
>la giornalista aveva riportato le iniziative intraprese da Graciela
Azmitia
>tramite il sistema di protezione dei diritti umani guatemalteco che
interamericano
>per stabilire le responsabilità della "sparizione" del 1981 di alcuni
>suoi
>familiari, tra cui la sorella, incinta all’epoca della "scomparsa". Dopo
>che alcuni individui si erano introdotti nella sua abitazione
>a marzo, Marielos Monzón ha lasciato il paese.
>
VALERIA: Marielos MOnzon e nel paese attualmente.
>Abusi contro ambientalisti
>
>A luglio, uomini armati hanno fatto irruzione nell’abitazione
dell’ambientalista
>Norma Maldonado, a Città del Guatemala, minacciando gli occupanti,
distruggendo
>dati e prelevando filmati e altro materiale relativo alla Mesa global de
>Guatemala (Alleanza globale guatemalteca), associazione che collabora con
>ambientalisti guatemaltechi e messicani per rendere pubbliche le
preoccupazioni
>relative ai temuti effetti nocivi della proposta dell’Area di libero
scambio
>delle Americhe e del progetto di sviluppo delle infrastrutture del
Centramerica,
>noto come Plan Puebla Panamá.
VALERIA: La siatuzione ambientale è caotica ci sarebbero mille discorsi da
fare, soprattutto sulla questione terra e contadini.
quello che posso dire e che il trattato per il libero commercio qui fara
un sacco di vitiime, se non direttamente indirettamente, è una politica
dove come sempre vince il piu forte e i piccoli produttori dovranno
trovare alternative contro questa meschina economia.
>
>Violenze in campagna elettorale
>
>Almeno 16 leader politici sono rimasti uccisi e molti altri sono stati
aggrediti
>nelle violenze che hanno caratterizzato la campagna elettorale. Molti
altri
>sono stati oggetto di minacce ed intimidazioni. Tuttavia, gli episodi più
>drammatici hanno avuto luogo a luglio, quando gruppi di persone armate di
>machete e di mazze sarebbero stati trasportati nella capitale dall’FRG e
>poi guidati da funzionari del partito in attacchi violentt contro persone
>ed istituzioni compresa la Corte Costituzionale e la Corte Suprema e
il Tribunale
>supremo elettorale. Sono stati presi di mira anche giornalisti; il
radiocronista
>Héctor Ramírez è stato colpito fatalmente da infarto cardiaco dopo essere
>stato inseguito da una banda.
>
>
>Abusi collegati ai conflitti sulla terra
>
>La mancata applicazione da parte del governo degli elementi collegati al
>tema della terra inseriti negli Accordi di pace e il deteriorarsi
della situazione
>economica delle già povere zone rurali hanno contribuito a diffusi
>tumulti
>nelle campagne e a continui scontri violenti sul diritto di proprietà
della
>terra. Negli ultimi anni sono stati uccisi numerosi attivisti
impegnati nella
>difesa delle loro comunità contro le rivendicazioni da parte di grandi
proprietari
>terrieri o grosse aziende agricole.
>
>*Nel corso dell’anno sono stati uccisi diversi attivisti della terra
>della
>comunità Lanquín II, di Morales, dipartimento di Izabal. Le uccisioni
>sono
>avvenute nel contesto di una disputa tra la comunità e gli allevatori di
>bestiame, con ogni probabilità con l’appoggio di funzionari locali,
per l’acquisizione
>del terreno destinato alle piantagioni di banane.
>
VALERIA:
Una delle ultime violenze e stato lo sgombro di una finca "nueva LInda" in
Champerico dove sono morti tra contadini e poliziotti 15 persone. La
situzione e difficile e complicata, la maggior parte della gente in
Guatemala vive di terra è un paese agricolo per la maggior parte , ma tra
il TLC e le politiche del governo tutto si fa tranne che aiutare la gente
del campo.
>Violenza sulle donne
>
>Molte delle principali associazioni per i diritti umani del Guatemala
>sono
>state fondate da donne in cerca dei parenti "scomparsi" o impegnate in
campagne
>per chiedere giustizia per le esecuzioni extragiudiziali dei loro
familiari.
>In prima linea per combattere l’impunità per gli abusi, compresi gli
stupri
>diffusi perpetrati contro donne indigene estranee al conflitto e
>impegnate
>per ottenere risarcimenti per gli abusi, queste donne hanno affrontato
costanti
>minacce, intimidazioni e aggressioni, compreso lo stupro, da parte di
quanti
>si oppongono alle loro attività.
>
>Nel corso dell’anno, i difensori dei diritti delle donne hanno
attirato l’attenzione
>sugli allarmanti livelli di violenza sulle donne nel periodo successivo
>al
>conflitto, compresa la violenza domestica e la morte di centinaia di
>donne
>che erano state sottoposte a varie forme di violenza sessuale prima di
essere
>uccise.
VALERIA:
La situazione della violenza contro le done è incredibile, dall'inizio
dell'anno ci sno stati piu di 300 omicidi di donne, e le uccisioni sono
avvenute per la maggior parte delle volte in modo violento al punto che
molti corpi hanno subite torture inemmaginabile anche dopo essere stati
uccisi.
Un fenomeno che ha allarmato associazioni nazionali ed internazionali, e
che è in parte dovuto all'estremo machismo presente in Guatemala (anche se
questa spiegazione è davvero troppo semplicistica).
>Linciaggi
>
>Parecchie persone sono state uccise in linciaggi perpetrati da bande.
Questo
>fenomeno è stato spesso descritto come risultato della frustrazione delle
>comunità per l’incapacità della legge di affrontare adeguatamente le
>reali
>o presunte violazioni dei diritti umani e i reati ordinari. Tuttavia,
fonti
>sostengono che gli abitanti dei villaggi siano stati manipolati e
>incitati
>ad aggredire determinate persone finite nel mirino di politici locali
o delle
>forze di sicurezza i quali ne avrebbero desiderato l’eliminazione. Gli
istigatori
>di molti dei linciaggi sarebbero ex membri delle pattuglie civili.
>
>
>Pena di morte
>
>Continuano ad essere comminate sentenze capitali per diversi reati
ordinari.
>A fine anno il braccio della morte contava oltre 30 prigionieri; non
si sono
>tuttavia avute esecuzioni.
VALERIA:
I condannati a morte sono aprossimativamente 34, e le condizioni nelle
carceri sono davvero difficili. L'Istituto in cui sto lavorando si batte
in prima linea per l’abolizione della pena di morte, ma con difficolta la
societa guatemaletca vuole la pena di morte.
Il 29 giugno del 2000 furono eseguite le ultime due condanne a morte,
mentre l’1 settembre del 2003 la corte ha proclamato la ultima sentenza a
pena di morte.
>Preoccupazioni internazionali
>
>La grave situazione dei diritti umani ha provocato crescenti
preoccupazioni
>e missioni di inchiesta internazionali nel paese. A settembre la
Commissione
>interamericana dei diritti umani ha espresso preoccupazione per il
deteriorarsi
>della situazione dei diritti umani, mentre le Nazioni Unite hanno esteso
>il mandato della missione di osservatori – MINUGUA – per un altro anno. A
>settembre è stato annunciato che a partire dal 2004 l’ufficio distaccato
>in Guatemala dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti
umani
>avrebbe monitorato la situazione dei diritti umani e fornito
assistenza tecnica
>specifica.
>
>
>Rapporti e missioni di AI
>
>Deep cause for concern – Amnesty International’s assessment of the
>current
>human rights situation in Guatemala (AI Index: AMR 34/022/2003)
>
>Guatemala: Accountable intelligence or recycled repression? Abolition of
>the EMP and effective intelligence reform (AI Index: AMR 34/031/2003)
>
>Guatemala: Legitimacy on the line – human rights and the 2003 Guatemalan
>elections (AI Index: AMR 34/051/2003)
>
>Guatemala: Open letter from Amnesty International to Guatemalan
presidential
>candidates for the November 2003 elections (AI Index: 34/052/2003)
>
>Delegati di AI hanno visitato il paese nei mesi di marzo e giugno per
raccogliere
>informazioni sui diritti umani, compresi i diritti economici, sociali
e culturali
>e per verificare i rischi cui sono esposti i difensori dei diritti umani.
>I delegati hanno esposto le preoccupazioni dell’organizzazione ai
funzionari
>del governo.
>