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Contro la liberazione dei quattro terroristi di origine cubana.
- Subject: Contro la liberazione dei quattro terroristi di origine cubana.
- From: "Roberto Di Fede" <robertodifede at libero.it>
- Date: Sun, 29 Aug 2004 22:26:02 +0200
In allegato invio la lettera aperta di protesta inviata all'Ambasciatore di
Panama in Italia sulla recente concessione dell'indulto ai terroristi di
origine cubana Luis Posada Carriles, Gaspar Jiménez Escobedo, Pedro Remón e
Guillermo Novo.
RESTARE IN SILENZIO SAREBBE UN CRIMINE ALTRETTANTO GRAVE.
ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA - CUBA
Comitato di coordinamento regionale delle Marche
Viale G. Maiani n. 36 - 62020 - Ripe San Ginesio (MC)
Tel. 328 4844090 - Fax 06 233227200 - italiacuba.marche at libero.it
Ambasciatore di Panama in Italia
Viale Regina Margherita n. 239
00198 Roma
ambpanama at seq.it
Ancona, 27/08/2004
Oggetto: lettera aperta sulla recente concessione dell'indulto ai
terroristi Luis Posada Carriles, Gaspar
Jiménez Escobedo, Pedro Remón e Guillermo Novo.
Signor Ambasciatore,
con immensa incredulità e profondo sconcerto apprendo da un'agenzia di
stampa dell'Europa Press che Mireya Moscoso, Presidente del Paese da Lei
rappresentato in Italia, ha concesso l'indulto ai terroristi di origine
cubana Luis Posada Carriles, Gaspar Jiménez Escobedo, Pedro Remón e
Guillermo Novo, arrestati, processati, condannati e dunque detenuti fino a
ieri nelle carceri panamensi per aver tentato di assassinare il Presidente
della Repubblica di Cuba, Fidel Castro, nel 2000 in occasione del Summit
Ispano-Americano tenutosi nel Suo Paese.
L'atto appena compiuto dal Suo Presidente è incomprensibile da
qualunque punto di vista si voglia analizzare.
Come Lei ben sa, nel corso degli ultimi quarant'anni Cuba ha subito
numerosissimi attentati terroristici di ogni genere. I carnefici degli
oltre tremila morti e delle migliaia di feriti causati da quegli attentati
hanno nomi, cognomi, volti e storie note a tutti. Tra questi vi sono, per
loro stessa "orgogliosa" ammissione, anche Luis Posada Carriles, Gaspar
Jiménez Escobedo, Pedro Remón e Guillermo Novo.
Anche se Lei ne è perfettamente a conoscenza, Le ricordo solo uno degli
atti criminali che vedono protagonista uno dei quattro terroristi, Luis
Posada Carriles. Il 6 ottobre del 1976 un aereo della Cubana de Aviación fu
fatto esplodere in volo. Si trovavano a bordo 73 persone, morirono tutte.
Negli atti processuali di quel crimine si può leggere, tra le altre
dichiarazioni, che andava comunicato a Luis Posada Carriles che "l'autobus
con i cani era cadutoŠ". Lo stesso Luis Posada Carriles affermò che
l'attentato a quell'aereo era stato "il colpo più riuscito che fosse stato
realizzato contro Castro".
Anche il Suo Presidente, Mireya Moscoso, conosce alla perfezione tutto ciò
ma preferisce nascondersi, senza pudore alcuno, dietro alcune scandalose
dichiarazioni con le quali definisce "irrispettose e inaccettabili, per la
dignità e la sovranità di Panama" le legittime e doverose parole di
protesta pronunciate pubblicamente dal Governo cubano per denunciare la
possibile concessione dell'indulto ai quattro terroristi.
Lei e il Suo Presidente sapete bene che a Miami, in Florida, a sole 90
miglia da Cuba è radicata la mafia cubano-americana. Che a Miami c'è la più
alta concentrazione di terroristi di origine cubana. Che a Miami vivono
liberamente molti dei "vecchi" e dei "nuovi" terroristi. Che da Miami sono
partite numerosissime azioni terroristiche contro il popolo e la sovranità
di Cuba. Che in Florida esistono tutt'oggi campi di addestramento per
aspiranti terroristi ed incursori. Che da quei luoghi sono partite le
richieste e le pressioni al Suo governo per liberare i quattro terroristi.
Signor Ambasciatore, il Suo Presidente, Mireya Moscoso, a pochi giorni dal
termine del suo mandato presidenziale ha deciso di firmare con il sangue di
migliaia di innocenti l'atto con cui ha concesso l'indulto a Luis Posada
Carriles, Gaspar Jiménez Escobedo, Pedro Remón e Guillermo Novo. È
quell'atto indegno, e non il documento di denuncia del Governo cubano, ad
essere "irrispettoso e inaccettabile per la dignità e la sovranità di
Panama". È quell'atto indegno a dichiarare il Suo Paese rifugio sicuro per
criminali e terroristi.
Roberto Di Fede
Coordinatore regionale per le
Marche
Associazione nazionale di amicizia Italia-Cuba