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21/10 Roma: I MISTERI DEL CANDOMBLÈ



COMUNICATO STAMPA: DA BAHIA A ROMA
I MISTERI DEL CANDOMBLÈ

"E vidi Salvador, Salvador da Bahia de Todos os Santos, la 'Roma negra' e
le sue 365 chiese, che si stagliano sulla linea delle colline, o si
adagiano lungo la baia, e dove si onorano gli dei del pantheon africano".
(Umberto Eco, Il pendolo di Foucault)

Cos'è il candomblè? E' danza, musica e armonia, è una religione e
l'espressione della cultura afro-brasiliana, è magia, è una visione del
mondoŠDa Jorge Amado a Umberto Eco, tanti letterati e artisti brasiliani e
italiani hanno provato a descrivere il fascino e il mistero di questo culto
sopravvissuto nei secoli grazie all'orgoglio di quattro milioni di schiavi
neri che hanno così mantenuto viva, nel nuovo mondo, la propria identità e
culturaŠ
Oggi a Salvador da Bahia sono oltre 3000 i terreiros, ossia le case di
culto dove vengono celebrate le feste dedicate ai vari orixàs, le divinità
del candomblè che nel sincretismo con il cattolicesimo vengono identificate
con i santi (Yansa è Santa Barbara, Ogum è Sant'Antonio, Oxossì è San
Giorgio, ecc.). E sono sempre di più le persone - di diversa estrazione
sociale e religiosa, e anche in Italia sono sorte delle case di culto - che
si avvicinano al candomblè, da sempre rispettoso di ogni altro credo. Dopo
sette anni di iniziazione alcuni fedeli del culto diventano
filhos-de-santo, ossia sono pronti a ricevere, durante le feste aperte
anche ai visitatori, il proprio santo attraverso una vera e propria trance,
una danza di possessione che trasmette alla comunità l'axè, l'energia
divina che collega il tutto, in un ritmo armonico e aggraziato che
coinvolge le forze della natura e del bene. A guidare le cerimonie sono le
mae-de-santo o i pai-de-santo (madri di santo e padri di santo, anche detti
babalorixàs), i responsabili del culto iniziati a questo ruolo dopo un
cammino di sette anni, nelle cui case vengono svolti i riti.
E da Salvador da Bahia (la "Roma negra") sarà presto nella capitale una
giovane mae-de-santo, che racconterà vissuti e misteri del candomblè:

L'incontro, promosso in collaborazione con l'associazione Sal onlus
(Solidarietà con l'America Latina), è con REJANE ALVES RIBEIRO, figlia di
una famosa mae-de-santo bahiana, iniziata all'età di 7 anni, è  Iyakekerê
nella casa di candomblé Yiê axé etomin euá.
L'appuntamento è per MARTEDÌ 21 OTTOBRE A ROMA, ALLE ORE 18, LIBRERIA
ODRADEK (VIA DEI BANCHI VECCHI, 57, tel. 06 6833451)

Sarà accompagnata da padre Alfredo Souza Dorea, che a Bahia coordina la
comunità "Sementes do Amanha", dieci case famiglia che accolgono bambini
orfani, vittime di violenza, ragazzi di strada. Padre Dorea parlerà dei
pregiudizi e delle discriminazioni di cui sono fatti ancora oggetto i neri
e della situazione sociale in Brasile.
Coordinerà l'incontro Patrizia Caiffa, giornalista all'agenzia Sir,
specializzata nelle questioni sociali, religiose e del Sud del mondo. Info:
tel. 339/4892819


erciale della Stazione Termini)
 Al piano sotterraneo del Binario 24

Introdurrà Amedeo Piva, responsabile politiche sociali di Ferrovie dello
Stato e modererà l'incontro don Luca Pandolfi, presidente dell'Associazione
S.A.L. onlus (Solidarietà con l'America Latina).

Info: Patrizia Caiffa 339.4892819 - Nadia Boccale 339.6148130 - Luca
Pandolfi 347.5730360










S.A.L. onlus  www.saldelatierra.org
Via Franco Sacchetti, 104    00137 ROMA    info@saldelatierra.org
Tel./Fax  +39 0687248124 cell. +39 347 5730360
c.f. 97183960588