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ALLARME, STRONZATA IN RETE!



ALLARME, STRONZATA IN RETE!

Ahiahiahi, che brutto pasticcio!
Mi fa specie che gente normalmente attenta e sveglia come la famiglia
Fo-Rame sia caduta in un equivoco propagandistico come questo.
Io sono stato a  Curitiba, l'ho vista ben bene e sono in diretto contatto
quotidiano con persone che ci hanno vissuto anni ed anni, e assicuro tutti
che la musica è molto diversa.

Innanzitutto la prima cosa che è necessario dire parlando di quel pezzo di
merda di Jaime Lerner è che è UN GRAN FASCISTA, e che ha sulla coscienza
diverse decine di MORTI. In particolare ricorderei che, da quando è
diventato governatore del Paranà i conflitti agrarii o sindacali finiscono
con scontri pesissimi, da ridurre il nostro '77 ad una scampagnata. Inoltre
è abbastanza dimostrato che in più di un'occasione è partito proprio da
questo illuminato signore l'ordine di far sparare la polizia sui
manifestanti.
Nel 2000 ho avuto occasione di incontrare alcuni sopravvissuti alla
manifestazione del primo maggio di quell'anno, i quali han raccontato di
torture terribili, inflitte a gente costretta a sdraiarsi per terra,
sull'autostrada, con cani addestrati che lesionavano irrimediabilmente i
tendini persino a bambini. Ho conosciuto un bimbo di dieci anni che da
allora non spiccica più una parola. Bontà di Jaime Lerner, che causò un
morto e moltissimi feriti in quell'occasione. Gli interessati possono
richiedermi di inviare loro un filmino in cui ci sono le immagini dei
telegiornali, nelle quali la gente ferita mostra gli effetti di tanto buon
governo sotto forma di ferite da pallini, proiettili di gomma,
intossicazioni da lacrimogeni, fucilate convenzionali, traumi da
"cassetete". E si badi che si parla di pacifici contadini, famiglie con i
nonni ed i cinni, che andavano a rivendicare la riforma agraria, insomma
nulla di confondibile con provocatori o guerriglieri. Gente che chiede la
terra per lavorarla in pace, e che i molti casi ha realizzato, proprio in
Paranà, nonostante i boicottaggi di Lerner e socii, cose bellissime.

Questi boicottaggi si aggiungono alla repressione poliziesca, e hanno
effetti molto gravi sulle possibilità di costruire insediamenti sulle terre
espropriate, secondo la legge, ai latifondisti che non le usavano: grandi
gruppi umani si trovano a vivere e lavorare in aree amministrativamente
soggette a sindaci che, per ordine superiore dell'amico e compagno di
partito Lerner, non li riconoscono come cittadini. Non occorrerà
all'allistato lettore che io elenchi cosa ciò significhi quanto a servizii
negati a bambini in età scolare, a donne e uomini bisognosi di assistenza
medica, e via dicendo. Ciò accade in tutto il Paranà, ed è un'altra delle
benemerenze del buon governatore di cui i Fo-Rame intessono lodi.

Veniamo poi alla città. Effettivamente è vero che essa non ha nulla di
quello che può venirci in mente quando pensiamo al cosiddetto "terzo mondo"
(che è poi anch'esso una mistificazione), cioè è vero che, mentre anche in
città più ricche come S. Paolo si può incontrare frotte di mendicanti,
lavavetri e gente (grandi e piccini) che si arrangia come può, mentre a
Curitiba ciò non si da quasi. Ebbene stupirà forse sapere che questo è
l'effetto ricercato di un'operazione di massiccia DEPORTAZIONE dei poveri
fuori dalla città: pattuglie della polizia vennero per lungo tempo a cercare
i barboni per le strade, e, dopo un trattamentino per cui rimando al celebre
film "Arancia Meccanica" (scena della rimpatriata del protagonista con gli
amici arruolati e impulottati), li lasciavano in paesini a chilometri di
distanza, da cui difficilmente un tizio senza risorse può tornare indietro
nella capitale. Certo, sempre meglio che mandarli ad Aushwitz, i poveri.
Affermo questo, e fermamente vi ripongo fiducia, pur non potendone esibire
le prove scritte che certamente il sociologo o lo scienziato politico mi
richiederebbero, perché di tali azioni non c'è rimasto più nulla, se non la
memoria orale e viva di curitibani del pov^ao, che me l'hanno raccontate,
senza aver alcun interesse a mentire, proprio quando stavo lodando la
pulizia della città (io stesso beccaccione allora come oggi i Fo-.Rame) .

Parliamo poi dei monumenti di civiltà ecologica e culturale costruiti
dall'esimio Lerner. Occorre premettere che noi italiani, a causa delle
particolari vicende con cui si è sviluppato ed inverato nel nostro paese il
fattore economico della corruzione, associamo questa sempre a disgrazie, ad
ospedali che non si fanno, a ponti che crollano, o nel migliore dei casi ad
autostrade che cominciano e poi finiscono nel nulla verdeggiante dei boschi
o roccioso ed aspro dei monti. Ma mi sono reso conto viaggiando che esistono
molte altre possibilità economiche di appropriazione indebita del pubblico
denaro, cui non consegue necessariamente lo sfacelo del contesto
circostante, ma che anzi talora vi apportano qualche progresso, ed esse son
tipiche delle regioni, come il Paranà, che sono in realtà piuttosto ricche.
Come esempio italiano potrei citare l'Emilia Romagna, in cui abbonda tale
corruzione progressiva, di marca Diessin-cooperativa, ma il contesto ne ha
benefici.
Dunque non credo sia necessario che entri in particolari che infine non
conosco bene come un curitibano, ma se è vero che il sistema dei trasporti è
efficiente ed ecologico, nonché rispettoso di chi ha difficoltà a muoversi,
devo dire che i conti presentati dalla fam. FO-Rame non mi tornano tanto,
per quel che riguarda il mantenimento e la realizzazione di questa
struttura. E' alta tecnologia, ed ha alti costi. E poi i bigliettaii ci sono
eccome: non ci si lasci ingannare dalle fanfaronate simil-utopiche. Anzi,
chi non ha il biglietto (che è una specie di monetina) non entra proprio nei
tuboni che costituiscono le fermate.

Uguale si consideri per i fari della cultura: iniziativa lodevole, ma con
tutti gli stabili che si sarebbe potuto salvare dalla speculazione edilizia,
c'era proprio bisogno di costruire dei finti fari orribili? Forse il bisogno
lo aveva qualche amico costruttore, o venditore di aggeggi per fari.

Quando dico speculazione edilizia intendo qualcosa di feroce, che distrugge
il vecchio volto legnoso ed ornato della Curitiba coloniale. Si tenga conto
che negli anni sessanta Curitiba aveva le dimensioni di Modena, e che oggi è
oltre i due milioni di abitanti: quarant'anni son pochini per crescere di
dieci volte.
Significa che case belline, antiche, per quanto possibile in Brasile, di
legno col giardinetto intorno, vengono abbattute, senza che l'intendenza dei
beni artistici dica niente, per farci palazzoni. Poi è vero che sono meno
squallidi di quel che si trova in certi quartieri di S. Paolo, ma allora al
peggio non c'è mai limite, e comunque a Porto Alegre, che è lì vicino, le
cose son diverse.

E che dire delle favelas curitibane, che secondo i Fo-Rame non esistono?
Farei vedere loro un filmino di una regista amica mia che sta a Curitiba da
trent'anni, in cui si documenta il merdajo che c'è, sebbene nascostissimo, e
si danno cifre sulla prostituzione infantile, per scegliere un indice di
benessere e progresso civile che testimonii i vantaggi sociali del Governo
Lerner.

Per tutto il resto delle iniziative riferite, bisogna stare attenti ad
aggiornare i proprii dati a seconda delle recessioni e dei diversi sindaci
che, sotto l'ala e nella cosca dell'eminente Governatore Jaime Lerner, si
succedono in Curitiba, e che hanno grande influsso su cose così volatili
come i servizii di scambio tra rusco e buoni acquisto e sulla disponibilità
di linee telefoniche. A me di tutto ciò nel 2000 nessuno ha detto niente, ed
ero lì in campagna elettorale, quando l'abominevole Cassio Tamiguchi si fece
rieleggere sindaco. In tale occasione le fanfaronate si sprecano, e
certamente se tali servizii fossero stati ancora vivi me ne sarebbe arrivata
la vanteria. C'era solo un servizio autogestito di ripescaggio di oggetti
ancora servibili dalle pattumiere, con bidone differenziato, "o lixo que
n^ao è lixo". Per il resto, tutto privatizzatissimo e carissimo, altro che
balle!

Concludendo: a Curitiba i treni arrivano puntuali, e girando non si vede
immondizia; si respira aria pulita e si viaggia veloci. Se si è poveri si
muore di famazza come ovunque, ma è meglio togliersi dai maroni ed andare a
gemere lontano dal salotto buono del Brasile di destra.

Credo che molti sindaci delle città italiane, tra cui il Guazzaloca dei
bolognesi (destra assortita), ma anche il suo predecessore VItali (DS),
apprezzerebbero molto certe trovate del Lerner, e spero che loro non si
ricordino mai dell'esistenza di Curitiba.

Credo infine che lo stupore della fam. Fo-Rame derivi dal fatto che sembra a
certuni strano trovare autobus molto più tecnologici a Curitiba che a
Milano, in ossequio ad un concetto della divisione delle conoscenze e della
sfiga secondo cui in una fetta di mondo detta "Terzo" è normale incontrare
solo rozzezza e scudocci legati con lo spago. E' questo un pregiudizio,
simile a quello che faceva stupire un mio conoscente settentrionale della
minigonna di una mia cugina siciliana: "però, che ragazza evoluta" diceva,
senza soffermarsi sulle tesi antiabortiste che ella enunciava.

Hai mai sentito parlare di Curitiba? Sì, boja Lerner!

GIOVANNI GIUSEPPE NICOSIA

----- Original Message -----
From: Marina Beccuti <marina.b@inrete.it>
To: <pck-latina@peacelink.it>
Cc: <musibrasil@egroups.com>
Sent: Monday, July 16, 2001 1:38 AM
Subject: I: [15/07] - Hai mai sentito parlare di Curitiba?


>
> Vi giro questo intervento di Dario Fo e Franca Rame, preso dalla loro
> newsletter settimanale.
> Saluti a tutti.
>
> Marina
>
> --------------------------------------------------------------------------
--
> --------------
>
> > HAI MAI SENTITO PARLARE DI CURITIBA?
> > No, neanche noi conoscevamo questa storia fino a una
> > settimana fa. L'abbiamo scoperta leggendo "Capitalismo
> > naturale" di Paul Hawken, Amory e Hunter Lovins.
> > E' veramente incredibile che non se ne sappia niente perche'
> > Curitiba e' una delle piu' grandi esperienze di cambiamento
> > sociale che sia mai stata realizzata.
> > Curitiba non e' una piccola comunita' alternativa. E' una citta'
> > di quasi 2 milioni e mezzo di abitanti
> > (http://www.curitiba.pr.gov.br). Si trova nel sud del Brasile. Non
> > si tratta neanche di una storia nuova: va avanti da 30 anni.
> > Nel 1971, in piena dittatura fascista, una serie di casualita'
> > portarono alla designazione di Jaime Lerner come sindaco della
> > citta'. Lo avevano scelto perche' era un inoffensivo esperto di
> > architettura. Un trentatreenne che non si era mai impegnato
> > politicamente e che sembro' l'ideale per mettere d'accordo le
> > diverse fazioni al potere.
> > Jaime Lerner ci mise un po' a organizzarsi poi nel 1972 decise
> > di creare la prima isola pedonale del mondo. Lerner sapeva di
> > avere contro buona parte della citta'. I commercianti erano
> > terrorizzati dall'idea che i loro affari fossero danneggiati dal
> > divieto di accesso al centro delle auto. E gli automobilisti
> > odiavano l'idea di dover andare in centro a piedi. I maligni
> > dicono che aveva paura che la sua iniziativa fosse bloccata un
> > esposto in tribunale. Resta il fatto che i lavori iniziarono proprio
> > un venerdi', un'ora dopo la chiusura del tribunale. Un'orda di
> > operai invasero il centro della citta' e iniziarono a sistemare
> > lampioni e fioriere, ripavimentare le strade e scavare aiuole
> > piantandoci alberi. Lavorarono ininterrottamente per 48 ore.
> > Quando il primo contingente crollo' stremato fu sostituito
> > da un secondo battaglione di operai e andarono avanti cosi'.
> > Il lunedi' mattina quando il tribunale riapri' i lavori erano
> > finiti.
> > Crediamo che nella storia del mondo nessuna opera pubblica
> > fu mai realizzata altrettanto velocemente. I cittadini di
> > Curitiba se ne stavano a bocca aperta. Erano state piantate
> > migliaia di piante fiorite. Una cosa mai vista. E la popolazione
> > si mise a strappare tutti i fiori per portarseli a casa.
> > Ma Lerner lo aveva previsto e gia' erano pronte squadre
> > di giardinieri che sostituivano immediatamente le
> > piante. Ci vollero un po' di giorni ma alla fine i cittadini
> > smisero di rubare i fiori. I commercianti poi erano stupiti
> > perche' si accorsero che il centro cittadino trasformato
> > in un salotto eccitava le vendite. E quando il sabato
> > successivo un corteo di auto dell'Automobil-club tento' di
> > invadere l'isola pedonale si trovo' nell'impossibilita' di
> > farlo perche' migliaia di bambini stavano dipingendo grandi
> > strisce di carta che coprivano buona parte della pavimentazione.
> > Da allora tutti i sabati i bambini della citta' si ritrovano
> > nell'isola pedonale a coprire di disegni meravigliosi
> > enormi rotoli di carta stesa per terra.
> > La seconda operazione di Lerner fu quella di creare un sistema
> > di trasporti rivoluzionario con strade principali riservate agli
> > autobus e particolari rampe coperte (da tubi trasparenti) che
> > portavano il marciapiede sullo stesso piano dei mezzi pubblici,
> > permettendo ai passeggeri di salire sull'autobus senza fare
> > scalini e quindi piu' rapidamente. Queste rampe e davano la
> > possibilita' di accedere ai trasporti pubblici anche a chi era su
> > una carrozzina a rotelle.
> > Particolare attenzione fu data ai collegamenti con i quartieri
> > poveri della citta', furono acquistati autobus composti di 3
> > vagoni, con porte piu' grandi che si aprivano in corrispondenza
> > delle porte scorrevoli delle rampe coperte. Per tagliare i costi e i
> > tempi furono anche aboliti i bigliettai e
> > si decise di fidarsi del fatto che se i trasporti funzionano
> > veramente bene i cittadini pagano volentieri il biglietto.
> >
> > Grazie a queste innovazioni i tempi di percorrenza degli autobus
> > di Curitiba sono 3 volte piu' veloci e trasportano in un'ora 3
> > volte il numero dei passeggeri, con un rapporto tra il denaro
> > investito e i passeggeri trasportati superiore del 69%.
> > Praticamente avevano creato una straordinaria metropolitana a
> > cielo aperto.
> > Le autovie di Curitiba trasportano 20 mila passeggeri all'ora
> > (piu' di quanti viaggino sui mezzi pubblici di New York). Gli
> > autobus percorrono ogni giorno una distanza pari a 9 volte il
> > giro del mondo. Rio ha una metropolitana che trasporta un
> > quarto di passeggeri e costa 200 volte di piu'.
> > Grazie a questa gestione oculatissima dei costi le linee di
> > trasporto si autofinanziano con il solo costo dei biglietti (circa
> > mille lire), ammortizzano i costi di un parco mezzi costato 45
> > milioni di dollari, offrono utili alle 10 imprese che hanno in
> > appalto il servizio e remunerano il capitale investito con un tasso
> > di profitto del 12% annuo. L'autorizzazione rilasciata ai gestori
> > del servizio e' revocabile all'istante. Le banche, restie a
> > collaborare con altre amministrazioni locali sono ben disponibili
> > a prestare denaro al comune di Curitiba. I trasporti sono talmente
> > efficienti che nel 1991 un quarto degli automobilisti della citta'
> > aveva rinunciato a possedere un'auto e che il 28% dei
> > passeggeri pur possedendo un auto preferiva non usarla. E
> > questo nonostante il traffico sia molto scorrevole e gli ingorghi
> > sconosciuti. A questo rifiuto di massa dell'auto contribuiscono
> > anche 160 chilometri di piste ciclabili.
> > Iniziare la riforma della citta' dai trasporti per Lerner era
> > fondamentale perche' egli teorizza che nulla influenza piu'
> > rapidamente la coscienza dei cittadini quanto l'efficienza dei
> > mezzi pubblici.
> > Ma la riforma non si e' fermata ai trasporti. Il problema delle
> > baraccopoli e della miseria e' stato affrontato trovando sistemi
> > semplici in grado di offrire effetti positivi immediati e un
> > cambiamento radicale della cultura a lungo termine. E' la
> > fantasia delle soluzioni quello che stupisce di piu'. Sembrano
> > pazze ma contengono un'efficienza enorme.
> > Ci sono servizi di distribuzione quotidiana di pasti gratuiti. Sono
> > state costruite 14 mila case popolari. Ma si e' agito anche
> > distribuendo piccoli pezzi di terra per orti e per costruire case. I
> > materiali di costruzione vengono acquistati con un
> > finanziamento comunale a lungo termine ripagato con rate mensili
> > pari al costo di 2 pacchetti di sigarette.
> > Ogni nuova casa riceve poi in regalo dal comune un albero da
> > frutta e uno ornamentale. Il comune offre anche un'ora di
> > consulenza di un architetto che aiuta le famiglie a costruirsi case
> > piu' confortevoli e armoniose.
> > I quartieri poveri di Curitiba sono i piu' belli del mondo . Esiste
> > un servizio di camioncini che girano per la citta' scambiando 2
> > chili di immondizia suddivisa con buoni acquisto che
> > permettono di acquistare un chilogrammo di cibo (oppure
> > quaderni, libri o biglietti per gli autobus);
> > Cosi' il 96% dell'immondizia della citta' viene raccolta e
> > riciclata. Il che ha permesso di risparmiare  milioni di dollari per
> > costruire e gestire una discarica. Attraverso la pulizia della citta'
> > e una migliore alimentazione della popolazione povera si e'
> > ottenuto un netto miglioramento della salute.
> > Il tasso di mortalita' infantile e' un terzo rispetto alla media
> > nazionale. Ci sono 36 ospedali con 4500 posti letto, medicinali
> > gratuiti e assistenza medica diffusa sul territorio.
> > Ci sono 24 linee telefoniche a disposizione dei cittadini per
> > informazioni di ogni tipo. Una di queste linee fornisce ai
> > cittadini piu' poveri i prezzi correnti di 222 prodotti di base. In
> > questo modo si garantisce ai consumatori di non cadere vittima
> > di negozianti disonesti.
> > Ci sono anche 30 biblioteche di quartiere con 7 mila volumi
> > ciascuna. Si chiamano "Fari del sapere" e sono casette
> > prefabbricate e dotate di un tubo a strisce bianche e rosse alto 15
> > metri. Sulla sommita' della torre c'e' una bolla di vetro dalla
> > quale un poliziotto controlla che bambini e anziani
> > possano andare in biblioteca indisturbati.
> > Ci sono 20 teatri, 74 musei e centri culturali e tutte le 120 scuole
> > della citta' offrono corsi serali.
> > Vengono organizzati corsi di formazione professionale per 10
> > mila persone all'anno. Sono collegati a un "Telefono della
> > solidarieta'" che permette di raccogliere elettrodomestici e
> > mobili usati che vengono riparati dagli apprendisti artigiani e
> > rivenduti a basso prezzo nei mercati o regalati.
> > Grazie al microcredito una volta imparato un mestiere i giovani
> > possono aprire un'attivita' in proprio. Vengono aiutati anche
> > coloro che vogliono diventare commercianti ambulanti
> > attraverso la concessione di autorizzazioni al commercio
> > facilitate. Ed e' proprio la logica con la quale si affrontano
> > i problemi ad essere diversa.
> > Ad esempio le azioni di un gruppo di giovani teppisti che
> > strappavano fiori all'orto botanico furono interpretate come una
> > richiesta di aiuto e i ragazzi furono assunti come assistenti
> > giardinieri.
> >
> > Un'altra grande iniziativa di Lerner e' stata quella di creare
> > decine di parchi dotati di laghetti e di piantare ovunque alberi.
> > Curitiba e' la citta' piu' verde del mondo.
> > Insomma un paradiso con il 96% di alfabetizzazione (nel O96).
> > Gli abitanti che hanno un titolo di studio superiore sono l'83%.
> > La citta' ha un terzo in meno dei poveri del resto del Brasile  e la
> > vita media arriva a 72 anni, grossomodo quanto negli Usa ma
> > con un reddito procapite che e' solo il 27% di quello degli Stati
> > Uniti. Insomma, per essere una citta' del terzo mondo non e'
> > male... A questo punto pero' c'e' da chiedersi come mai
> > l'esperienza di Curitiba non sia conosciuta in Italia.
> > Abbiamo fatto una ricerca e ci hanno detto che anni fa la rivista
> > Nuova Ecologia pubblico' un lungo servizio su questo miracolo
> > dell'onesta' creativa. E anche l'Espresso ne parlo'.
> > Allora com'e' successo che Curitiba non e' diventata un
> > esempio da imitare?
> > Perche' queste tecniche ingegnose e entusiasmanti non sono
> > diventate il cavallo di battaglia della nostra sinistra?
> > Cos'hanno i nostri politici?
> > Sono sprovvisti di senso pratico?
> > Sono ammalati di serieta'?
> > Non sanno piu' sognare?
> >
> > Dario, Franca e Jacopo Fo
>
>