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Colombia: paramilitari ed esercito pronti a massacrare



Oggi, sabato 19 maggio, i paramilitari delle AUC stanno circondando la
popolazione civile di Cajibío (dipartimento del Cauca), con l'intenzione di
procedere ad un ennesimo massacro. L'esercito si trova a soli 6 km di
distanza, con la chiara intenzione di non intervenire, ma meglio, di
proteggere l'operativo dei paramilitari. Nella notte una bomba è esplosa a
Popay&aacut;-n, la capitale del dipartimento, dove sembra che l'obiettivo
fosse il capitano della polizia, probabilmente per non essere complice dei
paramilitari. Richiediamo una vostra reazione urgente.

   Commissione Diritti Umani
   COmitato INternazionalista ARco IRis (COINARIR)
   Roma, sabado 19 Maggio 2001

MODELO DI LETTERA DA INVIARSI

A la Atención del Presidente de la República de Colombia,
Dr. Andrés Pastrana Arango (rdh@presidencia.gov.co 
pastrana@presidencia.gov.co)

y por conocimiento a las Sedes Diplomaticas Colombianas en el Mundo,
(colombia@emcolbru.org, trade.office@mincomex.com,
german.umana@mincomex.com, claudia.orozco@mincomex.com,
javier.palacio@mincomex.com, embajada@emcoltokyo.or.jp,
embajada@embajadacolombia.ca, emcolhel.cons@kolumbus.fi,
emwas@colombiaemb.org, consulcol@iainc.net, conboston@aol.com,
chicag95@aol.com, ConsulbiaH@aol.com, cnlosangeles@earthlink.net,
cgcmiami@bellsouth.net, concolny@nosotros.com, colombia@pacbell.net,
cnsju@coqui.net, cnwas@bellatlantic.net, emdinamarca@colombia.dk,
dl.colombia@unesco.org, colombia@un.int, emcolin@rad.net.id,
colombia@colombia.demon.co.uk, concolr@flashnet.it)

Con la presente, las organizaciones abajo firmatarias de la presente,
solicitamos la intervención suya en la dificil situación que est&aacut;-
afectando la población civil del Cauca.

Nos estamos referiendo a los crimenes contra la humanidad cometidos por los
paramilitares colombianos, en particular, contra las poblaciones del
departamento del Cauca, pero no sólo.

Como es conocimiento de Ud, en la región la presencia paramilitar empieza a
partir del noviembre del 2000 y las victimas en el departamento ya suman a
m&aacut;-s de un centenar. Las últimas victimas acertadas han sido, el
pasado 27 de abril, un profesor y su esposa, donde el mismo hijo, de 5 años
de edad, ha resultado herido.

Lo que nos llama mucho la atención es la presencia casi constante en las
mismas zonas donde los paramilitares cometen masacres, de las fuerzas del
ejército nacional de Colombia, en particular del Battallón de
Contraguerrilla N°3 de Numancia y del Battallón de Infanteria N°7 General
José Hilario López, ambos bajo el mando de la III Brigada del Comandante
Francisco René Pedraza.

En este momento (19 de Mayo), como Ud debe saber, los paramilitares
est&aacut;-n rodeando la población civil de Cajibío y el ejército
est&aacut;- protegiendo est&aacut;- vigilando para que esta masacre se
cumpla ...

Estos mismos battallones han repetidamente hostigado las comunidades
campesinas, amenazando los pobladores por supuestos vinculos con la
guerrilla.

Solicitamos por estas razones su intervención y la activación de una
comisión que investige los acontecimientos denunciados por las
organizaciones sociales del departamento del Cauca y que se evalue la
posibilidad de remover inmediatamente de sus cargas los militares que
resultaran vinculados a las fuerzas paramilitares.

Considerando adem&aacut;-s que el fenomeno de exterminio del campesinado y
los deplazamientos forzados mucho tienen que ver con el problema de la
tierra, solicitamos a que se evalue muy atentamente el problema agrario, en
particular la actual situación en la región, donde el agroindustrial
est&aacut;- desposeyendo los campesinos de sus tierras, imponiendo los
monocultivos de pinos, caña de azucar, asparragos y palmas africanas,
principalmente, cultivos que enriquecen las multinacionales, empobrecen las
tierras colombianas y condenan los campesinos de Colombia a una lenta
muerte.

Agradeciendoles por su atención,  La saludamos cordialmente.
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Segue l'ultimo comunicato emesso dalle organizzazioni sociali del Cauca (11
maggio 2001)

LE ORGANIZZAZIONI SOCIALI E PER I DIRITTI UMANI DEL DIPARTIMENTO DEL CAUCA,
SOTTOLINEIAMO DI FRONTE:

AllíUfficio per i Diritti Umani della Presidenza della Repubblica,
AllíUfficio per i Diritti Umani del Ministero degli Interni,
AllíUfficio di Difesa del Popolo
AllíUfficio per i Diritti Umani della Magistratura Generale della Nazione,
Alla Organizzazione delle Nazioni Unite,
AllíAlto Commissariato delle Nazioni Unite,
Alle organizzazioni nazionali ed internazionali per i Diritti Umani,
Allíopinione pubblica, nazionale ed internazionale:

la mancanza di impegno e líirresponsabilità dello Stato di fronte
alle continue incurisioni del paramilitarismo nel comune di Cajibío.

I FATTI: Continuano le incursioni paramilitari nel comune di Cajibío

Sei giorni fa, si sono presentati nuovamente presso il comune di Cajibío i
paramilitari, ovvero le autodenominate AUC, presso líingresso della zona
chiamata El Túnel. Quì i contadini sono stati minacciati e sono loro stati
distribuiti volantini nei quali si avvisano le comunità che non potranno
farsi trovare per strada prima delle 6 di mattina né dopo le 6 di sera:
qualsiasi veicolo o persona che dovesse farse trovare per strada al di
fuori di tali orari sarebbe dichiarato obiettivo militare.

Questo è líinizio di una nuova ondata di paramilitarismo, nei suoi continui
tentativi di impossessarsi del comune, di assassinare i dirigenti e
spostare con la forza le comunità contadine, privandole delle proprie
terre. Líincursione militare si stà ora spostando in altri luoghi del
comune, stabilendosi nella zona centrale e presso La Predregosa.

Il giorno 11 maggio, alle 5 :30 si è avuta conoscenza di incusioni dei
paramilitari a San José (zona de El Carmelo), a El Cidral, a Jalaya, a San
Antonio, a Santa Catalina (zona di La Pedregosa). Secondo informazioni
provenienti dalla zona, le comunità si trovano in pericolo, per la presenza
di questo gruppo di paramilitari che in altre occasioni hanno massacrato
dirigenti delle comunità e contadini indifesi.

Eí inquietante che lo stesso giorno, líEsercito Nazionale è stato presente
allíingresso di La Pegregosa, a poca distanza da dove sono apparsi i
paramilitari.

PRECEDENTI:

Azione urgente del 23 novembre del 2000: si porta a pubblica conoscenza
líincursione paramilitare di giovedì 16 novembre, quando, alle 5:00 del
mattino, nel comune di Morales, sono apparsi i paramilitari. Si denuncia
anche uníaltra incursione a Dinde ed a El Carmelo, dove la popolazione
viene temporaneamente sequestrata e vengono uccisi tre commercianti.

Denuncia della situazione díordine pubblico e delle violazioni dei diritti
umani (presentata il 27 novembre 2000): mercoledì 22 novembre nelle prime
ore del mattino, i paramilitari delle AUC entrano a El Carmelo, la gente
viene riunita ed alla loro presenza tre commercianti vengono legati, si
tratta di JAINER CAMPO (22 anni), JAIME ROJAS (61 anni) e ALCIBIADES CAMAYO
(40 anni); una volta legati, questi vengono assassinati con líaccusa di
essere aiutanti della guerriglia.

Giovedì 23 novembre i paramilitari sono a Santa Catalina, nella zona di La
Pedregosa, dove trattengono molti passanti, chiedono loro documenti di
identità e li minacciano dicendo che uccideranno i collaboratori della
guerriglia.

Venerdì 24 novembre alle sei della mattina si presentano nuovamente i
paramilitari nella zona urbana di La  Pedregosa. Si tratta di circa 50
uomini in uniforme, due dei quali con il volto coperto da passamontagna ed
altri con il volto scoperto.Trasportano i contadini DIEGO ARNULFO CAMAYO
che era stato portato via dalla propria abitazione la sera prima ed i
fratelli CAMAYO, di Santa Catalina: tutti sono con le mani legate ed un
cappio al collo.
Successivamente vengono fatti scendere i contadini che vengono obbligati a
saltellare lungo la strada, in presenza della comunità, mentre altri uomini
fermano quattro contadini che stavano passando per la strada, esigendo loro
documenti di identità, obbligandoli a sedersi presso gli ingressi delle
vicine case. I dirigenti contadini vengono quindi uccisi.

Pubblica Denuncia: Il 10 gennaio si denuncia líEsercito Colombiano,
presumibilmente del Battaglione Numancia, i cui membri, alcuni
incappucciati, hanno attaccato ed offeso alcuni contadini, picchiandone
altri, manifestando di appartenere alla ìfamiglia di Castañoî.

Azione urgente per le organizzazioni nazionali (10 gennaio 2001): si
denuncia la violazione dei diritti umani da parte del Battaglione
Controinsorgente Numancia, nelle zone di La Meseta, La Floresta e Los
Angeles (Campoalegre). Il battaglione si è presentato nella zona alle 7:00
del mattino. Nonostante alcuni di questi fossero incappucciati, sono stati
identificati come membri del Battaglione Numancia, per essersi identificati
come tali oltre che per alcuni distintivi allusivi a tale battaglione
controinsorgente. Líesercito ha minacciato, attaccato ed aggredito i
contadini. Nella stessa giornata, presso Los Angeles, il battaglione
Numancia, accompagnato da un elicottero, ha sparato indiscriminatamente
contro la popolazione contadina.

...Si denuncia che il 16 gennaio 2001, sulla via che conduce a
Popay&aacut;-n, nella zona di Rosario (Cajibío), presso La Rejoya (una zona
rurale), un gruppo armato con uniformi militari e fortemente armato, trai
quali una persona incappucciata, assassinano dieci contadini ed il
conduttore di un autobus su cui viaggiavano varii contadini.

Allerta: (25 gennaio 2001) Si denuncia il pericolo in cui si trovano le
organizzazioni sociali e contadine del Cauca, per le incursioni
paramilitari. Nello stesso documento si denuncia la presenza del
paramilitarismo nei comuni di Timba, San Francisco, La Balsa, Buenos Aires,
nella zona norde del Cauca; nel comune di Morales, nella zona centrale del
Cauca. Seguendo lo stesso percorso, i paramilitari giungono al comune di
Cajibío, presso El Carmelo e La Pedregosa, dove vengono assassinate quattro
persone, tra i quali si trovano DIEGO ed ERIC CAMAYO. Il documento denuncia
anche líatteggiamento del Battaglione José Hilario López, che durante la
loro presenza nella zona, nei primi giorni di dicembre, avevano accusato i
contadini di Campoalegre e Guangubio di essere collaboratori della
guerriglia, sparando in direzione dei loro piedi e minacciandoli di aver
loro dato un negro natale. Successivamente il Battaglione numero 3 Numancia
che procedeva a varie perquisizioni nella zona di El Rosario e Campo
Alegre, La Floresta, La Meseta ed a Los Angeles. Un giorno dopo líarrivo di
questo battaglione, uomini incappucciati picchiano varie persone, tra
uomini e donne, obbligando una persona a dire che il proprio compagno era
un guerrigliero. Si denuncia anche la presenza di paramilitari nella zona
urbana di Popay&aacut;-n..

Allerta (17 marzo 2001): si riceve comunicazioni da Morales sulla presenza
possibile di paramilitari a Cajibío, a partire dal 14 marzo. Ciò è
confermato lo stesso 16 marzo dalle comunità di Cajibío, costatando che i
paramilitari si trovavano a La Pedregosa, (Santa Catalina) dove vengono
sequestrati i contadini MATIAS ZAMBRANO e JUSTO GUETIO.

Il giorno 17 marzo 2001 le comunità confermano la presenza dellíesercito
allíingresso del comune di Cajibío. Nel frattempo il gruppo di paramilitari
avanzava portandosi via alcune persone vestite come civii. Durante il loro
passaggio viene saccheggiata la famiglia. Le informazioni anche esprimono
che il paramilitarismo si trova a La Palma, La Pedregosa, Las Casitas ed a
El Cidral, cosa che si traduce in un accerchiamento alla zona di La
Pedregosa.

Lettera al Presidente (19 marzo 2001). In una lettera indirizzata al
Presidente della Repubblica, Dr. Andrés Pastrana, da parte dei contadini e
delle contadine del comune di Cajibío, si denuncia la ìnegligenzaî
dellíEsercito per combattere debitamente il paramilitarismo, oltre alla
mancanza di responsabilità dello Stato Centrale, per impedire che questi
gruppi contrinuino con la violenza e la barbarie contro gli umili e
vulnerabili contadini. La mancanza di una politica chiara contro questo
gruppo converte lo Stato in complice dellesue mancanze. Le omissioni
dellíesercito per frenare le incursioni del paramilitarismo nella zona,
sono indizi di mancanza di responsabilità dello Stato verso le comunità
contadine le quali dovrebbe difendere, su mandato costituzionale.

Denuncia alla opinione nazionale ed internazionale del 27 aprile 2001.
Vengono assassinati il professore Francisco Isaías Cifuentes e la propria
moglie Leyder Fernandez, che erano stati minacciati dai paramilitari,
durante la loro prima incursione a Cajibío. Il loro bimbo di 5 anni è stato
ferito ad un braccio. Il professore e la sua sposa lavoravano a El Carmelo.

Analisi della Situazione:

Le incursioni paramilitari si sono date seguendo una linea grafica che
viene delineandosi dalla zona nord-occidentale del Cauca, da Timba, 
Su&aacut;-rez  e Buenos Aires, fino a raggiungere la zona
centro-occidentale del Dipartimento, attraverso Morales e Cajibío. Si
presume che líavanzata paramilitare continuerà verso le comunità di El
Tambo, dove sono per ora avvenuti fatti isolati, tra i quali alcuni omicidi
commessi dai paramilitari(AUC).

La preoccupazione che salta agli occhi è che le incursioni paramilitari nel
territorio di Cajibío si sono sviluppate esclusivamente nelle zone di  La
Pedregosa e El Carmelo, come per altro mostrano le informazioni presentate;
inoltre in varie zone del centro del dipartimento del Cauca. Ciò significa
che queste comunità stanno correndo un grave pericolo, dato che,
permanentemente, sono state oggetto delle azioni dei paramilitari.

Altra preoccupazione è líatteggiamento dei Battaglioni Numancia e José
Hilario López, che sono arrivati ad aggredire le comunità contadine ed
hanno reso pubblico il loro legame con i paramilitari, cosa che deve
necessita di un chiarimento, perché questo determina che le comunità non
possano sentirsi tranquille con la presenza dellíesercito nazionale nei
propri territori. Ancora più preoccupante è la situazione in quanto dovere
dellíesercito nazionale della Colombia è quello di proteggere le comunità
tanto contadine come urbane, presiedere il rispetto della vita nella loro
ragione di esistenza. Però la loro partecipazione nelle aggressioni alla
popolazione è un atto ignominioso che deve essere impedito dal Governo
Centrale.

Per queste ragioni si responsabilizza lo Stato Colombiano, qualora
dovessero verificarsi attentati contro le vite dei cittadini delle comunità
di Cajibío.

  FENSUAGRO   -   ASOINCA   -   ANUC-UR



Il Comitato Internazionalista Arco Iris torna in internet attraverso il
proprio Progetto di Difesa Integrale dei Diritti Umani, che attualmente si
articolerà attraverso tre liste di distribuzioen di notizie (mailing-list).

Diritti Umani: Attraverso questa lista verranno diffuse le notizie che
hanno a che vedere con i Diritti Umani, le denunce che proverranno dalle
Organizzazioni per i Diritti Umani, con una attenzione particolare anche
alla prigionia politica.

Voci Indigene: La particolarità e la diversità dei movimenti indigeni in
America Latina merita uno spazio particolare. In questa lista verranno
diffuse le notizie, gli appelli, le analisi ed i comunicati delle stesse
organizzazioni indigene.

Popoli in Lotta: Questa lista ha l'obiettivo di garantire il diritto di
parola alle organizzazioni popolari che normalmente non accedono ai mezzi
di comunicazione "tradizionali", dando voce anche a quelle organizzazioni
perseguitate dai rispettivi governi repressivi. Per queste ragioni, questa
lista includerà i comunicati, gli appelli ecc..  delle organizzazioni
sociali, politiche, sindacali, ecologiste, di donne, dei mezzi di
comunicazione popolari, ecc..

La prossima tappa del Comitato Internazionalista Arco Iris sarà porre nel
sito internet oltre alle stesse notizie, anche il più grande indirizzario
mondiale delle organizzazioni popolari in America Latina.

Quanti volessero visionare lo statuto ed a collaborare al lavoro delle
Commissioni, sono pregati di farne richiesta.

Commissione Stampa e Comunicazione COINARIR
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