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Nicaragua: conseguenze del pesticida usato nelle bananeras



ricevo questa testimonianza diretta dal Nicaragua e inoltro alla lista


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Ciao a tutti,
in allegato vi mando un documento fatto dal dipartimento de relaciones 
internacionales del parlamento del nicaragua sugli effetti del nemagòn 
e su una serie di considerazioni sulla situazione pesticidi in 
nicaragua. Vi pregherei di due cose:

- di leggerlo, prima di tutto, anche perché é abbastanza breve e da 
un'immagine chiara di quali schifezze, la gente di qui, ha dovuto 
sorbirsi in questi anni e di come, lo stato, é sempre più assente (e 
non solo lui, direi...);

- come l'altra volta, di farlo girare il più possibile anche se é un 
documento del 1998 e quindi un pò datato per quello che riguarda alcuni 
aspetti della legge che, come ormai saprete, é già nata; datela, fatela 
girare, parlatene e come già detto, non perché sia un caso da lacrimoni 
stile raffaella carrà, ma perché é uno degli esempi più lampanti della 
relazione tragicamente disuguale tra il nord ed il sud del mondo.

Le schifezze che non vanno più lì da voi le buttano qui, intanto da 
queste parti la vita vale meno di niente o la vida no vale nada, come 
cantava pablito milanès. Potrebbe essere qualcosa di storico e la 
stessa storia lo dirà. Se davvero riusciranno a processare le 
multinazionali, responsabili di queste nefandezze per abbellire di 
frutta esotica le tavole, già imbandite, dei paesi del nord, ed uscirne 
vincitori si potrebbe aprire una nuova stagione in cui, anche tutti gli 
altri lavoratori dei paesi latinoamericani, avranno un lumicino di 
speranza, un esempio che é possibile.

Come dire, é un qualcosa di molto concreto, di molto giusto in mezzo ad 
un panorama così squallido e che tocca tutti gli aspetti.

Proprio per questo, oltre all'aiuto concreto che potrete dare 
diffondendo le notizie, apportando qualcosa anche a livello economico 
per le spese mediche dei lavoratori (come vi ho già detto nell'ultima 
lettera), tra poco vi manderò una petizione che, come italia-nicaragua 
e la fondazione dei lavoratori della bananeras, stiamo scrivendo 
affinché venga mandata alle multinazionali coinvolte nella denuncia.

Stiamo vedendo anche di reperire un video di 15 minuti su questa 
tematica per farlo girare in italia.

Le ultime notizie, intanto, é che entro il 10 marzo verranno fatte 
tutte le notifiche alle multinazionali affinché si presentino per il 
processo in nicargua. Vi terrò informati. Intanto vi mando un grosso 
abbraccio ed ancora un grazie per la pazienza, la disponibilità e 
ripeto, chi non fosse interessato mi faccia sapere così eviterò di 
tediarlo ancora!!!

Hasta siempre, ni un paso atràs

giorgio

TESTO ALLEGATO:


Il Nemagòn: un grave pericolo per la salute dei lavoratori nicaraguensi 
delle bananeras e dintorni.

(Division de Relaciones Internacionales de la Asamblea Nacional de 
Nicaragua- Managua, septiembre 1998)

Vision General

Il Nemagòn o Fumazone, come è stato conosciuto in Nicaragua ed altri 
paesi del Centroamerica, è un “plaguicida” o pesticida con alcune 
proprietà di fertilizzante che è stato utilizzato nelle piantagioni 
bananeras per eliminare, principalmente, un verme microscopico la cui 
presenza impediva l’esportazione delle banane negli USA. Le 
multinazionali nordamericane, dedicate alla coltivazione delle banane, 
così come i produttori nazionali, ne hanno fatto uso nelle loro 
piantagioni. Inoltre si è attribuito al Nemagòn proprietà di 
fertilizzante dato che, tanto la pianta della banana come il frutto 
stesso, crescevano più velocemente e miglioravano la loro qualità.
Il Nemagòn si chiama genericamente Dibromo Cloro Propano, più 
conosciuto come DBCP. Si conosce anche con altri nomi commerciali come: 
BBC12, Fumazone, Fumagòn, Fumazone 86 E, Nemabròn, Nemafume, Nemagòn 
Soil Fumigant, Nemagòn 20, Nemagòn 90, Nemanax, Nemapaz, Nemaset, 
Nemazòn, 0S 1897 OXI-DBCP, etc. Così che, nel resto del documento, 
faremo riferimento indistintamente al Nemagòn o DBCP.

Nel 1977, in un settore della Occidental Petroleum in Lathrop, 
California, USA, ricercatori scientifici scoprirono che la sostanza 
chimica, Dibromo Cloro Propano (DBCP) causava sterilità nei lavoratori 
di questa installazione e ciò provocò l’immediata proibizione del suo 
utilizzo in California e due anni dopo (1979), in tutti gli Stati Uniti.
Nonostante  negli USA si proibì l’utilizzo del DBCP all’interno del 
paese, si permise, però, la sua fabbricazione per l’esportazione nei 
vari paesi del Terzo Mondo, cioè, dell’America Latina ed i Caraibi, 
Asia ed Africa dove le multinazionali della coltivazione delle banane 
avevano i loro investimenti.
In un secondo tempo, la Oficina Norteamericana para la Protecciòn del 
Ambiente (United States Enviromental Agency, USEPA), ritirò, negli USA, 
la registrazione della marca del prodotto chimico DBCP dato che, questa 
sostanza, aveva potenzialità cancerogene per gli esseri umani, 
provocando alterazioni ai testicoli ed era un tossico genetico che 
causava rottura nei cromosomi e resisteva nell’ambiente lasciando 
residui e provocando inquinamento nell’atmosfera, nel suolo e nelle acque.
In Costarica si proibì il consumo di Nemagòn nel 1978, ma i 
distributori del prodotto avevano grandi scorte di questo chimico 
agricolo e lo vendettero al Nicaragua ed all’Honduras dove non 
esistevano ancora leggi che lo proibivano.

Gravi effetti nella salute umana

Sterilità

Dopo aver verificato che il contatto per assorbimento od inalazione del 
DBCP produceva sterilità negli uomini derivante da una bassa produzione 
di sperma, i laboratori clinici specializzati trovarono, nei loro 
risultati, casi di uomini che già non producevano spermatozoi, meglio 
conosciuto come Azoospermia ed altri casi in cui la produzione è 
inferiore al normale, Oligospermia.
Si sono riscontrati anche casi di Teratospermia in cui il soggetto 
produce spermatozoi ma sono deformi. In tutti questi casi la diagnosi 
finale è di sterilità; bisogna, inoltre, considerare un altro effetto 
che deriva dalla sterilità e cioè l’impotenza con le conseguenze 
psicosomatiche che ne derivano.

Cancro

Dagli stessi studi ed analisi realizzate in vari paesi si è giunti alla 
conclusione che questo pesticida provoca cancro con uno spettro molto 
amplio: cancro alla pelle, allo stomaco, ai reni, all’intestino ed ai 
testicoli; così come ad una grande varietà di organi e parti del corpo.

Difetti della nascita

In base ai risultati apportati da molti scientifici molte donne, che 
sono venute a contatto con il prodotto, non hanno potuto essere madri 
perché abortiscono dopo poche settimane e hanno sofferto di tumori, 
dolori alle ossa ed atrofia muscolare. Gli effetti più gravi, però, 
sono state le malformazioni congenite nella prole dato che, il DBCP, 
provoca alterazioni nella riproduzione delle cellule.

Altri effetti

Si sono scoperti effetti con processi degenerativi come la caduta dei 
denti, la perdita della vista e danni al sistema nervoso centrale. Si 
sono osservate vesciche ed irritazione alla pelle così come irritazione 
agli occhi, al naso ed alla gola. Si è accertato che, l’esposizione 
continuata al DBCP produce sintomi visibili come eccessiva 
lacrimazione, nausea e giramenti di testa.

Negli altri esseri viventi

Il DBCP, inoltre, uccideva rane, uccelli e maiali e tutte le creature 
che bevevano acqua inquinata nelle piantagioni.

Danni al medio ambiente

Oltre a causare gravi danni alla salute dei lavoratori, il DBCP, 
inquina l’aria che si respira, l’acqua che si beve ed il suolo dato che 
è altamente persistente e può rimanere nella terra per molti anni. Nel 
caso del Nicaragua la realtà è molto più tragica dato che, le bananeras 
in Chinandega, quando cominciò la produzione a fine degli anni ’60, si 
svilupparono su terre che furono coltivate con cotone negli anni ’40 e 
’50  e ciò significa che avevano già ricevuto una forte carica di 
prodotti chimici, come pesticidi, insetticidi, etc., che causarono 
effetti simili al Nemagòn. A conseguenza di ciò, la contaminazione 
raggiunge, ora, grandi proporzioni dovuta all’accumulazione di tutti 
questi residui tossici che, con il passare del tempo, si sono applicati 
e disgraziatamente, continuano ad applicarsi su queste terre.

La situazione del Nicaragua

La United Fruit Company degli Stati Uniti d’America è diventata celebre 
per i grandi investimenti nelle piantagioni di banane del Centroamerica 
che durano già da parecchi decenni. La sua presenza si è avuta, 
soprattutto, in Honduras dove, la Cuyamel Fruit, riuscì a creare dei 
veri e propri domini e contribuì a dare origine all’espressione 
dispregiativa che gli yankee usano nei nostri confronti di “Repubbliche 
delle Banane”.
Posteriormente alle decadi del ’70 ed ’80, la Standard Fruit Company e 
la Dole Fruit Company, associate con gli impresari bananeros 
nicaraguensi, cominciarono ad applicare i pesticidi, come il Nemagòn ed 
il Fumazone elaborati a base di Dibromo Cloro Propano (DBCP), nelle 
piantagioni di banane dell’Occidente del paese ed in particolare nel 
Dipartimento di Chinandega e questo nonostante il suo uso fosse già 
proibito negli USA, essendo causa di gravi danni alla salute dei 
lavoratori che ne venivano in contatto e di inquinamento dell’aria, 
dell’acqua e del suolo.
In Nicaragua si sono già riscontrati migliaia di lavoratori, colpiti 
dagli effetti di questi pesticidi altamente tossici, che soffrono di 
severi danni alla salute come la sterilità, l’impotenza, varie forme di 
cancro, aborti e malformazioni congenite nei figli/e.
Si sono identificate le imprese multinazionali degli USA che sono le 
produttrici di questi prodotti chimici come la Shell Oil Company e la 
Dow Chemical Company. Per quello che riguarda le applicatrici del 
prodotto si sono individuate la Standard Fruit Company e la Dole Fruit 
Company.
(il documento risale al 1998  per cui, ora, lo spettro delle 
multinazionali coinvolte è aumentato come si nota dalla lista che 
appare nell’intervista a Victorino Espinales che avete già ricevuto n.d.r.)




Pesticidi proibiti

In una intervista con gli ex lavoratori delle bananeras di Chinandega 
ci hanno informato che in Nicaragua, dal 1984, La Red Internacional de 
Acciòn de Plaguicidas, ha reso nota una lista di prodotti considerati 
tra i più pericolosi del mondo ed il cui uso deve essere proibito per 
gli effetti estremamente dannosi per la salute dei lavoratori e per il 
medio ambiente, tra i quali si incontrano i seguenti:
   1. Pentaclorofenol “P.C.P.”
   2. Lindano B.H.C. (1,2,3,4,5,6) (Exacloropropano)
   3. Nemagon/Fumazone (D.B.C.P.)
   4. D.D.T.
   5. Aldrin, Dieldrin, Endrin
   6. Dibromuro de Acetileno
   7. Acido: 245 Tricorofenoxiocetico
   8. Clordimefor
9.      Etil-Paration (Paration)
10.     Hetacloro
11.     Paracuat (Gramoxone)
12.     Toxafeno/Canfeno Cloridado

Osservazioni, Commenti e Suggerimenti

Vogliamo segnalare che la Legge n° 174 chiamata LEGGE BASICA PER LA 
REGOLAZIONE ED IL CONTROLLO DEI PESTICIDI, SOSTANZE TOSSICHE PERICOLOSE 
ED ALTRI  SIMILI, stabilisce l’inquadramento legale sui chimici 
agricoli. L’articolo 70 di detta legge stabilisce che entrerà in vigore 
60 giorni dopo la data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Dato 
che è apparsa sulla Gazzetta numero 30 del 13 febbraio 1998, è già 
vigente dal 13 aprile del 1998 restando ancora in sospeso il 
corrispondente Regolamento. Osserviamo che in questa Legge non esiste 
una proibizione esplicita sui pesticidi come il Nemagòn e simili e 
considero che ciò si debba incorporare nel Progetto di Legge denominato 
LEGGE DI EMERGENZA PER I LAVORATORI DELLE BANANERAS DANNEGGIATI 
DALL’USO DI PESTICIDI FABBRICATI A BASE DI DBCP.
A mio parere, questa legge, dovrebbe cambiare nome dato che non sono 
d’accordo con il termine “Emergenza” e quindi suggerisco che si 
denomini “LEGGE PER PROTEGGERE NELLA LORO GIUSTA RICHIESTA DI 
INDENNIZZO I LAVORATORI DELLE BANANERAS DANNEGGIATI DALL’USO DI 
PESTICIDI ELABORATI A BASE DI DBCP” .

Il Nicaragua registra, ogni anno, circa tremila casi di intossicati da 
pesticidi, numero che tende a raddoppiarsi o triplicarsi dopo che il 
Governo ha decretato l’esonero dalle imposte per i pesticidi ed i 
fertilizzanti importati nel paese come misura per migliorare la 
produttività e la modernizzazione del settore agricolo.
Questa misura ha generato un uso indiscriminato di questi prodotti per 
nulla salutari per i lavoratori e che, inoltre, contribuiscono ad 
inquinare il medio ambiente.
Il Governo del Nicaragua ha decretato, per i pesticidi, un abbassamento 
del 15%, il 29 maggio del 1998, e ciò provocherà un aumento delle 
importazioni e del consumo.

Il Grupo de Promociòn de la Agricoltura Ecologica e la Red de Acciòn de 
Plaguicidas de Nicaragua hanno espresso che il nostro paese ha bisogno 
di una politica agricola coerente che offra le condizioni sufficienti 
affinché gli agricoltori migliorino i loro livelli di produttività e 
siano competitivi con le nuove esigenze dell’economia e lo sviluppo 
sostenibile.
Entrambe le organizzazioni denunciano che questa misura adottata dal 
Governo è passata quasi inavvertita e solo beneficia alcuni 
commercianti importatori di questi prodotti chimici ed i grandi 
produttori di monoculture.
Inoltre, le due organizzazioni citate, propongono una gestione 
ecologica degli insetti-piaghe, come si propone nel caso della gestione 
integrata delle piaghe definito dall’ONU per l’Agricoltura e 
l’Alimentazione (FAO), come un controllo ed una regolazione razionale 
che lavori insieme alla natura e non contro di essa.
Esiste anche la necessità di elaborare una Legge sull’Agricoltura 
Sostenibile ed Organica che permetta al nostro paese di poter 
partecipare nel mercato organico mondiale attraverso sistemi propri di 
normazione e certificazione che permetterebbero l’entrata nei mercati 
della Unione Europea.

Le persone colpite dai pesticidi devono essere appoggiate affinché 
possano ottenere il loro giusto indennizzo con l’aiuto del Governo del 
Nicaragua.
I Ministeri competenti si dimostrano insensibili davanti alla disgrazia 
dei lavoratori e finiscono sempre per proteggere gli interessi delle 
imprese. Questo è ovvio dato che non ci sono mai fondi né mezzi per 
realizzare un esame ai lavoratori colpiti e lo stesso succede con le 
medicine che devono comprarle ad un prezzo molto alto.
Appurata con qualsiasi mezzo idoneo la pericolosità o tossicità di un 
prodotto come il  DBCP, le autorità competenti devono disporre il 
ritiro immediato di detto prodotto dal mercato e la proibizione della 
sua circolazione. I danni prodotti per la azione di questo prodotto 
saranno a carico del distributore con tutte le responsabilità civili e 
penali che ne conseguono.
Il Governo del Nicaragua ha l’obbligo di difendere la salute e la 
sicurezza dei lavoratori e velare affinché i responsabili paghino i 
giusti indennizzi per i danni provocati come la sterilità, il cancro e 
gli altri mali fisici e morali.
Bisogna inoltre segnalare che, la Standard Fruit Company e la Dole 
Fruit Company, sono responsabili direttamente dei danni provocati ai 
lavoratori nicaraguensi per aver usato questi pesticidi dopo che gli 
stessi erano stati proibiti negli USA per aver provato che causavano 
sterilità e cancro negli esseri umani.
Il Nicaragua, come dice la Costituzione Politica, ha l’obbligo di 
difendere i diritti dei suoi cittadini contro le aggressioni ai diritti 
umani da parte delle imprese straniere.

Per finire, la Union de Paises Exportadores de Banano (UPEB) con sede a 
Panama e che è formata dalla Colombia, Costarica, Guatemala, Honduras, 
Nicaragua e Panama e dove l’Ecuador, primo esportatore di banane al 
mondo, non è membro ma partecipa come osservatore, dichiarano che la 
Unione Europea pratica politiche discriminatorie contro l’esportazione 
dei paesi produttori delle banane in America Latina. Questo nonostante 
che la Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) la obblighi ad 
eliminare le barriere che impediscono l’accesso delle banane 
latinoamericane affinché possano competere, con condizioni uguali, con 
le banane prodotte nei paesi delle ex colonie europee.

(molte delle osservazioni riportate nell’ultimo punto sono già state 
risolte con l’approvazione della nuova Legge n°364 che tratta 
specificamente la tematica dei lavoratori colpiti dal Nemagòn n.d.r.)