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Internazionale: le notizie




In Ecuador scontri tra polizia e indios
Prosegue il braccio di ferro tra governo e Confederazione delle Nazionalità
indigene (Conaie) in Ecuador. Secondo la Croce Rossa il 5 febbraio
l'esercito ha ucciso tre persone (tra cui un bambino) durante scontri
avvenuti nei pressi di un ponte sul Rio Napo, in Amazzonia. Si tratta
dell'ennesimo episodio di violenza dall'inizio delle manifestazioni della
Conaie la scorsa settimana. Le proteste degli indios sono state indette
contro i rincari fiscali sul prezzo dei trasporti e del carburante decisi
dal governo come applicazione del piano di risanamento economico del paese
indicato dal Fondo monetario internazionale (Fmi). Il 2 febbraio il
presidente Gustavo Noboa ha imposto lo stato di emergenza nel paese, dopo
l'arresto del leader della Conaie Antonio Vargas, scarcerato il 4 febbraio
[5].

Argentina. Il governo ha ritirato l'ambasciatore all'Avana dopo che il
presidente cubano Fidel Castro aveva accusato pubblicamente il governo di
Buenos Aires di "appiattimento vergognoso sulle posizioni statunitensi",
specialmente riguardo ai rapporti con Cuba [6].

Cile. La Corte d'appello di Santiago esaminerà il 12 febbraio i ricorsi
presentati dai legali di Augusto Pinochet contro l'ordinanza del giudice
Juan Guzmán che il 29 gennaio ha decretato gli arresti domiciliari e il
rinvio a giudizio dell'ex dittatore cileno. La difesa di Pinochet ha
ribadito che l'ex generale non è in grado di affrontare un processo [7].

Colombia. Diecimila persone sono scese in piazza a San Pablo, nel
dipartimento di Bolívar, per manifestare contro il piano di
smilitarizzazione della zona in vista del negoziato tra il governo e i
guerriglieri dell'Esercito di liberazione nazionale (Eln). Intanto il
presidente Andrés Pastrana ha prorogato fino all'8 febbraio lo status di
zona smilitarizzata di 42mila chilometri quadrati nei dipartimenti di Meta e
Caquetá controllati dalle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc).
Pastrana e il capo della guerriglia, Manuel Marulanda Vélez, detto Tirofijo,
si incontrano l' 8 febbraio [5].

Ecuador. Ronald Clay Sander, 54 anni, il cittadino statunitense sequestrato
il 12 ottobre nella regione amazzonica di Sucumbíos, al confine con la
Colombia, è stato trovato morto vicino a Lago Agrio. Sander, dipendente di
una compagnia petrolifera statunitense, era stato rapito con altri nove
colleghi a scopo di estorsione. Il governo di Quito aveva indicato come
responsabili del rapimento i gruppi che si oppongono al Plán Colombia, il
programma di lotta al narcotraffico cofinanziato dagli Stati Uniti e
osteggiato dalle guerriglie, soprattutto dalle Forze armate rivoluzionarie
della Colombia [2].


Haiti. Jean-Bertrand Aristide ha formalmente assunto la presidenza della
Repubblica. L'opposizione, che ha boicottato le elezioni vinte dal partito
di Aristide, il Fanmi Lavalas, ha designato un presidente non ufficiale ad
interim che guiderà un esecutivo parallelo fino alla convocazione di nuove
elezioni. Il governo ombra nominato dal gruppo di Convergenza democratica
(Cd, che raggruppa 15 partiti di opposizione) sarà guidato da Gerard Gorgue,
avvocato, fondatore della Lega haitiana dei diritti umani e già ministro
della Giustizia nel primo governo formato dopo la caduta del dittatore Jean
Claude Duvalier nel 1986 [7].


Venezuela. Il presidente Hugo Chávez ha nominato l'ex colonnello Luis
Alfonso Dávila ministro degli Esteri al posto di José Vicente Rangel,
trasferito due giorni fa alla Difesa. Nuovo ministro dell'Interno è Luis
Maquilena, ex presidente dell'Assemblea venezuelana che ha elaborato la
Costituzione in vigore dalla fine del 1999 [5].