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Informazioni sul consiglio indigeno popolare RFM di Oaxaca
Ciao a tutti,
dopo l'interessante e caldo incontro con Raul e Soledad del consiglio
indigeno popolare di Oaxaca al centro giovanile Casa Pomposa di Rimini, ho
scritto questo documento che potrebbe essere utile a chi vorrà partecipare
agli incontri organizzati dal comitato internazionalista Arco Iris insieme a
centri sociali e associazioni in tutta Italia o a chi non avrà questa
possibilità ma desidera contattarli.
manuela
Rimini
Il 3 e 4 gennaio 2001 l'esercito federale del Messico ha circondato e messo
sotto stretta sorveglianza Santiago Xanica e Lovene, due villaggi nello
stato di Oaxaca. E' una delle notizie che ci portano Rául Gatica Bautista e
Soledad Ortiz Vásquez del CIPO-RFM, il consiglio indigeno popolare di Oaxaca
Ricardo Flores Magón, che accompagnati dal comitato internazionalista Arco
Iris,saranno in Italia e in tutta Europa per diffondere i principi del loro
movimento e cercare sostegno umano e finanziario. E' di ieri l'ultimo atto
di repressione legato molto probabilmente a questa campagna europea:la
polizia federale ha fatto irruzione in casa di Raul, già arrestato (e
torturato) 11 volte in 3 anni, dove è rimasto il figlio da solo. Lo stato di
Oaxaca, meno conosciuto del confinante Chiapas, abitato dal 30% degli
indigeni messicani, è interamente militarizzato e teatro di feroci
repressioni. La più dura, con oltre 200 arresti, numerosi morti e feriti è
avvenuta nel dicembre 1997, quando gli oltre diecimila indigeni dell'appena
costituitosi CIPO-RFM manifestarono contro la strage di Acteal. Proprio
questa organizzazione accompagnerà l'EZLN nella marcia verso Città del
Messico attraverso Oaxaca essendona diretta sostenitrice. Occasione nella
quale discuteranno di estendere il trattato di San Andrés a tutto il Messico
e all'intero continente. Nonostante il colpevole silenzio della stampa
questa "libera associazione del popolo e dei lavoratori guidata dai principi
del pensatore della rivoluzione messicana del 1910" composta da cooperative,
unioni di donne, artisti, scuole, sindacati, centri sociali, singoli,
indigeni, meticci e neri, "dove tutti possono esprimere liberamente le
proprie capacità" ha continuato la sua lotta costante e pacifica. Con
modalità intelligenti e sorprendenti che possono far sorridere ma che dicono
molto sulla cultura degli indios a dispetto di quella tecno-chimica
occidentale. Dai primi anni '90 hanno organizzato migliaia di azioni di
protesta contro la globalizzazione, il neoliberismo, a difesa dei diritti
umani di oppressi e sfruttati, contro l'invasione degli OGM, l'inquinamento
di fiumi, terra e foreste, contro l'individualismo e l'egoismo a favore dei
valori collettivi e umani. Come? Senza armi, con la parola e l'ingegno, gli
animali e le piante. "Abbiamo bloccato la vita economica, politica e
amministrativa per mesi, intralciando le strade con animali, serpenti nelle
entrate di banche ed enti pubblici, gettando urine di pecora negli uffici, e
formiche che causano febbre contro la polizia.Ma non sappiamo con i pochi
mezzi attuali fino a quando riusciremo a non abbracciare le armi"riferiscono
Raul. Al CIPO- RFM occorrono esperti o semplicemente volontari, soldi e
contatti internazionali per realizzare progetti di agricolotura biologica,
medicina, artigianato e tutela ambientale e per difendere compagni in serio
pericolo. Il 24 gennaio organizzeranno alle ore 11 un sit-in di fronte
l'ambasciata messicana a Roma dove invitano tutti. Dopo l'incontro a Casa
Pomposa il centro giovanile di Rimini per le prossime date: 0349 3650834
www.comite-arcoiris.com;per il CIPO-RFM cipoform99@yahoo.com.; per il
comitato delle donne del CIPO-RFM yosoyua@yahoo.com.mx.
Manuela Foschi (pubblicista-giornalista)