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da l'Internazionale
In Messico si risveglia il Popocatépetl
Il 18 dicembre è stato dichiarato lo stato di emergenza in tutta l'area che
circonda il vulcano messicano Popocatépetl ("montagna fumante", in lingua
nahuatl), da alcuni giorni in piena attività. Una nuova imponente eruzione
ha spinto le autorità a intensificare gli appelli all'evacuazione rivolti ai
civili che abitano le zone più a rischio. Quarantamila persone sono già
state allontanate dalla zona ma molti non vogliono andare via per paura di
subire furti. Secondo il Centro nazionale per la prevenzione dei disastri
"Don Goyo", come viene popolarmente chiamato il Popocatépetl, ha emesso una
nube di cenere e vapore acqueo alta due chilometri. Il vulcano sprigiona
gas, fumo e ceneri in un raggio di 80 chilometri, in un'area che include
anche la periferia della capitale messicana. Era dal 21 dicembre del 1994
che il vulcano, alto 5.230 metri, non dava segni di attività [19].
Brasile. Il vertice per il decennale del Mercato comune del Cono Sud
(Mercosur) si è chiuso a Florianopolis con la firma di una dichiarazione di
intenti nella quale viene riaffermata la necessaria unità
dell'organizzazione. Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, insieme al
membro associato, la Bolivia, hanno così voluto impedire al Cile, altro
Stato associato, di concludere trattative per un accordo commerciale
separato con gli Stati Uniti, come era stato annunciato il 29 ottobre. Un
altro punto di frizione tra gli Stati membri è stata la proposta
statunitense di creare un'area di libero scambio tra le Americhe, che
andrebbe contro gli interessi del Mercosur [14].
Colombia. I corpi di undici contadini, tra cui tre bambini e due donne, sono
stati rinvenuti in una fossa comune nell'area rurale di Chipaque, 27
chilometri a sudest di Bogotá. La polizia ha attribuito il massacro ai
guerriglieri delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc).
Secondo alcuni sopravvissuti all'eccidio le Farc avrebbero accusato le
vittime di essere sostenitori dei paramilitari delle Autodifese unite della
Colombia (Auc) [18]. Alberto Elias Torres Romero, sindaco di Quipile è stato
assassinato da uomini armati non identificati mentre si dirigeva in macchina
verso Bogotá. La polizia sospetta i guerriglieri del Fronte armato
rivoluzionario della Colombia (Farc). Sale a 19 il numero dei sindaci uccisi
quest'anno nel paese [19].
Cuba. Si è conclusa la visita ufficiale di cinque giorni del presidente
russo Vladimir Putin nel paese. Putin ha sottoscritto cinque accordi con il
presidente Fidel Castro e ha promesso a Cuba un credito di circa 50 milioni
di dollari. Il presidente russo ha precisato che Mosca non completerà
l'impianto nucleare di Juaragua, commissionato ai russi, i cui lavori sono
bloccati dal 1992 [14].
Guatemala. Il premio Nobel per la Pace Rigoberta Menchù ha annunciato che si
appellerà contro la decisione con la quale l'Alta corte spagnola si è
dichiarata incompetente a indagare sulle denunce per genocidio presentate un
anno fa dalla donna contro otto ex militari, tra cui tre ex presidenti del
Guatemala. Tra gli accusati c'è anche l'ex dittatore Efraín Ríos Montt,
attuale presidente del Congresso. Le denunce si riferiscono ai crimini
contro l'umanità commessi durante la guerra civile (1960-1996), nella quale
morirono almeno 200mila persone, per lo più indios. La Menchù ha annunciato
che si rivolgerà anche alla Corte francese e a quella canadese [15].
Honduras. Il Partito nazionale, all'opposizione, ha tenuto le consultazioni
primarie tra gli iscritti per scegliere i suoi candidato alle elezioni
presidenziali del novembre 2001. La consultazione è stata vinta da Ricardo
Maduro, che nelle scorse settimane è stato al centro di un'aspra polemica
tra governo e opposizione. Il Tribunale nazionale elettorale (Tne) ha
infatti recentemente accolto un ricorso presentato dal Partito liberale, al
governo, per respingere l'iscrizione di Maduro nella lista dei candidati
alla presidenza in quanto nato a Panama [19].
Perù. Si è consegnato alle autorità di Lima il colonnello Ollanta Humala
Tasso che il 29 ottobre si era ammutinato con alcuni soldati per protestare
contro l'allora presidente Alberto Fujimori. Il militare affronterà la Corte
marziale che lo giudicherà per sedizione [18].