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ASSALTO A LA TABLADA
Mobilitazione in Favore dei Prigionieri Politici de La Tablada
Tutti/e ai sit-in sotto l'Ambasciata ed al Consolato Argentini a Roma e Milano
Appello Urgente del Campo Anti-Imperialista
e del Comitato Internazionalista Arco Iris
Inviate quanto prima la vostra adesione!
ARGENTINA: i Prigionieri Politici de La Tablada all'85. giorno di Sciopero
della Fame !
Mentre in Italia si cerca di fare giustizia e processare i generali
argentini (colpevoli di aver fatto scomparire cittadini italiani), in
Argentina si cerca di seppellire la memoria storica di quella che fu la
resistenza ad uno dei regimi piu' sanguinari dell'America Latina.
TantíË cosi' che il governo del Presidente Fernando De la Rua sta' cercando
in tutti i modi possibili la morte di 13 Prigionieri Politici, forse
insoddisfatto dell'eredita' dei 30.000 desaparecidos che pesano sulle
coscienze del popolo argentino.
I 13 Prigionieri Politici de La Tablada, oramai da 84 giorni in sciopero
della fame, sono infatti una testimonianza storica di cio' che e' stato il
passato dell'Argentina e tristemente del suo presente.
Cosi' Roberto Felicetti, puo' raccontare di aver passato 19 dei suoi 46
anni in prigione (8 durante la dittatura ed 11 adesso), per la sua
partecipazione alla resistenza, arrivando ad essere il prigioniero politico
che per piu' tempo E' stato il piu' privato della liberta' nella storia
argentina dopo Radowinski (21 anni di carcere); cosi' Enrique Gorriaran
Merlo e' uno dei pochi argentini a poter raccontare di aver vissuto 29 anni
consecutivi tra la clandestinita' ed il carcere, essendo il militante
politico che piu' tempo ha dovuto vivere nascosto in tutta la storia
dell'Argentina; tra queste tredici persone vi e' un frate, Antonio
Puigjane', il cui padre venne fatto scomparire durante la dittatura di
Lanusse o ancora il caso di Claudio Rodriguez, che anche vide il proprio
padre scomparire nel 1977, quando Videla e Masera massificarono la pratica
del sequestro e del crimine.
Roberto Felicetti, Frate Antonio Puigjane', Caludia Acosta, Enrique
Gorriaran Merlo, Ana Maria Sivori, Sergio Paz, Miguel Aguirre, Carlos
Motto, Claudio Rodriguez, Claudio Veiga, Luis Alberto Diaz, Gustavo Mesutti
e Fernandez Isabel sono tutti militanti del MOVIMENTO TUTTI PER LA PATRIA.
Era il 23 gennaio 1989, quando un gruppo di 42 militanti del "Movimiento
Todos Por la Patria" (MTP) presero la decisione di attaccare la caserma
militare del 3° Reggimento di Fanteria Meccanizzata "Generale Belgrano",
situata in La Tablada, nella provincia di Buenos Aires.
La decisione presa dal MTP si doveva all'informazione circa l'imminente
tentativo di un ennesimo colpo di stato militare ad opera dei militari
fascisti, meglio conosciuti come "carapintadas" (l'ultima dittatura era
apparentemente terminata nel dicembre del 1983) e trovava la sua
giustificante nella stessa Costituzione Argentina, che all'articolo 21
stabilisce l'obbligo per i cittadini di "armarsi per difendere la
Costituzione".
Il 23 gennaio quindi, 42 militanti del MTP penetrarono nella caserma. In un
eroico quanto disperato combattimento (durato circa 30 ore) questi si
scontrarono contro 3600 effettivi della polizia e dell'esercito argentino.
L'esercito argentino ricorse all'utilizzo di mezzi blindati ed al
bombardamento della zona, con fosforo bianco (violando cosi' la Convenzione
di Ginevra, sottoscritta dallo stesso governo argentino). 28 furono i
civili massacrati, 3 coloro che vennero fatti scomparire ed 11 gli uomini
dell'esercito morti (la maggior parte dei quali in conseguenza dei
bombardamenti ordinati dai generali argentini). Le persone catturate
vennero poi brutalmente torturate.
La Commissione Interamericana per i Diritti Umani (CIDH) della
Organizzazione degli Stati Americani, sul caso ha emesso un rapporto alla
fine del mese di dicembre del 1997 [55/97 - causa 11.137] in cui si
sottolineano le molteplici arbitrarieta' commesse durante il processo che
si realizzo' presso il Tribunale Federale di San Martin, tribunale che
giudico' e condanno' le persone detenute e che emise gli ordini di cattura
per gli altri. Tra queste arbitrarieta' la CIDH sottolinea la violazione
del diritto alla difesa, dal momento che manco' la doppia istanza
giudiziaria (prevista dalla attuale Costituzione Argentina), sottolineando
la necessita' di dichiarare nulle le sentenze emesse.
La CIDH nel proprio rapporto sottolinea anche altre violazioni, come il
fatto che 9 persone vennero assassinate dopo essere state arrestate
(esecuzioni extragiudiziarie) e che tutti gli arrestati vennero sottoposti
a torture, sulle quali per altro, non si e' mai aperta nessun tipo di
indagine giudiziaria.
Il 13 luglio scorso i Prigionieri Politici de La Tablada hanno sospeso un
primo sciopero della fame (dopo 46 giorni di sciopero), sulla base della
promessa di deputati e senatori argentini che il 3 agosto si sarebbe
trattato il loro caso e che, sulla base delle raccomandazioni della CIDH,
sarebbe stata loro concessa una seconda istanza giudiziaria, cosi' come
esige il Patto di San Jose' della Costa Rica (patto sottoscritto dal
governo argentino e presente nella stessa costituzione argentina dal 1994).
Il 12 Ottobre di fronte alla CIDH, il governo argentino si e' limitato
invece a rispondere che si stava studiando il caso, pero' senza che si
ottenesse il quorum necessario di presenze, per affrontare il caso ed a
nulla e' servito per il momento un progetto di legge dello stesso
Presidente della Repubblica.
A difesa dei Prigionieri Politici oltre a numerosi religiosi e' sceso in
campo anche il Premio Nobel per la Letteratura Jose' Saramago, che per
altro presiede la Commissione Internazionale per la Liberta' dei
Prigionieri Politici de La Tablada. E dopo l'inizio di questo sciopero,
anche Amnesty International si e' pronunciata in favore dei Prigionieri
Politici de La Tablada.
Venerdi' 24 Novembre la Cassazione ha rifiutato il ricorso dei Prigionieri
Politici, con la motivazione che in Argentina non ci sono leggi che
contemplino la seconda istanza giudiziaria per detenuti come loro, che
furono giudicati sulla base di una legislazione speciale, chiamata di
Difesa della Democrazia, confermando per altro che le raccomandazioni della
CIDH non sono di complimento obbligatorio per lo stato argentino.
A livello teorico i Prigionieri Politici potrebbero appellarsi alla Corte
Suprema, ma una sentenza sarebbe emessa successivamente ai loro funerali.
Cosi' l'ultima speranza e' nella solidarieta' del Mondo affinche' il
Presidente della Repubblica Argentina, Fernando de la Rua, proceda alla
decisione politica di concedere loro l'indulto, commuti loro le condanne o
emetta un decreto legge (che in Argentina si chiama Decreto di Necessita'
ed Urgenza) che permetta una seconda istanza giudiziaria sui loro processi.
Ricordiamo che i 13 Prigionieri sono tutti ricoverati in Ospedale, hanno
perso una media di 20 kg del loro peso corporeo reale, non hanno grasso nei
loro corpi, la loro massa muscolare e' seriamente danneggiata, soffrono di
nausee e tachicardia, oltre ad avere vuoti di memoria sempre piu'
frequenti.
Invitiamo tutti/e a solidarizzare con i Prigionieri Politici de La Tablada.
Eí giunto il momento di manifestare di fronte all'ambasciata ed ai
consolati argentini.
Chiediamo a tutte le organizzazioni, gruppi ed individui di aderire a
questa mobilitazione SABATO 2 DICEMBRE tanto a Roma come a Milano.
Comitato Internazionalista Arco Iris
Campo Antimperialista
per adesioni e informazioni sui sit-in di Roma e Milano
campo@antiimperialista.com - campo2000@infinito.it
www. antiimperailista.com
Inoltre sollecitiamo tutti ad inviare telegrammi, messaggi di posta
elettronica e soprattutto fax ai seguenti recapiti: (e' disponibile la
lista degli indirizzi di posta elettronica di tutti i deputati e senatori
del governo argentino, consultabile al seguente indirizzo
http://www.comite-arcoiris.com/italiano/tablada.html).
- Presidente de la Republica Argentina
Dr. Fernando De la Rua
Balcarce 50 (1064) Capital Federal - Argentina
Fax: 0054 11 43443700 oppure 0054-11- 43443800
privada@presidencia.net.ar
spyd@presidencia.gov.ar
delarua@ucr.org.ar
- Ambasciata della Repubblica Argentina a Roma
Dir.: Piazza dell Esquilino Nro. 2, (00185) Roma
Fax: 06 - 4819787
E-mail:feital@mrecic.gov.ar
http://www.ambasciata-argentina.it
- Consolato Generale della Repubblica Argentina
Corso Venezia 9 - 20121 - Milano - Italia
Fax: 02 - 777 29444
fcmila@mrecic.gov.ar
congene@mail.dex-net.com
- Consolato Generale della Repubblica Argentina a Roma
Piazza delle Belle Arti 8, p 2 - 00196 ROMA
Fax: 06 - 322.69.06
- Rappresentanza Permanente della Repubblica Argentina presso la FAO
Via Banco di Santo Spirito 42 - 00186 ROMA
Fax: 06 - 6864789
- Ambasciata della Repubblica Argentina presso la Santa Sede
Piazza S: Luigi de'Francesi - 00186 ROMA
Fax: 06 - 6879021
E per conoscenza:
- Commissione per i Prigionieri Politici de La Tablada
tablada@comite-arcoiris.com
- Familiari dei Prigionieri Politici de La Tablada presos@tablada.org
- Commissione Interamericana per i Diritti Umani cidhoea@oas.org
---- Modello di Lettera da Inviare ---
Presidente De la Rua:
Dadas las circunstancias expresadas en la referencia de este mensaje y los
m™ltiples mensajes que le han llegado por otros conductos pidiendo - en
todos los tonos posibles - por los Pesos PlÌticos de La Tablada, sÛlo nos
cabe manifestar a Ud nuestra profunda indignaciÛn por su impasibilidad
frente al problema polÌtico, Ètico e institucional que Ud no parece tener
la fuerza ni la integridad moral de resolver. Lamentamos muy de verdad su
aparente decisiÛn de dilatar indefinidamente el problema, tanto por Ud como
por su gobierno. Atentamente,
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ (firma)