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notizie della settimana (da Internazionale)
Bolivia. Il governo ha accusato le organizzazioni dei coltivatori di coca,
guidate dal deputato e dirigente cocalero Evo Morales, di aver ucciso due
militari e averne feriti quattro nella regione centrale di Chaparé. I
soldati stavano distruggendo le coltivazioni di coca, spesso l'unica risorsa
dei contadini. La scorsa settimana coltivatori di coca e governo avevano
raggiunto un accordo per porre fine allo sciopero di 27 giorni durante i
quali i cocaleros, insieme agli insegnanti e ai contadini, avevano
paralizzato il paese allestendo decine di posti di blocco. Il presidente
Hugo Banzer si è accordato con gli Stati Uniti sulla distruzione di tutte le
piantagioni di coca del paese entro il 2002 e non intende fare concessioni
ai cocaleros, che minacciano nuove proteste. Corpi speciali antiguerriglia
sono pronti per essere inviati sugli altipiani del Chaparé per rinforzare la
presenza militare, che conta già oltre 1.500 effettivi nella zona [23].
Colombia. Le forze paramilitari Autodifese unite della Colombia di Carlos
Castano hanno rapito la deputata Zulema Jattin, il senatore Juan Manuel
López Sagrales e il politico locale Javier Salgado. La donna partecipava a
una riunione politica nella città di Montería, nel dipartimento di Córdoba.
Il sequestro è avvenuto a una settimana dalle elezioni amministrative del 29
ottobre. La Jattin, deputata del Partito liberale e presidente della
Commissione per la pace del Congresso, era impegnata a raggiungere con le
guerriglie un cessate il fuoco nazionale e non per regioni come chiedevano
il governo e i paramilitari [23].
Honduras. Justo Jimenez, deputato del Partito liberale al governo, è stato
ucciso mentre viaggiava sulla sua auto diretto a Comayagua (90 chilometri a
nord di Tegucigalpa). Il paese attraversa una crisi politica innescata dal
Partito nazionale, all'opposizione, che ha annunciato il boicottaggio delle
elezioni generali del novembre 2001 se il proprio candidato alla presidenza,
Ricardo Maduro, verrà escluso dalla corsa. Il Tribunale nazionale elettorale
(Tne) ha infatti deciso di sospendere l'iscrizione di Maduro, in attesa di
una verifica sulla sua nazionalità. La Costituzione honduregna prevede che
l'aspirante presidente sia nato in Honduras o che lo sia almeno uno dei suoi
genitori [24].
Paraguay. La Chiesa dell'unificazione universale, la setta guidata dal
religioso coreano Sun Myung Moon, ha deciso di espellere migliaia di
contadini da un terreno di 240mila ettari che si trova a 550 chilometri
dalla capitale Asunción. La setta aveva acquistato una parte dei 700mila
ettari della proprietà della compagnia argentina Carlos Casado, che
comprende il centro urbano di Puerto Casado, abitato da seimila persone
[20]. La magistratura paraguayana ha condannato a 25 anni di carcere il
maggiore dell'esercito Reinaldo Servin e Costantino Rodas, riconosciuti come
mandanti dell'omicidio del vicepresidente Luis Maria Argaña, ucciso ad
Asunción il 23 marzo 1999 [25].
Perù. L'ex capo dei servizi segreti (Sin), Vladimiro Montesinos, è tornato a
Lima da Panama, dove era fuggito il 24 settembre. Nei giorni scorsi il
governo panamense ha negato l'asilo politico a Montesinos. L'ex consigliere
del presidente Alberto Fujimori sarebbe tornato nel paese dopo la proposta
del governo di concedere l'amnistia ai militari accusati di violazioni dei
diritti umani come condizione per lo svolgimento di elezioni anticipate.
Migliaia di persone hanno manifestato nelle strade di Lima per chiedere
l'arresto dell'ex capo del Sin. La polizia ha usato i gas lacrimogeni per
disperdere i manifestanti mentre il vicepresidente Francisco Tudela si è
dimesso dichiarandosi in profondo disaccordo con la politica del governo
[24]
Venezuela. Il governo ha firmato un accordo con dieci paesi del
Centroamerica e dei Caraibi per la fornitura di 80mila barili di petrolio al
giorno a condizioni preferenziali. L'Accordo di cooperazione energetica dura
un anno ed è rinnovabile. I finanziamenti vanno dal 5 al 25 per cento della
fornitura a seconda del prezzo del petrolio. Il piano di finanziamento è su
15 anni a un tasso d'interesse del 2 per cento annuo. L'accordo è stato
firmato con i capi di Stato e di governo di Belize, Costa Rica, Repubblica
Dominicana, El Salvador, Giamaica, Guatemala, Haiti, Honduras, Nicaragua e
Panama [20].
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" Non è possibile che l'umanità continui ad essere divisa tra quelli che non
dormono perchè hanno fame e quelli che non dormono perchè hanno paura di
quelli che hanno fame " Lula
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