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Elezioni in Chiapas
Flash d'agenzia proveniente da www.misna.org
MEXICO, 21 AGO 2000 (10:47)
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CHIAPAS: ELEZIONI, PRIMI RISULTATI DANNO VITTORIA ALL’OPPOSIZIONE
Pesante sconfitta elettorale per il Partito Rivoluzionario Istituzionale
(Pri). Alle 23:00 di ieri sera il Consiglio statale elettorale messicano ha
reso noti i dati del primo computo ufficiale dei voti per le elezioni del
governatore dello stato del Chiapas (sud del Messico).
Il candidato dell’Alleanza per il Chiapas, Pablo Salazar Mandiguchia sarebbe
in vantaggio sul candidato priista Sami David per un 56,2% di voti contro un
42,8%.
Se confermata, la vittoria di Salazar metterebbe fine a 71 anni di governo
ininterrotto del Pri nello Stato chiapaneco anche se il neoeletto si
troverebbe a governare con una legislatura e con una maggioranza dei
municipi dello Stato ancora dominati dal "vecchio" partito. Il 2 luglio
scorso l’elezione di Vicente Fox, del Pan (Partito di Azione Nazionale)
aveva spezzato per la prima volta l’egemonia priista sul seggio
presidenziale. Le autorità elettorali hanno segnalato "incidenti minimi"
durante lo svolgimento delle operazioni di voto, non tali da mettere in
pericolo la validità della consultazione.
Ancora non e' chiaro se l’omicidio di un presidente di seggio, Fortunato
Lopez, e suo figlio, noti militanti dell’opposizione, sia da collegare al
contesto elettorale. I cadaveri di padre e figlio sono stati ritrovati
sabato a Ribera de Dominguez (sud dello Stato).
Le elezioni di domenica sono state segnate dal silenzio dell’Esercito
zapatista di liberazione nazionale (Ezln), sebbene con la vittoria di Pablo
Salazar si faccia ora piu' concreta la prospettiva dei una ripresa degli
Accordi di San Andres del 1996 tra guerriglia zapatista e governo messicano.
Lo stesso presidente Vicente Fox, durante la campagna elettorale di giugno,
ha promesso che avrebbe risolto il conflitto in Chiapas in 15 minuti,
esprimendosi così decisamente a favore del dialogo. A vegliare sul corretto
svolgimento delle elezioni e' stato, tra l’altro, un numeroso gruppo di
osservatori internazionali tra cui il premio Nobel per la pace Rigoberta
Menchu'.