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PAESI BASCHI: L'accordo di Lizarra (Paso a Paso n°20 )



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|                  Gurriglia Fedayn del Popolo Iraniano  |
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All'Incontro di Assisi parteciperanno varii rappresentanti della realtà
basca. Ecco quindi un primo documento per iniziare a capire la complessità
della realtà di "Euskal Herria". Ci scusiamo con chi non fosse interessato
a questo argomento. A breve struttureremo l'informazione in modo da andare
incontro alle necessità di ogni nostro/a amico/a, attraverso una pagina web
interattiva. Comitato Internazionalista Arco Iris

Riceviamo e Diffondiamo:
Da: "Askapena" <askapena1@euskalnet.net>

         EUSKADI, Passo a Passo
    Servizio Informativo di ASKAPENA*
   ============ Nº 20 ===============

La Dichiarazione di Lizarra-Garazi
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Per tutta la prima metà di quest'anno, i riferimenti all'Accordo di Lizarra
- Garazi sono stati una costante dei 19 numeri di "Paso a Paso". Askapena
ha concentrato la propria informazione su questo Accordo perché lo scontro
politico che si stà vivendo, era ed è basato su questo stesso accordo. 

Dalla sua firma, il 12 Settembre del 1998, una gran parte della società
basca lo ha appoggiato, considerando il fatto che questo accordo offrisse
il metodo più ragionevole per risolvere il conflitto politico. Dal momento
della sua firma, però, i settori "costituzionalisti" lo hanno ripudiato e
lo hanno combattuto con tutta la loro forza, con attacchi sempre più
virulenti.

Nella seconda metà del 1999 furono la sinistra abertzale (patriottica) ed
ETA ad affermare la validità dell'Accordo di Lizarra, criticando lo scarso
coinvolgimento di alcuni firmatari, rispetto a quanto contenuto nell'Accordo. 

Si estendeva così la sensazione che l'accordo era ormai su un binario morto
e che il nazionalismo moderato lo stesse utilizzando per prolungare il
periodo di tregua unilaterale e così, rendere più difficile il ritorno alle
armi da parte di ETA. In questo contesto si è prodotto l'annuncio della
fine della tregua. 

L'evoluzione dei fatti successivi conferma la strumentalizzazione che hanno
fatto di questo accordo i nazionalisti moderati. Non l'hanno vissuto come
una conquista collettiva che avrebbe permesso di uscire dal conflitto, ma
come una loro concessione ad ETA perché questa disattivasse la lotta armata. 

La riattivazione dello scontro militare doveva far supporre la ricerca
dell'Accordo ("più conflitto, più Lizarra"). La reazione del nazionalismo
moderato, invece, è stata esattamente l'opposto ("più conflitto, meno
Lizarra"). 

Il nazionalismo moderato mantiene "congelato" l'Accordo. E voci tanto
autorevoli come Ibarrtexe [ndr: il presidente del governo basco, della
Comunità Autonoma Basca], ripetono ogni volta di più che l'Accordo non
solamente è stato "congelato", ma si è esaurito.

Venerdi 16 giugno, il Parlamento Basco ha discusso la proposta di pace che
aveva presentato il Partito Socialista dei Paesi Baschi. Il Partito
Nazionalista Basco (PNV) si è avvicinato alla posizione dei socialisti
senza ottenere che questi facessero altrettanto. Lo stesso PNV ha poi
manipolato, dalla Presidenza del Parlamento, il regolamento per evitare che
si discutesse una proposta di transizione, proposta che era appoggiata da
"Euskal Herritarrok" (EH), da "Izquierda Unida" (IU) e da "Eusko
Alkartasuna" (EA) [ndr: scissione del Partito Nazionalista Basco]. 

La proposta di EH, IU e EA pretendeva riaffermare la validità di quanto
accordato nel settembre del 1998 ed invitava il resto dei partiti ad
aderire all'Accordo. 

La manovra del PNV ha così evidenziato le differenze con EA (loro attuali
soci di governo) ed ha negato la possibilità di ripetere Lizarra, lasciando
scoperti i sospetti sulla ricerca di un loro accordo con il PSE, con una
formula simile a quella del "Patto di Ajuria Enea" [ndr: si tratta
dell'Accordo per la Normalizzazione e la Pacificazione dei Paesi Baschi che
venne firmato nel 1988 e disatteso dai partiti firmatari]. 

Il PNV dà più importanza ad un accordo di governabilità che non ad un
processo di risoluzione del conflitto che abbia prospettive per il futuro.

Sebbene la Dichiarazione viva oggi le sue ore più cupe, molte persone dei
Paesi Baschi continuano a vedere in questo accordo la chiave di volta.
Altre compagne e compagni internazionalisti che ricevono questo servizio ci
hanno manifestato il loro interesse per conoscerlo con più precisione. In
questo servizio, vogliamo rispondere, quindi, alle loro richieste.

                      Testo dell'Accordo di Lizarra
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Potenziale applicazione per i Paesi Baschi 
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Sulla base delle caratteristiche con le quali si è prodotto il processo e
l'accordo di Pace in Irlanda, stimiamo che il conflitto che coinvolge i
Paesi Baschi possa incontrare vie di soluzione qualora ci si attenga alle
regole di comportamento e di attuazione seguenti:

Identificazione delle cause del conflitto
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Il contenzioso basco è un conflitto storico di origine e natura politica
nel quale si vedono coinvolti lo Stato spagnolo e lo Stato francese. La sua
soluzione deve essere necessariamente politica.

Essendo diverse le concezioni che esistono sulle radici o sulla permanenza
del conflitto, espresse nella territorialità, il soggetto di decisione e la
sovranità politica si costituiscono nel nucleo delle questioni fondamentali
da risolversi.

Metodo
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La soluzione politica solamente può plasmarsi attraverso un processo di
dialogo e negoziazione aperto, senza esclusioni rispetto agli agenti
coinvolti e con l'intervento della società basca nel suo insieme.

Processo
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· Fase preliminare. Il processo di dialogo e negoziazione può propiziarsi
con conversazioni multilaterali che non esigano condizioni previe
insormontabili per gli agenti coinvolti, con lo scopo che il dialogo possa
prodursi.

· Fase  risolutoria. Il processo di negoziazione e risoluzione propriamente
detto, che comporta implicitamente la volontà e l'impegno di affrontare le
cause del conflitto, si realizzerebbe in alcune condizioni di assenza
permanente di tutte le espressioni di violenza del conflitto.

Carattere della negoziazione
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La negoziazione deve essere globale nel senso di affrontare e dare risposta
a tutte le questioni che determinano il conflitto, così come a quelle che
sono le conseguenze di questo. Non ci sono agende limitate. In questo
senso, la negoziazione non deve essere concepita come un processo di
garanzie particolarizzate, ma come un processo per risolvere il conflitto.

Chiave di volta
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Questo implica che una negoziazione risolutiva non comporti imposizioni
specifiche, rispetti la pluralità della società basca, situi tutti i
progetti in una situazione di uguaglianza di condizioni di conseguimento,
approfondisca la democrazia nel senso di depositare nei cittadini dei Paesi
Baschi l'ultima parola rispetto al proprio futuro e che questa sia
rispettata dagli stati coinvolti. I Paesi Baschi devono avere la parola e
la decisione.

Scenario risultante
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L'accordo di risoluzione non conterrà scenari chiusi e di carattere
definitivo, ma renderà possibili ampi quadri aperti dove possano avere
spazio nuove formule che diano risposta alla tradizione ed alle aspirazioni
di sovranità delle cittadine e dei cittadini dei Paesi Baschi.

  Lizarra - Garazi, 12 Settembre 1998


                        Una valutazione autorizzata
                        ---------------------------

(Frammento dell'articolo "Le ragioni di un popolo e le regole del gioco"
pubblicato dal quotidiano Gara. L'autore dell'articolo è Txomin Ziluaga,
persona molto significativa nell'ambito della sinistra patriottica e
attualmente, professore della Università dei Paesi Baschi)

"...Lizarra - Garazi è l'inizio della nostra alternativa perché apre
prospettive di presente e di futuro per il nostro popolo. Alternativa
ragionata, sentita, progressista, resistente, solidale, democratica e
sovrana. I Paesi Baschi si uniscono e difendono i loro diritti perché sono
un popolo che non si arrende né si perde. Il pieno rispetto alla sua libera
volontà è la radice della soluzione del conflitto storico".

                Il Conflitto nell'ambito internazionale 
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                  L'offensiva di entrambi gli Stati 

· E' oramai evidente che l'ex portavoce del governo ed attuale ministro per
le relazioni estere, José Piqué, abbia intensificato la propria campagna in
ambito internazionale, per attrarre le politiche di governo e l'opinione
pubblica di altri paesi, alle tesi del governo di Madrid.

· Questa settimana il Maggiore Oreja ha confermato la politica repressiva
contro il nazionalismo basco su tutti i fronti. A tale proposito è stato
citato in modo esplicito l'isolamento internazionale e la politica di
scambi e estradizioni che si pensa portare avanti in collaborazione con
altri stati.

· Il giorno 6 giugno ha visitato Madrid, Michel Alliot Marie, presidentessa
del RPR. Nel quadro di questa visita la stessa ha assicurato che "La Spagna
avrà sempre la Francia al suo fianco nella lotta contro ETA". Già si vanno
materializzando gli accordi adottati dalla Francia nella riunione "antiETA"
del mese di maggio. Si è incrementato il numero di effettivi delle forze di
polizia che copriranno questo fronte a Parigi. La settimana passata si sono
poi riuniti, in questa città, i viceministri degli Interni di entrambi i
paesi. Si è quì appreso che verranno date nuove dotazioni "antiterroriste"
ai distaccamenti delle forze di Polizia di Pau e Baiona.

· Il governo degli Stati Uniti, tanto conosciuto per il proprio aspetto
rispettoso e democratico, ha assicurato che collaborerà con il governo
spagnolo nella sua lotta contro ETA perchè "non concepisce una politica
condizionata dalle pressioni di gruppi terroristi".

Ricomposizione della struttura internazionale di Euskal Herritarrok
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Il giorno 8 giugno Euskal Herritarrok ha reso pubblica la ricomposizione
della sua struttura per le relazioni internazionali, struttura che era
rimasta seriamente colpita dall'aggressione giuridica, mediatica e
poliziale, promossa dal Tribunale Nazionale di Madrid. 

Mentre rimangono in prigione verie persone della ex struttura, persone che
dovrebbero essere in libertà, già si è costituita quella nuova.

La squadra appena formata ha stabilito i seguenti obiettivi:

· Contrarrestare gli attacchi dell'informazione che presentano il popolo
basco come un popolo che pratica la "pulizia etnica", che promuove "il
fascismo" e che "non garantisce la pluralità" della sua popolazione.

· Ottenere l'appoggio internazionale per i referendum popolari, le elezioni
o le istituzioni che vadano sorgendo nella misura in cui avanzi il processo.

· Incorporare al processo attuale i baschi che vivono nella diaspora...

   Un esemplare impegno internazionalista della dinamica popolare
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Vogliamo informare e ringraziare una iniziativa solidale che abbiamo
ricevuto questa settimana dall'Italia, dal Comitato Internazionalista Arco
Iris che riceve regolarmente i nostri servizi informativi. Per propria
iniziativa faranno una traduzione all'italiano di questo materiale,
coprendo il deficit di cui noi soffriamo e che non siamo capaci di sanare.
Una volta tradotto "Paso a Paso" lo faranno circolare nella loro rete
facendolo arrivare a 2790 indirizzi Speriamo che l'esempio si diffonda!
Congratulazioni e grazie!

Brevi
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13 giugno. Senideak e Koordinaketa, insieme ad una nutrita rappresentanza
sindacale presentano la marcia nazionale in favore dei prigionieri, marcia
che ha avuto inizio a Baigorri (17 giugno) e che percorrerà tutti i Paesi
Baschi fino al 25 luglio. Il delegato del governo in Navarra ha proibito il
passaggio della marcia dal proprio territorio.

16 giugno. Si conosce la sentenza assolutoria per i "solidali" con i
prigionieri che, camuffati con costumi tradizionali, hanno portato la
rivendicazione dell'avvicinamento dei Prigionieri, alla inaugurazione del
Mondiale di Atletica di Siviglia. Secondo questa sentenza "l'azione
dispiegata da ognuno degli accusati manca di entità per produrre disturbo
dell'ordine pubblico". Due degli accusati sono stati condannati a pene di
sei mesi ed un anno per "offese all'autorità".

17 giugno. Si riunisce a Gasteiz l'Assemblea Nazionale che porterà avanti
il processo "Batasuna" (già in marcia). Informeremo più ampiamente di
questo in un successivo servizio.

18 giugno. L'iniziativa cittadina "Bai Euskal Herriari", recentemente
presentata, ha iniziato una raccolta di firme chiedendo a Udalbiltza che
dia corso al Documento di Identità Nazionale Basca. Già si sono raccolte
più di 8.000 firme.

Paesi Baschi, 19 giugno 2000

E-mail: "Askapena" <askapena1@euskalnet.net>

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*) ASKAPENA è una organizzazione internazionalista basca di solidarietà. E'
nata nel 1987 dopo diversi dibattiti all'interno dei Comitati
Internazionalisti e di diversi settori che lavoravano nell'area della
solidarietà. 

Fin dalla sua origine, ASKPENA si è definita come una organizzazione di
massa, della sinistra "abertzale" (patriottica) ed anticapitalista,
intendendo la solidarietà "come un contributo ai popoli che lottano per la
loro liberazione nazionale e sociale ed ai popoli che costruiscono un nuovo
futuro di progresso e sviluppo". 

A partire da allora, ASKAPENA ha sviluppato una moltitudine di attività,
arrivando ad avere delegazioni permanenti in vari luoghi dell'America
Centrale. La sua opera si è poi concentrata nel fare conoscere l'esperienza
di altri processi nei Paesi Baschi, opera che è stata sviluppata negli
ultimi anni con il progetto di ambasciatori della pratica basca all'estero.
In quanto all'attività solidaria, è stato posto in marcia un sistema di
brigate che annualmente si recano in vari paesi per partecipare a progetti
tanto di ricostruzione nazionale come di appoggio. L'Assemblea Nazionale di
ASKAPENA è l'organo che definisce la linea di lavoro dell'organizzazione. 

                    PAGINE WEB SULLA QUESTIONE BASCA
                    --------------------------------
Rete Basca Rossa http://www.basque-red.net/homei.htm

Euskal Herritarrok http://www.euskal-herritarrok.org/etxeae.htm

I Prigionieri Baschi ai Paesi Baschi! Bollettino Informativo "Etxera!" (a
Casa!) [settimanale di notizie sui prigionieri, i rifugiati ed i deportati
baschi] http://www.freespeech.org/presoak/html/index.html

Gara [Il quotidiano dei Paesi Baschi] http://www.gara.net/egunekoa.htm

Rivista Oihartzuna (L'Eco) [Rivista curata da giornalisti impegnati per il
riaggruppamento dei Prigionieri Baschi nei Paesi Baschi]
http://www.oihartzuna.net
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nel titolo (subject) del messaggio e l'indirizzo che deve essere inserito
nella specifica lista di distribuzione. 
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Comitato Internazionalista Arco Iris
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