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Fw: Clamori dalla Colombia
- Subject: Fw: Clamori dalla Colombia
- From: "nello margiotta" <nellomargiotta55 at virgilio.it>
- Date: Mon, 21 May 2012 21:39:26 +0200
----- Original Message ----- From: "Associazione nazionale Nuova Colombia" <anc at nuovacolombia.net>
Sent: Monday, May 21, 2012 1:39 PM Subject: Clamori dalla Colombia
20/05 – IN VIGORE IL TLC TRA USA E COLOMBIA: OLTRE UN MILIONE DI FAMIGLIE DEL SETTORE AGROALIMENTARE COLPITO DURAMENTE <http://www.nuovacolombia.net/Joomla/clamoridallacolombia/2816-2005-in-vigore-il-tlc-tra-usa-e-colombia-oltre-un-milione-di-famiglie-del-settore-agroalimentare-colpito-duramente.html> Oltre un milione di famiglie colombiane residenti in aree rurali e agrarie subirà un drastico taglio al reddito a causa dell' entrata in vigore dello sciagurato TLC (Trattato di Libero Commercio) tra Stati Uniti e Colombia. Un recente documento redatto da organizzazioni non governative colombiane e statunitensi segnala come i termini dell’accordo siano profondamente iniqui, giacché s’impone alla Colombia l’acquisto di prodotti agricoli sussidiati dal governo USA, cosa che mette in seria difficoltà la produzione locale. Nel caso di cereali e ortaggi, si stima che il prezzo all’ingrosso dei prodotti importati sia inferiore al costo di produzione nel paese, senza contare che la Colombia si è vista obbligata a smantellare le già deboli forme di controllo dei prezzi. Altro punto sottolineato nel documento è l’asimmetria delle tassazioni reciproche, in quanto gli USA hanno diritto di esportare in Colombia senza tasse o dazi doganali (si stima oltre un miliardo di dollari di mancate entrate per la Colombia solo per gli accordi commerciali attualmente stipulati), mentre le agevolazioni fiscali per le esportazioni colombiane verso gli USA sarebbero circoscritte a pochi prodotti agroindustriali, per i quali si richiedono metodi di produzione inaccessibili ai piccoli e medi contadini, per di più duramente tartassati dalla contro-riforma agraria permanente imposta a ferro e fuoco dall’oligarchia. L’entrata in vigore del TLC, che rappresenta uno dei grandi binari di continuità strutturale tra il governo del narco-paramilitare Uribe e quello attuale del fascista Santos, genererà una drastica diminuzione della produzione di alimenti in Colombia, nonché un’ulteriore invasione di prodotti made in USA e multinazionali, i cui già scandalosi privilegi cresceranno a dismisura in modo direttamente proporzionale all’erosione dei diritti dei lavoratori, alla lacerazione eco-ambientale ed alla prostituzione della sovranità nazionale. 18/05 - PARAMILITARI MINACCIANO DI MORTE ESPONENTI DEL MOVIMENTO MARCHA PATRIÓTICA <http://www.nuovacolombia.net/Joomla/clamoridallacolombia/2808-1805-paramilitari-minacciano-di-morte-esponenti-del-movimento-marcha-patriotica.html> I paramilitari delle “Águilas Negras" hanno fatto circolare un comunicato nel quale minacciano di morte i membri di diverse organizzazioni sociali, politiche e sindacali colombiane. Nelle farneticazioni nazistoidi di questi criminali, si legge una difesa accorata di “Jena” Santos, dell'Esercito e della Polizia, e si ingiuriano gli attivisti sociali “colpevoli di sollevare le comunità affinché reclamino i loro presunti diritti” (ovvero la restituzione delle proprie terre strappategli dagli stessi paramilitari e consegnate ai latifondisti), e “rei” anche di “opporsi al ben meritato foro militare”, ossia lo strumento che il regime vuole implementare per favorire ulteriormente l'impunità dei militari. Questi assassini infine compilano una lista di associazioni e sindacati che dichiarano obiettivi militari, a causa del loro impegno per la popolazione e per il movimento ‘Marcia Patriottica’, e concludono esortando i minacciati ad abbandonare la città di Bogotá entro pochi giorni. Il comunicato porta la firma del Bloque Capital delle Águilas Negras, raggruppamento di squadracce fasciste istituito, come confermano le dichiarazioni dell’ex capo paramilitare Mancuso, dal cugino del Presidente “Jena” Santos ed ex vicepresidente di Uribe, Francisco Santos. Dal testo si evince chiaramente chi sono i fratelli maggiori dei paramilitari (il regime, le Forze Armate), e chi i nemici (i movimenti sociali e sindacali, i contadini poveri, oltre che, ovviamente, l'insorgenza rivoluzionaria); i gruppi paramilitari, come denunciamo da anni, non sono altro che gli scagnozzi del regime, e sono composti da effettivi delle Forze Armate e delinquenti comuni, organizzati militarmente dall'oligarchia per fare “il lavoro sporco”, per vessare cioè la popolazione applicando il Terrorismo di Stato e assassinare gli oppositori al regime. Purtroppo, a pochi giorni dal lancio della ‘Marcia Patriottica’ sono diversi i militanti di questo movimento, nato per canalizzare le lotte sociali colombiane, caduti sotto i colpi del regime, a dimostrazione del fatto che le minacce dei paramilitari, braccio prediletto del terrorismo di Stato, non cadono nel vuoto. 16/05 - EX CAPO PARAMILITARE SALVATORE MANCUSO: “HO FINANZIATO LA CAMPAGNA ELETTORALE DI URIBE!” <http://www.nuovacolombia.net/Joomla/clamoridallacolombia/2799-1605-ex-capo-paramilitare-salvatore-mancuso-ho-finanziato-la-campagna-elettorale-di-uribe.html> Esplosiva dichiarazione rilasciata dal feroce ex capo paramilitare Salvatore Mancuso da un carcere negli Stati Uniti: “Sì, mi sono riunito con l'ex presidente Uribe”. Mancuso, narcoparamilitare appartenente al ramo colombiano dell'omonimo clan della 'Ndrangheta, ha confermato che i suoi paramilitari, agli ordini del comandante “Andrés”, hanno appoggiato la campagna per la rielezione di Uribe nel 2006, affermando: “ideologicamente ci identificavamo con i candidati proposti dall'ex presidente Uribe”. Secondo Mancuso, l'idea della creazione di un blocco paramilitare a Bogotá -il famigerato “Bloque Capital”- è di Francisco Santos Calderón (ex vicepresidente di Uribe e cugino dell'attuale presidente “Jena” Santos), che voleva poter contare su una struttura militare di criminali nella capitale. In due ore di intervista radio, Mancuso, pur ricordando di temere per la propria vita e soprattutto per quella dei propri familiari, ha avuto il tempo di descrivere i fraterni rapporti fra narcotrafficanti, paramilitari e la crème dell'oligarchia al potere in Colombia; citando lo “zar degli smeraldi” Victor Carranza, alleato del famigerato Carlos Castaño, ma anche l'ex commissario per la Pace Luis Carlos Restrepo, il quale “senza dubbio sapeva delle false smobilitazioni” delle AUC, ed il generale Mario Montoya, ex Comandante dell'Esercito ed ex ambasciatore in Repubblica Dominicana, costretto a dimissioni multiple per paramilitarismo. Nell'agghiacciante conclusione dell’intervista, Mancuso rivela che Castaño aveva ordinato la realizzazione di forni crematori per occultare l'enorme numero di vittime dei paracos. Dopo aver utilizzato i gruppi paramilitari come manodopera per i loro crimini, i vari politici come Uribe e Santos, militari come Montoya ed oligarchi vari come Carranza speravano di disfarsi di una generazione di capi estradandoli negli USA; ma dalle carceri statunitensi gli ex alleati rivelano l'intreccio indissolubile di questi loschi personaggi in giacca e cravatta con criminali, assassini, narcotrafficanti e paramilitari.
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