Fw: Clamori dalla Colombia




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Sent: Saturday, May 05, 2012 5:48 PM
Subject: Clamori dalla Colombia



 100.000 PERSONE IN CORTEO A BOGOTÁ PARTORISCONO LA ‘MARCIA
PATRIOTTICA’!
<http://www.nuovacolombia.net/Joomla/clamoridallacolombia/2692-100000-persone-in-corteo-a-bogota-partoriscono-la-marcia-patriottica.html> Dopo tre giorni di assemblee, dibattiti e delibere, che hanno visto protagonisti più di 4000 delegati in rappresentanza di oltre 1700 organizzazioni sociali, politiche e popolari di tutto il paese, e che si sono concluse con la formalizzazione del Consiglio Patriottico Nazionale quale organo di direzione del nuovo movimento Marcia Patriottica, una gigantesca manifestazione nazionale, che si è snodata da tre diversi punti di Bogotá, ha partorito questa nuova speranza  per il popolo colombiano. Oltre 100.000 persone, molte delle quali hanno attraversato per giorni le cordigliere, le selve e gli imponenti fiumi del paese andino-amazzonico per giungere nella capitale, hanno marciato sino ad una stracolma Plaza de Bolívar in cui contadini, lavoratori, studenti medi e universitari, donne, indigeni, senza tetto, venditori ambulanti, sfollati e difens
ori dei diritti umani hanno detto senza paura basta al regime oligarchico colombiano, al terrorismo di Stato e ad un ingiusto modello economico. Significativa e variegata anche la presenza di delegazioni internazionali, che hanno portato la loro solidarietà a questo nuovo movimento politico e sociale che irrompe sulla scena nazionale: dal PSUV venezuelano al FMLN salvadoregno, dal MAS boliviano al Frente Amplio uruguayano, dal FSLN nicaraguense al PC cileno, dal MST brasiliano alla sinistra patriottica basca. Uno dei tanti esponenti internazionali è Asier Altuna, rappresentante della Izquierda Abertzale, arrivata a Bogotá per partecipare alla “Marcha Patriótica por la segunda y definitiva independencia”. Con l'adesione a questa importante iniziativa la sinistra indipendentista basca ribadisce il suo impegno per la costruzione della pace, la democrazia e la giustizia in Colombia. Impegno già dimostrato con la partecipazione a diverse iniziative, come l'Incontro Internazionale
per la pace e la soluzione politica del conflitto colombiano tenutosi a Losanna, in Svizzera, il Foro Colombia celebrato in marzo a Bogotá sulla situazione dei prigionieri politici o il ruolo giocato da Maite Aristegi nella liberazione unilaterale da parte delle FARC-EP degli ultimi militari prigionieri di guerra. Alla Marcia Patriottica si sono uniti anche settori politici liberali colombiani, guidati da Piedad Córdoba e riuniti nella Izquierda Liberal en Marcha, così come il Partito Comunista Colombiano e i Colombiani/e per la Pace , tra gli altri. La Marcia Patriottica, che ha una vocazione di potere ed un carattere antimperialista, anticapitalista ed unitario, sarà un fattore determinante nella lotta per la soluzione politica del conflitto sociale ed armato colombiano, propedeutica alla costruzione della pace con giustizia sociale.  28/04 - NUOVE MANIFESTAZIONI IN COLOMBIA CONTRO LE POLITICHE DEL GOVERNO SANTOS <http://www.nuovacolombia.net/Joomla/clamoridallacolombia/2708-2
804-nuove-manifestazioni-in-colombia-contro-le-politiche-del-governo-santos.html> Un'altra giornata di mobilitazioni in Colombia, dopo la grande manifestazione di lancio della “Marcia Patriottica” a Bogotá; lo scorso 25 aprile, infatti, diversi settori sociali colombiani sono scesi in piazza contro le politiche neoliberiste ed antipopolari del presidente “Jena” Santos. Nella capitale, forti sono state le proteste di migliaia di medici e impiegati della sanità, che hanno scioperato e manifestato contro la famigerata legge 100 sulla Sicurezza Sociale, che ha veicolato la privatizzazione della sanità e favorito il furto di risorse pubbliche da parte del capitale finanziario. Proteste anche di autisti di camion e taxi a Buenaventura, nel Valle, di 14.000 lavoratori dell'Istituto di Benessere Familiare, mentre i dipendenti pubblici hanno annunciato uno sciopero nazionale per il rispetto dei propri diritti sindacali. Non passa giorno in cui nelle strade colombiane non si riversi
no migliaia di lavoratori, studenti, popolazioni indigene o afrodiscendenti per contestare il neoliberista regime colombiano; e mentre la “Marcia Patriottica” si organizza per canalizzare tutte queste esperienze di lotta e il ventaglio di soggetti sociali resistenti, “Jena” Santos appare sempre più solo, arroccato a difesa dei privilegi dell'oligarchia e delle multinazionali.  02/04 - TERRORISMO DI STATO MIETE 4 VITTIME NELLE FILA DELLA MARCIA PATRIOTTICA <http://www.nuovacolombia.net/Joomla/clamoridallacolombia/2730-0204-terrorismo-di-stato-miete-4-vittime-nelle-fila-della-marcia-patriottica.html> Contro il Movimento della Marcia Patriottica, il terrorismo di Stato colombiano passa dalle minacce, neanche tanto velate, ai fatti; sono già almeno quattro le vittime accertate del regime, che usa tutti gli strumenti di cui dispone per tentare di abbattere il nuovo soggetto politico colombiano. I soci di questa impresa criminale sono sempre gli stessi: governo, Forze Armate, Pol
izia, media di regime, narcotrafficanti, oligarchi, latifondisti e multinazionali; gli strumenti del terrore assumono diverse sigle (AUC, Águilas Negras, Bacrim, Rastrojos, ecc.) ma hanno sempre lo stesso scopo: reprimere nel sangue il dissenso sociale, e l'opposizione al regime stesso. Lo scorso 18 aprile è stato fatto sparire Herman Henry Díaz, leader contadino del Putumayo, mentre organizzava la partecipazione dei contadini alla Marcia Patriottica del 23 aprile a Bogotá. Martha Cecilia Guevara Oyola, leader comunitaria di San Vicente del Caguán, nel Caquetá, è scomparsa 2 giorni dopo, durante i preparativi della Marcia. La terza vittima è Mao Enrique Rodríguez, membro del Partito Comunista Colombiano, capo della scorta di Carlos Lozano (direttore del settimanale “Voz” e dirigente della Marcia Patriottica), crivellato di colpi da “ignoti” la sera del 27 aprile a Bogotá. Praticamente in simultanea, nel municipio di Pradera (dipartimento del Valle del Cauca) veniva ammazzato da sicari del terrorismo di Stato il compagno Daniel Aguirre, carismatico leader sindacale dei tagliatori della canna da zucchero. Secondo un ben noto copione, le stigmatizzazioni, le accuse e le minacce del presidente “Jena” Santos, degli alti comandi militari e dei pennivendoli di regime contro il movimento Marcia Patriottica, equivalgono a ordini di sterminio, ben compresi dall'esercito di assassini che agisce in Colombia su mandato del governo, e quindi nella più totale impunità.