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Sent: Wednesday, May 25, 2011 6:06 AM
Subject: Honduras. Zelaya y Lobo firmano accordo
--- Mer
25/5/11, Giorgio Trucchi <gtrucchi at ibw..com.ni> ha scritto:
Da:
Giorgio Trucchi <gtrucchi at ibw.com.ni> Oggetto: Honduras. Zelaya y
Lobo firmano accordo A: Undisclosed-Recipient at yahoo.com Data: Mercoledì 25
maggio 2011, 00:53
Honduras
Accordo definisce
ritorno di Zelaya e rientro dell'Honduras nell'Osa
Avanza velocemente
normalizzazione delle relazioni internazionali
Presidenti del CA-4 riuniti
a Managua © (Foto G. Trucchi)
I presidenti dei paesi membri del CA-4 - El
Salvador, Guatemala, Honduras e Nicaragua - si sono riuniti la notte di
domenica (22/05) a Managua, capitale del Nicaragua, per annunciare il
proprio sostegno all'Accordo di
Cartagena, firmato poche ore
prima dal presidente dell'Honduras, Porfirio Lobo e dall'ex
presidente Manuel Zelaya, all'interno del processo di mediazione
promosso dai presidenti del Venezuela e Colombia. Hanno inoltre
ratificato la loro decisione di reincorporare l'Honduras a questa
organizzazione regionale (CA-4) e al Sistema dell'integrazione
centroamericana (Sica).
Durante l'attività, Zelaya ha
invitato tutti i paesi dell'America Latina ad analizzare l'accordo
firmato a Cartagena, in quanto "democratico e di riconciliazione per
l'Honduras", poiché include componenti essenziali come "il
rispetto dei diritti umani, l'apertura politica, l'inizio di un
processo di convocazione a una Assemblea Nazionale Costituente e il
riconoscimento politico del Fronte nazionale di resistenza popolare
(Fnrp)".
L'ex presidente honduregno ha
considerato l'accordo "un primo passo di un processo", il cui rispetto
dovrà essere attentamente verificato da una Commissione
speciale integrata da membri dei governi del Venezuela e Colombia. "Ora,
faremo tutto il possibile affinché, nel minor tempo possibile,
l'Honduras possa recuperare tutti i suoi diritti come Paese", ha
concluso Zelaya.
Il ritorno dell'ex presidente in Honduras è
previsto per il prossimo 28 maggio. Lobo ha garantito
pubblicamente a Zelaya che "sarà trattato come si merita, in
quanto alla dignità di essere stato presidente per volontà del popolo
honduregno". A questo proposito, la Resistenza sta preparando una
mobilitazione senza precedenti che si dirigerà verso
l'aeroporto ad aspettare il suo coordinatore nazionale.
Relazioni
regionali
Durante una conferenza stampa, il presidente
nicaraguense, Daniel Ortega, ha letto il testo di un
accordo firmato dai
quattro presidenti del CA-4, nel quale, oltre a esprimere il
proprio sostegno all'Accordo di Cartagena, considera che "crea le
condizioni per la reintegrazione dell'Honduras nell'Organizzazione degli
stati americani (Osa) e per la partecipazione piena al
Sica". I presidenti centroamericani
hanno quindi chiesto ai Paesi della regione di "appoggiare l'immediata
reincorporazione dell'Honduras all'Osa" e hanno informato sulla
decisione del presidente Ortega di orientare "l'immediato e pieno
ristabilimento e la normalizzazione delle relazioni del Nicaragua
con l'Honduras". L'Honduras era stato sospeso dal
Sica e dall'Osa nei giorni successivi al colpo di Stato
del 28 giugno 2009 e solamente alcuni paesi latinoamericani, come il
Cile, Panama, Costa Rica e Colombia, avevano deciso di stabilire
relazioni diplomatiche con l'attuale governo di Porfirio
Lobo. Durante la riunione, a cui hanno
partecipato Manuel Zelaya e il cancelliere venezuelano Nicolás
Maturo, Ortega ha affermato che, con questa decisione,
"riaffermiamo la nostra volontà di pace e riconciliazione per le quali
si è sparso tanto sangue nella nostra America ed in particolare, nella
regione centroamericana". Secondo il
presidente del Guatemala, Álvaro Colom, la reincoprporazione
dell'Honduras al CA-4 e al SICA e la decisione del
Nicaragua di normalizzare le sue relazioni, rappresenta
"un importante passo in avanti sulla strada dell'integrazione
regionale e ci dà più strumenti per continuare a combattere, con più
forza e coesione, i problemi che ci assillano".
Questa posizione è stata assecondata dal presidente
salvadoregno, Mauricio Funes. "Ciò che abbiamo fatto oggi (22/5)
costituisce un passo fondamentale verso la ricostruzione del tessuto
istituzionale che è stato danneggiato dal colpo di Stato e dalla
destituzione illegittima di Manuel Zelaya".
FNRP
Il
Comitato Politico della Resistenza honduregna ha diffuso un
comunicato in cui
ringrazia i presidenti del Venezuela e Colombia per avere contribuito,
con il processo di mediazione, all'uso di "meccanismi civilizzati" per
cercare di uscire dalla crisi provocata dal colpo di
Stato.
Riconosce, inoltre, che seppur il ritorno di
Zelaya rappresenti un successo per il popolo honduregno, sul tema
dei diritti umani non sono stati fatti passi in avanti, già che
Porfirio Lobo non ha dato le garanzie necessarie affinché si
ponga fine all'impunità che regna nel paese.
Il Comitato Politico del FNRP
ha anche segnalato come positivo il riconoscimento della
Resistenza come forza politica, la possibilità di potersi iscrivere
come partito politico e partecipare a futuri processi elettorali, così
come il diritto a iniziare un cammino che possa portare
all'installazione di un'Assemblea Costituente.
© (Testo e Foto Giorgio Trucchi - Lista
Informativa "Nicaragua y más" di Associazione Italia-Nicaragua
- www.itanica.org
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