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Lettera di appoggio al MST, da inviare alla commissione parlamentare di inchiesta (in italiano e in portoghese)
- Subject: Lettera di appoggio al MST, da inviare alla commissione parlamentare di inchiesta (in italiano e in portoghese)
- From: Serena Romagnoli <md1042 at mclink.it>
- Date: Wed, 10 Feb 2010 22:27:05 +0100
- Thread-topic: Lettera di appoggio al MST, da inviare alla commissione parlamentare di inchiesta (in italiano e in portoghese)
LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA CPMI, A PRESIDENTI DI CAMERA E SENATO E AL POTERE GIUDIZIARIO Deputado Jilmar Tatto relator - dep.jilmartatto at camara.gov.br Senador Almeida Lima presidente da cpmi - almeida.lima at senador.gov.br STIMATI SIGNORI, Il Parlamento Brasiliano ha installato di nuovo un¹altra commissione parlamentare mista di inchiesta (quindi con la partecipazione di deputati e senatori) per indagare sugli accordi firmati tra governo federale e enti e movimenti di lavoratori rurali. Anche se il Gruppo Ruralista in Parlamento e la grande stampa insistono nel dire che si tratta di una ³CPMI sul MST², l¹interrogazione in base alla quale è stata creata la Commissione stabilisce obiettivi più ampi, come è detto con chiarezza: ³La Commissione è destinata ad appurare le cause, le condizioni e le responsabilità relative a deviazioni e irregolarità verificatesi in accordi e contratti firmati tra il governo federale e organizzazioni o enti di riforma o sviluppo agrario, indagare sul finanziamento clandestino, sulle eventuali risorse usate per invasioni di terre, ma anche analizzare e valutare la struttura fondiaria agraria brasiliana e specialmente la promozione e realizzazione della riforma agraria². Diversamente da ciò che ha divulgato la grande stampa, i reali obiettivi degli autori dell¹interrogazione il Gruppo Ruralista al Congresso nel concentrare l¹indagine solo sugli accordi firmati tra il Potere Esecutivo e le organizzazioni popolari, è criminalizzare i movimenti sociali e specialmente il MST. Questa è la terza Commissione Parlamentare di Inchiesta con lo stesso obiettivo negli ultimi sette anni. Nel 2003 fu istituita la ³CPMI della Terra² che ha operato fino al novembre del 2005, e non ha provato nulla nei confronti del MST o di qualsiasi altra organizzazione contadina. In quella CPMI il Gruppo Ruralista è tuttavia riuscito a respingere la relazione presentata dal deputato João Alfredo (PSOL/CE), allora relatore della CPMI e approvare invece la relazione del deputato Lupion (DEM/PR) che propose di classificare le occupazioni di terra come crimine odioso. Nel giugno del 2007, il Senato ha approvato l¹istituzione della CPI delle ONGs, destinata a indagare sulla utilizzazione di risorse pubbliche da parte di enti della società civile organizzata. La tesi era simile alla precedente, cioè che le organizzazioni popolari e i movimenti sociali utilizzino risorse pubbliche per fini illeciti. I nemici della riforma agraria tornarono all¹attacco chiedendo la sospensione del segreto bancario, fiscale e telefonico degli enti che collaborano con l¹ MST. Quella CPI è ancora in piedi, si prevede che terminerà i suoi lavori durante questo mese. Ma oltre ad analizzare l¹applicazione legale delle risorse, sarebbe importante analizzare i risultati degli accordi e se gli obiettivi proposti sono stati realizzati. Ora il Gruppo Ruralista è tornato ad attaccare i movimenti sociali agricoli, soprattutto il MST, con la creazione di un¹altra CPMI, alla ricerca di risposte alle pressioni della sua base sociale e utilizzando la commissione come uno strumento per bloccare l¹attualizzazione degli indici di produttività. Gli argomenti e la tesi sono sempre gli stessi, ossia i movimenti sociali e le organizzazioni popolari non hanno diritto ad accedere alle risorse pubbliche. D¹altra parte, l¹installazione di questa CMPI, avendo come obiettivo di indagine l¹azione di organizzazioni in ambito rurale, è una eccellente opportunità per indagare, per esempio, sulla destinazione delle risorse ricevute dal Sistema S. Questa indagine è opportuna, non solo per la quantità di risorse pubbliche coinvolte (tra 2000 e 2009 il SENAR e il SESCOOP, entità controllate dai fazendeiros, hanno ricevuto, solo per quanto riguarda contributi obbligatori più di 2 miliardi di reais) ma per abbondanti prove di una cattiva gestione delle stesse. In vari documenti del Tribunale dei conti dell¹Unione, per esempio, queste risorse risulterebbero utilizzate non per educare e formare il popolo delle campagne, ma per mantenere, irregolarmente, le strutture amministrative delle federazioni padronali. Oltre a questo, la CPMI può essere un¹ eccellente opportunità per indagare sull¹ indebita appropriazione di terre pubbliche nei diversi stati della federazione, che la stampa ha denunciato, appropriazione che coinvolge anche parlamentari come la senatrice Kátia Abreu, nello Stato di Tocantins o banchieri sospetti, come nel caso dell¹acquisto di 36 aziende da parte della banca Oportunity, in soli tre anni, nel sud del Pará, (caso denunciato in una indagine della Polizia Federale). O anche, come l¹acquisto di terre da parte di imprese straniere nella fascia di frontiera, come è successo con l¹impresa Stora Enso nel Rio Grande del Sud e con la setta Moon nel Mato Grosso do Sul, oltre alla nota denazionalizzazione delle risorse naturali e dell¹agricoltura brasiliana che è sempre più controllata da imprese transnazionali, che impongono la loro logica di lucro e colpiscono negativamente la sovranità alimentare del nostro paese. La violenza nelle campagne (e le sue cause) sono un¹altra realtà da indagare poiché, negli ultimi anni, sono stati uccisi diversi leader del MST e di altri movimenti contadini. Dalla ridemocratizzazione nel 1985 ad oggi sono state assassinate più di 1600 persone, dirigenti di lavoratori rurali e agenti pastorali, avvocati ecc. Tra questi solo 80 casi sono arrivati ai tribunali e solo 20 sono stati giudicati. La CPMI deve indagare sui responsabilie e sul perché il potere giudiziario sia così connivente con i latifondisti mandanti di questi crimini. Raccomandiamo che il parlamento brasiliano indaghi sul perché un vero oligopolio di imprese straniere domina la produzione di pesticidi e ha trasformato il Brasile nel maggior consumatore mondiale di veleni agricoli, che nuocciono alla qualità degli alimenti e alla salute della popolazione. Riteniamo che questi sarebbero alcuni dei temi che questa CMPI dovrebbe indagare, contribuendo alla costruzione di una società realmente democratica, appoggiando le iniziative popolari, comprese quelle delle organizzazioni e movimenti che, nella conquista di un pezzo di terra, producono alimenti per la popolazione brasiliana. Restringere i lavori di questa CPMI ad indagare soltanto sugli accordi tra entità collaboratrici del MST rappresenterà solo una iniziativa parlamentare in più di criminalizzazione dei movimenti sociali e non un contributo allo sviluppo e alla democratizzazione delle campagne brasiliane. Vogliamo manifestare la nostra totale solidarietà al MST e a tutti i movimenti sociali e organizzazioni che si impegnano nella lotta per una riforma agraria giusta e necessaria. Il Brasile non sarà mai una società democratica e giusta se non risolverà la vergognosa concentrazione della proprietà della terra nella quale solo 15.000 grandi proprietari possiedono 98 milioni di ettari, come ha denunciato l¹ultimo censimento e meno del 2% del totale delle aziende controllano più del 45% di tutte le terre. E chi lotta per la democratizzazione della proprietà non può essere criminalizzato proprio da quelli che vogliono mantenere il monopolio della proprietà della terra. Con rispetto +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ CARTA ABERTA AO PRESIDENTE DA CPMI Aos presidentes da Câmara dos Deputados e do Senado Federal e ao Poder judiciario Fevereiro de 2010. Prezados senhores, O Parlamento Brasileiro instalou novamente mais uma Comissão Parlamentar Mista de Inquérito - CPMI (com a participação de Deputados e Senadores) para investigar os convênios firmados entre o Governo Federal e entidades e movimentos de trabalhadores rurais. Apesar da Bancada Ruralista e da grande imprensa insistir que é uma ³CPMI do MST², o requerimento que criou a Comissão estabelece objetivos mais amplos, como explicitados na ementa: ³apurar as causas, condições e responsabilidades relacionadas a desvios e irregularidades verificados em convênios e contratos firmados entre a União e organizações ou entidades de reforma e desenvolvimento agrários, investigar o financiamento clandestino, evasão de recursos para invasão de terras, analisar e diagnosticar a estrutura fundiária agrária brasileira e, em especial, a promoção e execução da reforma agrária². Diferente do divulgado pela grande imprensa, os reais objetivos dos autores do requerimento - Bancada Ruralista no Congresso - ao centrar as investigações apenas em convênios assinados entre o Poder Executivo e entidades populares, é criminalizar os movimentos sociais, especialmente o Movimento dos Trabalhadores Rurais Sem Terra. Esta é a terceira Comissão Parlamentar de Inquérito com o mesmo objetivo nos últimos sete anos. Em 2003, foi criada a ³CPMI da Terra², que funcionou até novembro de 2005, e nada provou contra o MST ou qualquer outra entidade agrária. Naquela CPMI, a Bancada Ruralista conseguiu rejeitar o relatório apresentado pelo Dep. João Alfredo (PSOL/CE), então relator da CPMI, e aprovou o relatório do Dep. Lupion (DEM/PR), que propôs classificar as ocupações de terra como crime hediondo. Em junho de 2007, o Senado aprovou a criação da CPI das ONGs, destinada a investigar a utilização de recursos públicos por entidades da sociedade civil organizada. Novamente, valendo-se de tese semelhante - ou seja, que as entidades populares e movimentos sociais desviam recursos públicos -, os inimigos da reforma agrária voltaram a atacar, pedindo a quebra do sigilo bancário, fiscal e telefônico de entidades parceiras do MST. A CPI ainda está funcionando, e o seu encerramento está previsto para fevereiro de 2010. Além de analisar a aplicação legal dos recursos, seria importante analisar os resultados dos convênios, e se os objetivos propostos foram realizados. Agora, a Bancada Ruralista voltou a atacar os movimentos sociais rurais, especialmente o MST, com a criação de mais uma CPMI, buscando dar resposta às pressões de sua base social, e utilizando-a como um meio de barrar a atualização dos índices de produtividade. Os argumentos e a tese são sempre os mesmos: movimentos sociais e entidades populares não têm direito a acessar recursos públicos. Por outro lado, a instalação desta CMPI, tendo como objeto de investigação a atuação de entidades no meio rural, é uma excelente oportunidade para investigar, por exemplo, a destinação dos recursos recebidos pelo Sistema S. Essa investigação é oportuna, não só pela quantidade de recursos públicos envolvidos (entre 2000 e 2009, o SENAR e o SESCOOP, entidades dominadas pelas entidades dos fazendeiros, receberam, só em recursos da contribuição obrigatória, mais de R$ 2 bilhões), mas também por fartas evidências de má versação dos mesmos. Em reiteradas decisões do Tribunal de Contas da União, por exemplo, estes recursos estariam sendo utilizados não para educar e treinar o povo do campo, mas para manter, de forma irregular, as estruturas administrativas e mordomias das Federações patronais. Além disso, seguindo o que está proposto na ementa do requerimento aprovado, é uma excelente oportunidade para investigar a grilagem de terras publicas nos mais diversos Estados da Federação, que a imprensa denunciou e que envolve inclusive parlamentares como a senadora Katia Abreu, no estado de Tocantins, ou banqueiros sob suspeita, como é o caso da compra de 36 fazendas em apenas tres anos no sul do Pará pelo Banco Oportunity, o que foi denunciado em inquerito da Policia federal. Ou ainda, como a compra de terras por empresas estrangeiras em faixa de fronteira. Como acontece com a empresa Stora Enso, no RS, e a seita Monn, no MS. Além da notória desnacionalização dos recursos naturais e da agricultura brasileira, que passa a ser controlada cada vez mais por empresas transnnacionais, que impõem sua lógica de lucro e afeta a soberania alimentar de nosso país. A violência no campo (e suas causas) é outra realidade a ser investigada. Nos últimos anos, foram mortos diversas lideranças do MST e de outros movimentos agrários. Desde a redemocratizaçao, em 1985, até os dias atuais, foram assassinados mais de 1.600 lideranças de trabalhadores rurais, incluindo agentes de pastoral, advogados etc. Destes apenas 80 chegaram aos tribunais e menos de 20 foram julgados. A CPMI precisa investigar os seus responsaveis e por que o poder judiciário é tao conivente com os latifundiarios mandantes desses crimes. Recomendamos que o parlamento brasileiro investigue porque um verdadeiro oligopolio de empresas estrangerias domina a produçao de agrotóxicos, e transformou o Brasil no maior consumidor mundial de venenos agricolas, afetando a qualidade dos alimentos e a saúde da população, sem nenhuma responsabilidade. Entendemos que estes seriam alguns temas que esta CMPI deveria investigar, contribuindo para a construção de uma sociedade verdadeiramente democrática, apoiando as iniciativas populares, inclusive das organizações e movimentos que, na conquista de um pedaço de chão, produzem alimentos para a população brasileira. A restrição dos trabalhos dessa CMPI à investigação apenas de convênios de entidades parceiras do MST representará, unicamente, mais uma iniciativa parlamentar de criminalização dos movimentos sociais e não uma contribuição ao desenvolvimento e democratização do campo brasileiro. Queremos manifestar aos senhores nossa total solidariedade ao MST e a todos os movimetnos sociais e entidades que colocam seus esforços na luta por uma reforma agraria justa e necessária. O Brasil nunca será uma sociedade democratica, nem justa, se não resolver essa vergonhosa concentração da propriedade da terra, em que apenas 15 mil fazendeiros sao donos de 98 milhões de hectares, como denunicou o ultimo censo, e que menos de 2% do total dos estabelecimetnso controlam mais de 45% de todas as terras. E quem luta pela democratização da propriedade, nao poder ser criminalizado justamente por aqueles que querem manter o monopolio da propriedade da terra. Atenciosamente, (A carta assinada pode ser enviada por correio eletrônico para:Deputado Jilmar Tatto relator - dep.jilmartatto at camara.gov.br E Senador Almeida Lima presidente da cpmi - almeida.lima at senador.gov.br
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