Notizie MST settembre - ottobre



Title: Notizie MST settembre - ottobre

Notizie settembre/ottobre
 
11/14 ottobre -  VII INCONTRO AMIG@S MST
Tra giovedi 11 e domenica 14 ottobre si svolgerà a OSLO in Norvegia il VII Incontro dei gruppi di appoggio europei al Movimento Senza Terra. In rappresentanza degli amici italiani andranno a Oslo Antonio Lupo e Chiara De Poli.
 
8 ottobre – Serata in memoria di Che Guevara e a favore delle biblioteche del MST
A São Paulo l’8 ottobre il MST ricorderà Che Guevara, un uomo che ha dedicato la vita al sogno di un mondo più giusto. Uno dei principi sostenuti dal CHE per tutti i rivoluzionari è quello della conoscenza come arma di trasformazione. Il MST che ha fatto suo questo principio lancia a Sao Paulo la campagna di solidarietà alle Biblioteche del MST.  Una campagna senza limiti di quantità e di aree di conoscenza
 
Ottobre - Visite di esponenti di MST e CPT in Italia.
Nei prossimi giorni saranno in Italia alcuni esponenti del MST e della CPT. A Parma, invitato da Kuminda, ci sarà a partire dal 10 ottobre Cledson Mendes da Silva. Cledson parteciperà poi a iniziative in Emilia e Toscana. Dal 20 ottobre sarà a Roma per una settimana Neiva Vivian per partecipare a un incontro di donne in lotta, organizzato dalle Madri di Piazza di Maggio. Neiva parteciperà il 20 ad un incontro di Amig@s e il 21 a un seminario sulla formazione politica presso la Città dell’altraeconomia (Roma – Testaccio).
Edivaldo, MST del Paraiba è stato invitato da Manitese 17/24 ottobre.
Dal 28 ottobre sarà in Italia Gilvander Moreira della CPT del Minas Gerais, con l’avvocatessa Delze Dos Santos Laureano per partecipare a incontri a Roma, Milano... e in Friuli dove sono in corso una serie di iniziative (ottobre-dicembre) con il titolo comune: “Brasile, la terra sotto la pianta dei piedi”, promosse da “Il Caseificio” e Danilo De Marco con la collaborazione di molte associazioni e istituzioni locali.
Passerà anche per l’Italia nel mese di ottobre Ildo Perondi della CPT del Parana, che come Gilvander Moreira ha fatto parte per anni del comitato di appoggio al MST di Roma.
 
 
5 ottobre – I Movimenti sociali chiedono trasparenza nel rinnovo di concessioni di radio e TV
In vari stati del Brasile, movimenti sociali, sindacati e organizzazioni della società civile sono usciti nelle strade per manifestare nell’ambito della campagna per “Trasparenza e Democrazia nelle Concessioni di Radio e TV”. Secondo il MST si deve lottare per la fine degli oligopoli privati dei media. I media oggi non sono più il braccio della elite brasiliana, sono parte organica di questa elite. Per fare la riforma agraria in Brasile è indispensabile democratizzare i mezzi di comunicazione. Il presidente della Camera Arlindo CHinaglia (PT) a cui sono state presentate le rivendicazioni della campagna ha riconosciuto l’esistenza di un automatismo nei processi di rinnovo delle concessioni e ha detto che la campagna promuove un dibattito fondamentale per la democratizzazione del paese.
 
28 settembre – La corsa all’acquisto di terre da parte di imprese straniere in Brasile
Lo sforzo del presidente Lula di vendere il Brasile come futuro polo mondiale del biocombustibile sta provocando un'esplosione nel mercato delle terre, ma ha messo a nudo una realtà grave per la sovranità del paese: il governo non ha nessun controllo su chi sono e quanti milioni di ettari di terra sono nelle mani degli stranieri oggi.
Non ci sono meccanismi legali per controllare la voracità di gruppi stranieri che, secondo dati dell'Incra, stanno pesantemente investendo nell'acquisto di terre nell'ovest di Bahia, Mato Grosso do Sul, Mato Grosso, Tocantins, Maranhão, Pará e a São Paulo. Tra gli acquirenti di terre brasiliane ci sono imprese legate alla Fondazione Soros, le americane Microsoft e Google, le svedesi Precius Woods e Stora Enso e anche sette religiose come la Chiesa Unificata del reverendo  Monn Sun Myung, già padrona di estese aree nel Mato Grosso do Sul. Bisogna stabilire dei limiti per una questione di sovranità nazionale, non si tratta di xenofobia, ha detto il presidente dell’INCRA Rolf Hackbart. Egli ammette che il governo non ha dati su coloro che possiedono terre in particolare nella regione amazzonica. La prospettiva del nuovo modello energetico spinge ad acquistare terre per realizzare piantagioni su larga scala di canna da zucchero, ma anche alcune ONG internazionali, con il pretesto di proteggere la regione, svolgono azioni poco chiare. Per esempio una di esse, ospitata nel sito di   Cool Earth, sta offrendo aree in vendita attraverso internet. Annunci vengono anche pubblicati sui giornali. Tra gli acquirenti ci sono ambientalisti radicali che vogliono salvare la regione e persone che hanno intenzione di sfruttare il legname, ha detto il presidente dell’INCRA. E’ difficile avere un’idea del fenomeno perchè basta aprire un ufficio in Brasile o essere associato a un brasiliano per poter comprare tutte le terre che si vogliono. Questo fenomeno, dice il presidente dell’Incra, sta mettendo in difficoltà il governo anche nella ricerca di terre per la riforma agraria. Gli stranieri hanno monete forti e pagano subito, a differenza del governo. Il prezzo della terra sta crescendo e si sta modificando anche il valore della terra nei vari stati. L’Incra ha ricevuto richieste di informazioni da imprenditori libici interessati alle terre del nordest e perfino cinesi
 
 
 24 settembre - Giornate contro  la paralisi della riforma agraria
La riforma agraria è ferma in tutto il paese, 150.000 famiglie del MST continuano a stare negli accampamenti mentre la concentrazione delle terre e la povertà nelle campagne sono cresciute insieme all'agrobusiness e ancora di più oggi con il programma degli agrocarburanti. Noi abbiamo - dice il MST-  un Programma Agrario con  concrete  proposte per lo sviluppo delle campagne brasiliane e la lotta alla povertà. Un  progetto di creazione di posti di lavoro e di produzione di alimenti. Il primo passo per questo progetto di sviluppo è l'insediamento di 150.000 famiglie che sono accampate in tutto il Brasile.
 
L'insediamento di queste famiglie, oltre a deconcentrare la proprietà della terra genererebbe 750.000 posti di lavoro in modo diretto e molti altri con la costruzione di case, la fabbricazione di strumenti di lavoro, macchinari agricoli ecc. che metterebbero in moto le economie locali. (...) Denunciamo l'oziosità delle terre del latifondo e l'esportazione di alimenti fuori dal paese e vogliamo anche che il governo dica finalmente qual è il suo progetto di riforma agraria, dice il MST.
 
Il governo agisce soltanto in appoggio dell'agrobusiness e del latifondo, abbandonando l'agricoltura contadina alla propria sorte. Per avere un'idea, per il raccolto 2006/2007 il governo ha dato 50 miliardi di reais all'agrobusiness e soltanto 10 miliardi all'agricoltura contadina (via Pronaf); per il raccolto 2007/2008 la brutale differenza si ripete: 58 miliardi all'agrobusiness e 12 miliardi all'agricoltura contadina
 
Ci sono inoltre circa 40 miliardi di debiti accumulati da parte dei ruralisti, negoziati negli anni scorsi. Solo gli interessi non pagati per questi debiti superano i 4 miliardi all'anno, più di quanto il governo federale mette a disposizione per tutte le azioni relative alla riforma agraria.  (...)
 
 Tra le richieste della mobilitazione ci sono le infrastrutture per le campagne, il credito per le abitazioni, la produzione, l'assistenza tecnica, educazione e salute, l'immediato aggiornamento degli indici di produttività, la decisione di mettere l'INCRA alle dirette dipendenze del Presidente della Repubblica.
 
Il MST vuole inoltre che il Governo impedisca alle imprese straniere di comprare terre in Brasile poichè le monoculture che vengono impiantate aumentano la povertà delle campagne, danneggiano la terra, l'acqua, la biodiversità e compromettono la sovranità del paese.  
 
Altre richieste più specifiche riguardano la costruzione di almeno 200 scuole negli insediamenti, con biblioteche, laboratori, palestre ecc.  Nel settore della Sanità la richiesta è che venga garantita una rete di servizi che riguardi le aree di riforma agraria, realizzare il Programma Salute della Famiglia (PSF) e l'ampliamento delle equipe e dei professionisti che le compongono.
Esiste poi una forte domanda di abitazioni da parte di 200.000 famiglie insediate (...)
 
La riforma agraria non è avanzata sufficientemente per deconcentrare la proprietà della terra durante il governo Lula. Gli insediamenti realizzati non hanno colpito il latifondo. La maggior parte di essi fa parte di antichi progetti, di regolarizzazioni fondiarie o sono in terre pubbliche. E la maggior parte di essi sono stati concessi nella regione dell’Amazzonia Legale, senza strutture per poter svilupparsi, lontani dai principali mercati di consumo. Il Piano Nazionale di Riforma Agraria non è stato realizzato e ora il governo non vuole stabilire delle mete per gli insediamenti. Ha dato priorità all'agrobusiness basato sulla produzione di monoculture in latifondi per l'esportazione di soia, cotone e eucalipto per sostenere la politica economica neoliberista. (...)
  
Non vogliamo - dice il MST - che grandi estensioni delle nostre migliori terre vengano trasformate in immense monoculture. Questo porterebbe a ulteriori danni alla biodiversità e alla produzione di alimenti, solo per rifornire delle automobili. Milioni di lavoratori agricoli perderebbero il loro lavoro in tutto il mondo e finirebbero nelle favelas delle metropoli.