!Esclusiva: 5 Ergastoli per i desaparecidos!



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Esclusiva di Selvas.org
Roma - 14 marzo 2007 - ore 19.15


Cinque ergastoli
ai militari argentini
Estela Carlotto: "Grazie Italia! Un trionfo universale per la giustizia e
la verità"


Cristiano Morsolin - Dall'aula di massima sicurezza di Roma, per Selvas.org


Roma 14 marzo 2007

Oggi alle ore 17.00, presso l'aula bunker della Corte d'Assise di Roma, è
stata pronunciata la storica sentenza di 5 ergastoli agli ex ufficiali
della Marina argentina - Jorge Eduardo Acosta, Alfredo Ignacio Astiz
(conosciuto come "L'angelo biondo della morte"), Hector Antonio Febres,
Antonio Vanek e Jorge Raul Vildoza - con l'accusa di omicidio volontario
plurimo premeditato in relazione alla morte di tre cittadini di origine
italiana, "desaparecidos" in Argentina negli anni della dittatura militare
che governò a Buenos Aires tra il 1976 e il 1983. Mentre ai primi quattro
la notifica dell'ergastolo si presume sarà loro notificata, essendo
attualmente agli arresti domiciliari, all'ex ufficiale Vildoza viene
attribuita in contumacia come latitante.

Il Ministro degli Esteri italiano Massimo D'Alema - in una dichiarazione
rilasciata al quotidiano argentino La Nacion - afferma che la richiesta di
estradizione ora è importante perché una sentenza non è carta straccia.
L'importanza della sentenza è sottolineata anche dalla presenza in Aula di
rappresentanti del governo della Farnesina come Franco Danieli, vice
Ministro con delega agli Italiani all'Estero e Donato Di Santo,
Sottosegretario agli Affari Esteri con delega per l'America Latina.

L'argentina Estela Carlotto, coraggiosa Nonna di Plaza de Mayo, al
pronunciamento della Corte dichiara:
"Sono felice perché la giustizia universale impedisce l'impunità. Questo è
un passo importante affinché si faccia giustizia: alle Abuelas e alle Mamme
di Plaza de Mayo, questa sentenza da' più forza per continuare a lottare e
costruire un'Argentina democratica e sovrana."
La Carlotto continua: "Questi ergastoli sono importanti soprattutto per
Jorge Raul Vildoza, ancora latitante. Propprio ieri abbiamo ritrovato l'87°
nipote delle Abuelas..."
L'emozione evidente non tradisce la lucidità della testimone storica che
approfitta dell'occasione per sottolineare l'eccellente dialogo e
collaborazione avuta con il nostro governo Prodi. In particolare il legale
dell'accusa, l'avvocato Mandiga, ha chiesto al governo Prodi che chieda
ufficialmente anche l'estradizione dei militari condannati nel primo
processo dell'anno 2000, attualmente già passato ingiudicato.


Subito dopo la lettura nell'aula bunker di Rebibbia della sentenza è stata
organizzata una conferenza stampa presso il Palazzo della Provincia di Roma
dove e sono intervenuti in video-conferenza dall'Argentina il
Sottosegretario di Stato Argentino per i Diritti Umani Eduardo Luis Duhalde
e il Ministro dell'Educazione Daniel Filmus.
Dualde, che è stato testimone al processo ha dichiarato l'emozione di
questa storica sentenza, importante per la riparazione simbolica alle
famiglie ma anche un contributo importante per la comunità giuridica
internazionale. Il Ministro Filmus ha espresso le sue congratulazioni per
il lavoro svolto che rappresenta un esempio chiaro di una giustizia
possibile.

Alla fine della conferenza stampa Estela Carlotto esclama:
"Non esiste distanza tra Italia e Argentina nel festeggiare questo
avvenimento storico: grazie Italia, perché hai dato l'esempio, per la
seconda volta che è possibile una condanna in contumacia dei responsabili
dei crimini." Continua con un'immagine: "che emozione nell'aula bunker di
Rebibbia, con quelle celle vuote, simbolo dei responsabili del genocidio: è
un trionfo universale per la giustizia e la verità."
L'avvocato Mandiga conclude: "della sentenza colpisce che l'ESMA (famoso
edificio adibito alle torture dalla dittatura, ora museo del ricordo - ndr)
sia il segno dell'introduzione nel cuore della civiltà della Capitale
Buenos Aires, delle Barbarie... Importante che attraverso questa sentenza
siano stati dimostrati i Voli della Morte, utilizzati dai militari per la
sparizione di migliaia di detenuti civili.


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Link di approfondimento:

Attesa storica sentenza per i desaparecidos
<http://www.selvas.org/dossCondor6.html>http://www.selvas.org/dossCondor6.html

Il 5 marzo la pubblica accusa, davanti la Corte d'Assise di Roma, ha
chiesto quattro ergastoli nel processo contro gli ufficiali della marina
argentina accusati dell'omicidio premeditato di tre "desaparecidos" di
origine italiana, scomparsi durante la dittatura militare che governò a
Buenos Aires tra il 1976 e il 1983.

"Il vizio della memoria"
<http://www.selvas.org/InterEstelaCarlotto.html>http://www.selvas.org/InterEstelaCarlotto.html

Intervista alla nonna coraggio Estela Carlotto nel 30° anniversario del
golpe in Argentina.
"Trent'anni fa ero un'insegnante, dirigevo una scuola elementare,
appartenevo ad una famiglia di classe media, quattro figli e un marito di
cognome Carlotto...

Di Cristiano Morsolin - Selvas.org

(Gli articoli sono utilizzabili con la citazione dell'autore e di Selvas.org.)