Tribunale Permanente dei Popoli: Colombia



TRIBUNALE PERMANENTE DEI POPOLI



<x-tad-smaller>Fondatore:</x-tad-smaller><x-tad-smaller> LELIO BASSO
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<x-tad-smaller>Presidente</x-tad-smaller><x-tad-smaller>:
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<x-tad-smaller>SALVATORE SENESE (ITALIA)</x-tad-smaller>




































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Segretario generale:

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<x-tad-smaller>GIANNI TOGNONI (ITALIA)</x-tad-smaller>








SEGRETERIA GENERALE: VIA DELLA DOGANA VECCHIA 5 - 00186 ROMA
TEL: 0668801468 FAX: 066877774 E-mail: filb at iol.it - Web: http://www.internazionaleleliobasso.it



COMUNICATO STAMPA
TRIBUNALE PERMANENTE DEI POPOLI:
VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI IN COLOMBIA

<x-tad-smaller>
</x-tad-smaller>Il Tribunale Permanente dei Popoli (TPP), organo della Fondazione Lelio Basso-sezione internazionale, terrà nei giorni 10 e 11 Novembre 2006, nella città di Medellín, in Colombia, un'udienza pubblica sulle violazioni dei diritti umani da parte delle multinazionali minerarie.
Nel mese di giugno 2005, il TPP ha accettato la richiesta da parte di un ampio coordinamento di organismi, sindacati e associazioni colombiane di realizzare un ciclo di udienze sui differenti aspetti e attori del conflitto colombiano, con l'obiettivo di analizzare il tipo di intervento delle imprese multinazionali nei diversi campi dell'estrazione delle risorse naturali. Nel corso di tali udienze, il Tribunale giudicherà le dinamiche delle pratiche economiche neoliberali, le loro implicazioni con la politica di sicurezza repressiva e il processo di militarizzazione dello Stato colombiano, con il fine ultimo di valutare le conseguenze sui diritti economici e politici del suo popolo.
La prima tappa di questo percorso è stata realizzata a Berna nel mese di ottobre 2005, in occasione dell'udienza preliminare sulla responsabilità diretta della multinazionale Nestlé nella persistente violazione dei diritti lavorativi e sindacali. L'udienza ha avuto valore di hearing per quella successiva tenutasi a Bogotà l'1 e 2 Aprile 2006. Quest'ultima ha giudicato le violazioni dei diritti lavorativi e della libertà sindacale da parte delle multinazionali agroalimentari Nestlé, Coca Cola e Chiquita Brands. Dieci sono i casi di assassinii di lavoratori di cui è stata provata la responsabilità della Nestlè, nove, invece, quelli attribuiti all'impresa Coca Cola. Nella stessa occasione, il governo colombiano è stato accusato di inadempimento del diritto al lavoro, secondo quanto espresso dalla Costituzione politica del 1991 e dalle convenzioni 87 e 98 dell'OIL; di inadempimento dell'obbligo di perseguire i crimini di lesa umanità, a causa dell'assenza di un potere giudiziario realmente indipendente. Allo stesso tempo, gli Stati Uniti e la Svizzera sono stati accusati di non aver rispettato i diritti umani riconosciuti dal Diritto internazionale. I casi analizzati hanno inoltre dimostrato le conseguenze che le politiche econimiche applicate a questo Paese hanno avuto sulla trasformazione della struttura agroalimentaria e sul crescente fenomeno della denutrizione, che secondo i dati forniti dalla FAO, in Colombia supera i 5 milioni di abitanti.
L'udienza fissata per i prossimi giorni metterà sotto accusa le multinazionali Anglo Gold Ashanti e le sue filiali Kedhda Ltda. e Kedahda Seconda Ltda, Muriel Corporation, Drummond, Glencor e BHP Billington. Saranno giudicate le responsabilità di queste imprese nel contesto della storia dello sfruttamento dell'oro e del carbone in Colombia, i loro rapporti con il paramilitarismo e la loro influenza sulle recenti riforme del Codigo de Minas, proposte dagli avvocati delle multinazionali petrolifere e cementifiche. Tali riforme prevedono ribassi tributari per le multinazionali, bloccano il controllo ambientale nell'attività mineraria, aggravano la disoccupazione e, cosa ancora più grave, legalizzano lo sfollamento forzato di 35.000 persone e il genocidio delle popolazioni dei minatori, le cui proprietà sono state trasferite alle grandi multinazionali minerarie.
Per la gravità delle informazioni fornite, La invitiamo a prendere nota e a diffondere il presente comunicato attraverso i suoi canali preferenziali e a seguire il percorso che vedrà impegnato il Tribunale lungo tutto l'anno 2007.

Cordialmente,

Tribunale Permanente dei Popoli
Responsabile segreteria organizzativa: Simonetta Fraudatario
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