MISSIONE INTERNAZIONALE IN COLOMBIA



A SUD Ecologia e cooperazione ONLUS

MISSIONE INTERNAZIONALE IN COLOMBIA




Cari amici, sostenitori e simpatizzanti di A Sud, nei giorni scorsi subito
dopo aver inviato l'ultimo comunicato sui massacri e la guerra in Colombia,
la nostra associazione ha subito un attacco telematico. Il nostro sito ˆ®
stato bloccato, cancellate le cartelle e rubati i contatti delle nostre
mailing list. Se a questo aggiungiamo lo scasso della nostra sede che
abbiamo dovuto constatare alcune settimane fa, ci appare evidente il
tentativo di bloccare le nostre attivitˆÝ e di intimidire il lavoro dei
volontari del nostro collettivo. Nei prossimi giorni riattiveremo il nostro
sito e ristabiliremo la comunicazione con i nostri lettori per informarli
circa le lotte, le campagne, le attivitˆÝ e le denunce dei movimenti
sociali, contadini ed indigeni del sud del mondo per i quali siamo
orgogliosi di poter continuare a lavorare e verso i quali rinnoviamo il
nostro impegno a portare avanti un'idea altra di societˆÝ, di politica e di
economia.
Qui di seguito travate l'ultimo comunicato che merita particolare
attenzione considerando il fatto che ˆ® sulla Colombia e su una importante
missione internazionale organizzata dalla ONIC per denunciare il genocidio
in corso di 18 popoli indigeni, alla quale la nostra organizzazione ˆ®
stata invitata e parteciperˆÝ con un suo rappresentante.


"Che il nostro silenzio si trasformi in un solo grido"

Dal 2004 il relatore speciale delle Nazioni Unite dr. Rodolfo Stavenhaugen
ha denunciato il rischio corso dai popoli indigeni colombiani. Nonostante i
meccanismi internazionali di protezione che si applicano attraverso il
sistema delle Nazioni Unite, OEA, Corti Internazionali ed altri organismi
multilaterali, le condizioni delle comuitˆÝ indigene in Colombia sono
sempre piˆ¼ gravi a causa del conflitto armato, delle strategie di
sfollamento, delle politiche economiche neoliberali come i trattati di
libero commercio recentemente firmati con gli Stati Uniti.

Da oltre un anno l'organizzazione nazionale degli indigeni colombiani
"ONIC" sta preparando una iniziativa internazionale per rompere il muro di
silenzio anche all'interno delle organizzazioni multilaterali sul genocidio
sofferto dai popoli originari colombiani. Per questo motivo dal 19 al 29
settembre del 2006 l'ONIC realizzerˆÝ un Missione Internazionale di
Verifica della situazione dei popoli indigeni. La Missione visiterˆÝ
quattro delle zone piˆ¼ a rischio del paese e nelle quali continuano a
essere giornalmente compiuti massacri. Le zone sono: Nord del Cauca dal
popolo Nasa, Alto Sinˆ¼, Tierralta; Cordoba dal popolo Embera Katio; Sierra
Nevada di Santa Marta dal popolo Kuankuamo e Arauca dal popolo U'wa.

Della missione faranno parte alcuni delegati europei, statunitensi e
latinoamericani che in questi anni sono stati sostenitori della causa
indigena. Per l'Italia la ONIC ha invitato Giuseppe De Marzo, portavoce
dell'associazione A Sud che in questi anni ha lavorato al fianco di diverse
comunitˆÝ indigene e movimenti dell'America Latina.

L'obiettivo della Missione sarˆÝ quello di entrare in zone di conflitto
ormai prive di qualsiasi minima garanzia per le comunitˆÝ indigene. In
questo momento diciotto popoli indigeni si trovano in una situazione di
emergenza, a causa delle violazioni dei diritti umani, obbligati allo
sfollamento, confinati e marginati in alcuni territori, colonizzati a causa
della ricchezza delle loro terre ad opera delle multinazionali degli
idrocarburi, bombardati dai militari o dai paramilitari, costretti a
resistere anche alle fumigazioni tossiche prodotte dal Plan Colombia.
Centinaia sono stati i leader assassinati, sequestrati, scomparsi,
minacciati che si sono dichiarati in resistenza in questi anni. Alcuni di
questi popoli millenari rischiano oggi l'estinzione per essersi opposti
alle violazioni subite e per aver continuato a portare avanti le loro
tradizioni, la loro cosmogonia e la loro visione della politica.

Compito della Missione sarˆÝ quello di dare inizio ad un processo per
"esigere" dalle organizzazioni internazionale il rispetto dei diritti dei
popoli indigeni chiedendo l’Äôintervento delle Nazioni Unite, della
ComunitˆÝ Europea e dei paesi del G24.

Per informazioni e contatti telefonici in Italia:
3463501753

Per contatto con A Sud in Colombia:
005713133206705

Roma, 13 settembre 2006 .


Redazione A SUD
via Romano Calo,49-59, 00139 Roma
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