Fw: Bolivia: un film-documentario sulla guerra dell'acqua



 
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Sent: Tuesday, March 14, 2006 4:19 PM
Subject: Bolivia: un film-documentario sulla guerra dell'acqua

22 febbraio 2006

Bolivia: un film-documentario sulla guerra dell'acqua

Dopo "Guerrilla", il film su Ernesto Guevara (circolate in rete le prime immagini), c'è un'altra pellicola che merita quantomeno attenzione: il regista messicano Tin Dirdamal girerà infatti un film-documentario sulla guerra dell'acqua, scoppiata 6 anni fa in una delle più grandi città della Bolivia e vinta dal movimento popolare sul consorzio fantoccio* Aguas del Tunari (diverso solo per nome e proprietà dall'Aguas del Illimani, della francese Suez Lyonnaise des Eaux).

Nella primavera del 2000 il governo boliviano "scelse" la via della privatizzazione dell'acquedotto di
Cochabamba. Non una scelta spontanea, ma l'adesione al verbo del WTO: il servizio di distribuzione dell'acqua potabile passò così nelle mani della Aguas del Tunari, la quale non tardò a triplicare i prezzi e a confiscare quei pozzi gestiti da cooperative del posto. Tutto ciò sarebbe proseguito per 40 anni, perché questi erano i termini del contratto (con parenti prossimi in Medio Oriente). Ma anche grazie all'esempio offerto dalle organizzazioni di contadini e cocaleros, i cittadini di Cochabamba si organizzarono in uno spontaneo moto di protesta: servirono 4 mesi di scontri e 5 morti per convincere il governo a rescindere il contratto.

Dubito che il film s'occuperà anche delle vicende più recenti, non meno cariche di importanza: è stato infatti un successo storico quello del governo a maggioranza
MAS sul consorzio Aguas del Tunari, che aveva chiesto al paese andino un risarcimento di 25 milioni di dollari per «mancati profitti».

Sperando che il film di Tin Dirdamal possa aiutare a mettere in chiaro i limiti di un sistema che fa del profitto sua stella polare, mi rimetto all'inappuntabile dichiarazione sull'acqua dell'8 dicembre 2000: Declaración de Cochabamba, ripresa di sana pianta da selvas.org.

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* La proprietà del consorzio era divisa tra la statunitense Bechtel (fortemente vicina agli interessi dell'attuale amministrazione statunitense), la spagnola Abengoa e l'italiana Edison.