Fw: primi risultati elezioni Nicaragua



 
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Sent: Monday, March 06, 2006 8:29 AM
Subject: I: primi risultati

Primi risultati Elezioni Regionali della Costa Caribe del Nicaragua
 
 
 
Managua, 01.00 di lunedì 6 marzo 2006 (ore 8.00 in Italia)
 
Da circa 7 ore si sono chiusi i seggi di queste quinte elezioni regionali della Costa Caribe (Regione Autonoma Atlantico Nord  e Sud - RAAN e RAAS).
Le elezioni si sono svolte per eleggere i due Consigli Regionali Autonomi, composti da 45 seggi ognuno ed assumono un interesse particolare in previsione delle elezioni presidenziali del prossimo novembre.
A queste elezioni hanno partecipato otto partiti: Frente Sandinista (Fsln), Partido Liberal Constitucionalista (Plc), Alianza Liberal Nicaraguense (Aln-scissione del Plc), Camino Cristiano (CCN-evangelico), Alianza por la República (Apre- affine al Governo), Movimiento de Renovación Sandinista (Mrs-Alianza Herty 2006-scissione del Fsln), Yatama e Pamuc (partiti indigeni).
Di particolare interesse era il debutto elettorale di due forze che si considerano come le possibili alternative ai due partiti maggioritari (Fsln e Plc).
La Alianza Liberal Nicaraguense di Eduardo Montealegre, che minaccia di accaparrarsi buona parte del voto liberale e antisandinista e la Alianza Herty 2006, dell'ex sindaco di Managua, Herty Lewites, che dopo i duri scontri con il Frente Sandinista, da cui è stato espulso, si trova a dover affrontare questa prima prova che potrebbe dare finalmente un'idea concreta di quanto sia davvero in grado di rompere il voto sandinista, da sempre disciplinato dietro la figura dell'ex presidente Daniel Ortega.
 
La giornata elettorale era stata preceduta da settimane di forti tensioni.
Il Consejo Supremo Electoral (CSE) era rimasto a lungo paralizzato a causa del rifiuto dei magistrati liberali di formare il quorum previsto dalla legge e gran parte dei mezzi di comunicazione e dei partiti della destra nicaraguense, avevano scatenato una campagna allarmistica denunciando manovre del Frente Sandinista per creare un clima di violenza, che facilitasse brogli elettorali e che impedisse alla gente di andare a votare attraverso una serie di irregolarità nei Registri Elettorali.
Gli Stati Uniti, attraverso il tristemente famoso John Negroponte (ex ambasciatore in Honduras durante la guerra degli anni 80), avevano  dichiarato pubblicamente che avrebbero vigilato da vicino il processo elettorale nicaraguense utilizzando i loro servizi segreti (servicios de inteligencia).
 
Nonostante queste premesse, che sembravano aver soprattutto l'obiettivo di creare le condizioni per poter delegittimare un processo elettorale in cui alcune forze ne potevano uscire sconfitte, la giornata elettorale si è svolta regolarmente ed in un clima di calma e rispetto.
A poche ore dalla chiusura dei seggi, la Organizzazione degli Stati Americani (Oea), l'organizzazione di osservazione elettorale, Etica y Transparencia e L'Instituto para la Democracia (Ipade) hanno rilasciato dichiarazione con le quali riconoscono il regolare svolgimento delle elezioni e la soddisfazione per il comportamento dei votanti e degli stessi partiti (questo almeno fino al momento dell'inizio dello scrutinio).
 
Verso le 22.30 del 5 marzo, il Presidente del CSE, il magistrato Roberto Rivas, ha dato lettura a una piccola percentuale di voti scrutinati, che  non sono però indicativi e che hanno avuto più che altro l'obiettivo di mantenere la situazione sotto controllo, dimostrando che il processo di scrutinio era già iniziato.
Un primo resoconto affidabile di queste votazioni verrà dato dal Cse solo durante la giornata di lunedì 6 marzo tra le 10 e le 12 (17 e 19 in Italia).
 
I partiti hanno intanto iniziato a far filtrare i conteggi paralleli ricavati da contatti telefonici con i propri osservatori sparsi per tutta la Costa Atlantica.
Secondo alcuni dati incrociati e diffusi da Radio La Primerisima verso le 00.15 del 6 marzo, il Frente Sandinista avrebbe ripetuto il successo delle Elezioni municipali del 2004, incrementando i propri Consiglieri. Anche il partito indigeno Yatama avrebbe avuto un discreto successo, mentre il Partido Liberal Constitucionalista crollerebbe soprattutto nella Costa Atlantica Sud, da sempre bastione liberale.
Un buon risultato avrebbe invece ottenuto la Alianza Liberal Nicaraguense (tenendo conto che si trattava della prima uscita elettorale), mentre non avrebbe risposto alle aspettative il partito di Herty Lewites e sarebbero praticamente scomparsi gli altri partiti.
Questi restano comunque solo dei dati estremamente provvisori che hanno bisogno di conferma.
 
Se venissero confermati, da una parte si riproporrebbe l'egemonia dei partiti tradizionali della Costa Pacifica, che hanno trasformato queste elezioni in una passerella per i propri candidati alle elezioni presidenziali di novembre, ma dall'altra parte si proporrebbe un ottimo risultato per Yatama che, pur essendo ormai da tempo alleato del Frente Sandinista, riproporrebbe un processo di crescita già dimostrato nelle elezioni municipali del 2004 dove aveva conquistato tre municipi.
L'indice d'astensionismo sembra attestarsi sul 60 per cento, percentuale più o meno simile alle ultime elezioni regionali e che dovrà comunque essere calcolato tenendo conto di un registro Elettorale falsato dalla forte presenza di persone decedute e di quelle emigrate all'estero o in altre parti del paese.
 
(Testo e Foto Giorgio Trucchi)