Sulla stampa cubana del 01/02/06



Granma Internacional Digital
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L'Avana. Cuba. Anno 10 - Mercoledì 1 Febbraio 2006


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Cuba ha offerto aiuto sanitario di fronte al disastro naturale in Bolivia 

(AIN) - Cuba ha offerto sei tonnellate di medicinali e 140 medici per assistere i danneggiati dai disastri naturali provocati dalle fortissime piogge in Bolivia, che hanno coinvolto circa 55.000 famiglie. 

Il presidente Evo Morales ha dichiarato che Cuba e Venezuela sono stati tra i primi paesi ad offrire assistenza per i danneggiati nel paese delle Ande. 

Dopo aver sorvolato le zone danneggiate nella regione orientale di Santa Cruz, Morales ha precisato che il Venezuela ha annunciato l´invio di una aereo con viveri a altri materiali di soccorso, ha riferito PL.

Morales ha mostrato una forte preoccupazione per la devastazione che ha osservato nelle coltivazioni, con la morte degli animali allevati e la rete stradale semidistrutta e ha detto che accelererà le offerte di aiuti economici per l´alimentazione e il soccorso ai danneggiati, attraverso il programma della ONU per lo sviluppo. 

Morales ha anche informato che la cooperazione esterna darà un primo apporto finanziario di 500.000 dollari e un´offerta di due milioni 500 mila per i lavori di ricostruzione successivi. 

Egli ha sottolineato, parlando  degli aiuti esteri, che Cuba e Venezuela  sono state le due prime nazioni latino-americane ad offrire la loro cooperazione ai piani sociali del nuovo governo in diversi settori; questa cooperazione prevede anche 10 mila borse di studio offerte dai due paesi. 

Lunedì 30 gennaio sono arrivati in Bolivia una ventina di consulenti cubani che inizieranno la campagna d´alfabetizzazione in Bolivia, con l´utilizzo del metodo audiovisivo "Io sì che posso"! 
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Gli USA hanno ritirato la licenza ad un´agenzia di viaggi a Cuba

La stretta vigilanza che il Governo degli Stati Uniti sta mantenendo sull´applicazione delle restrizioni contro Cuba si è radicalizzata, arrivando al ritiro della licenza ad un´agenzia con sede in Florida che si dedicava ad organizzare viaggi nell´Isola.

Secondo Molly Millenvise, portavoce dell´Ufficio di Controllo dei Beni Stranieri (OFAC è la sua sigla in inglese), dipendenza del Dipartimento del Tesoro, questi controlli puntano a rafforzare le disposizioni di quest´istituzione per l´esecuzione del programma di misure contro Cuba.

Nel 2004 l´Amministrazione Bush ha decretato il lasso minimo di tre anni tra una visita e l´altra dei cubano-americani residenti negli Stati Uniti a Cuba e la chiusura di una delle agenzie che vendeva il maggior numero di viaggi contribuisce ulteriormente a tenere lontani dall´Isola familiari e turisti.

La OFAC ha annunciato che prevede di compiere circa 25 controlli simili ogni anno e ciò sta creando una grande aspettativa. È infatti in bilico la situazione di 250 agenzie che in tutto il territorio nordamericano fanno viaggiare persone a Cuba.

Il controllo delle attività che implicano una qualsiasi interazione con Cuba è un punto permanente nell´agenda della Casa Bianca. Per quel che riguarda le restrizioni sui viaggi il Governo statunitense ha riscosso nel 2004 più di un milione e mezzo di dollari in multe notificate a cittadini nordamericani per essersi recati a Cuba senza l´autorizzazione del Tesoro. Le sanzioni monetarie si aggirano sui 7.500 dollari a persona, senza contare le altre limitazioni per coloro che riescono a conseguire il visto speciale, come la proibizione di portare con sè al loro rientro negli USA (secondo quanto riporta il testo delle misure restrittive) qualsiasi bene acquistato a Cuba.

Inoltre non possono spendere più di 50 dollari al giorno durante la loro permanenza nell´Isola e nemmeno consumare rum e tabacco cubani.

La OFAC ha ritirato la licenza all´agenzia `Estrella de Cuba´ adducendo irregolarità nella concessione dei permessi di viaggio per motivi religiosi. Secondo alcune testate giornalistiche della Florida negli ultimi tempi l´indice dei salvacondotti concessi dal Dipartimento del Tesoro si è inclinato verso i permessi speciali per religiosi.

Il congressista per lo stato della Florida Lincoln Díaz-Balart, uno dei più accaniti nemici di Cuba,  ha utilizzato la sua influenza politica e la sua vicinanza al Governo per denunciare i "presunti viaggi di religiosi che in realtà perseguono finalità turistiche". Altri membri delle bande cubano-americane di Miami sono ricorsi all´invio di lettere ed a riunioni con i funzionari della OFAC affinchè quest´istituzione mantenga la politica della mano dura.

Ileana Ros-Lethinen, anche lei congressista d´origine cubana, sostiene la posizione di Díaz-Balart. Sono note le sue attività nella Camera dei Rappresentanti per promuovere e rafforzare le sanzioni contro Cuba.

Ma secondo i sondaggi la maggior parte dei cubani residenti negli USA è contraria alle regolamentazioni che separano sempre più i familiari dei due paesi.

L´attività della OFAC può danneggiare circa diecimila persone che, da quando Washington ha stabilito le nuove norme, stanno cercando un modo per viaggiare.

Anche diverse organizzazioni che cercano di rompere il blocco nordamericano contro Cuba, come Pastori per la Pace e la Brigata Vinceremo, vengono ispezionate dalla OFAC alla ricerca di pretesti per impedire ai cittadini nordamericani l´esercizio del loro diritto di viaggiare liberamente. Circa 200 membri di questi gruppi progressisti sono stati notificati e devono rendere conto al Dipartimento del Tesoro su tutto ciò che concerne le loro ultime uscite dal paese. 

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L´Ufficio d´Interesse dell´Avana è un´impresa del contrabbando

? L´ha detto il presidente Fidel Castro dialogando con la stampa nell´area della Tribuna Antimperialista José Martí

Enrique Montesinos e Alberto Núñez

"Questo paese non potrà venire conquistato nè dominato perchè fino a quando ci sarà un patriota vivo, starà combattendo. Siamo invulnerabili sui terreni militare e politico e stiamo marciando verso l´invulnerabilità economica".

Così ha detto il presidente Fidel Castro in un dialogo con la stampa nell´area della Tribuna Antimperialista José Martí, dove si sta compiendo un ampliamento di questo sito, frutto dell´attuale Battaglia delle Idee.

A una domanda su come vedeva lo stato delle relazioni di Cuba con il mondo, il leader della Rivoluzione ha risposto di osservare l´impero circondato dal disprezzo e dalla ripugnanza per i molti crimini e torture commessi in varie nazioni, "mentre il nostro paese è oggi circondato da una crescente simpatia e ammirazione per la sua fermezza e capacità".

Ha argomentato che questo è un merito storico che non si potrà nascondere. "Noi seminiamo idee, coscienza. Disponiamo di mezzi per aiutare il mondo, il nostro capitale umano si moltiplica, non si esaurisce perchè non è oro, petrolio nè nichel".

Fidel ha chiesto di avere pazienza ai giornalisti che, con la curiosità caratteristica della professione, hanno chiesto in cosa consista l´opera in fase d´esecuzione di fronte alla Sezione d´Interesse degli Stati Uniti all´Avana. Si è limitato a dire che "di fronte alla nuova e insolente provocazione dello stato maggiore della controrivoluzione a Cuba, siamo stati costretti a dare una risposta".

Il mondo sta correndo un reale pericolo perchè gli USA hanno il monopolio delle armi nucleari e si arrabbiano quando altri paesi, come l´Iran, vogliono produrre combustibile nucleare, ha detto il Presidente.

"Non hanno nessun diritto di vietare a quella nazione l´utilizzo pacifico dell´energia nucleare. Col pretesto che questo costituisce una minaccia, parlano perfino di attaccarlo", ha sostenuto.

Ha aggiunto che gli Stati Uniti non hanno mai protestato per le armi nucleari che Israele possiede per davvero e ha ricordato che in Angola il Sudafrica pensò di utilizzare contro di noi questi terrificanti ordigni.

SOLTANTO LA VERITÀ POTRÀ SALVARE LA NOSTRA SPECIE

"Il mondo scomparirà se non ha il coraggio di denunciare la politica guerrafondaia di Bush, che ha preso a pretesto gli atroci attacchi dell´11 settembre e, incoraggiato, ha parlato di attaccare 60 paesi compresi in un elenco nel quale figuravano nazioni europee come l´Olanda; hanno parlato perfino di invadere l´Olanda.

"Nemmeno Hitler disse questo. Hitler cercava pretesti, ma Bush attacca con maggiore sfacciataggine e possiede molte più armi. È un pazzo e il mondo sta correndo un reale pericolo. Soltanto la verità  potrebbe salvare la nostra specie", ha sentenziato Fidel.

Il leader cubano ha ricordato che "abbiamo da 44 anni esperienze di minacce con armi nucleari, quando c´era un `ombrello´ su Cuba e nemmeno battemmo ciglio, nessuno tremò. È un pazzo scatenato. Poveretto chi ha paura, noi non abbiamo nessuna paura di lui".

Per quanto riguarda la pretesa imperialistica di mettere in libertà l´assassino Luis Posada Carriles, il Leader della Rivoluzione ha ricordato come per 40 anni  questi si sia mantenuto in contatto con i servizi segreti degli Stati Uniti, che hanno pianificato centinaia di attentati contro la sua persona, l´ultimo dei quali a Panama, quando hanno sequestrato a Posada quasi 50 Kg di esplosivo che, se fatti detonare, avrebbero ucciso centinaia di studenti. "Venne processato e condannato lì, ma poi Bush lo ha liberato dal carcere e adesso non si azzardano nemmeno a dire com´è entrato in territorio USA.

"Non lo restituiscono al Venezuela invocando la Convenzione contro la Tortura, ma in Venezuela non ci sono squadroni della morte, non esiste la pena capitale, hanno fatto un colpo di stato e gli autori passeggiano liberi in strada. Per quanto riguarda la tortura il primo da condannare sarebbe Bush, perchè ha torturato in tutto il mondo".

Fidel ha definito l´Ufficio d´Interessi all´Avana come impresa del contrabbando, che l´anno scorso ha introdotto più di 100 tonnellate di prodotti - macchine fotografiche, video, radio per agevolare l´ascolto delle mal chiamate Radio e TV Martí - utilizzando le valigie diplomatiche.

Dopo aver denunciato che alla SINA entrano anche enormi somme di denaro per promuovere la controrivoluzione e destabilizzare il paese, ha enfatizzato che i suoi impiegati hanno sempre meno ossigeno.

Cominciando la conversazione con i giornalisti, Fidel ha commentato che non era intelligente mostrare questo cartellino un´altra volta, facendo riferimento a quello dell´Ufficio d´Interessi.

Ha spiegato che il Governo di Bush sta tentando di compiacere la mafia che gli ha dato la presidenza, la quale esercita pressioni affinchè ci siano restrizioni nella politica migratoria e vengano così favorite le uscite illegali.

"È un errore stimolare le uscite illegali e viola le loro stesse leggi. Un loro quotidiano ha scritto recentemente che si tratta di una pazzia; che si doveva eliminare la cosidetta Legge di Aggiustamento Cubano".

È´ una totale contraddizione con la loro battaglia contro l´immigrazione illegale, quella dei latinoamericani che cercano di sfuggire alla povertà dei loro paesi sottosviluppati, illusi dalla società dei consumi. E ha sottolineato che questo succede nel momento in cui gli USA stanno costruendo un gigantesco muro, cercando di scavalcare il quale muoiono 500 messicani l´anno, più di tutti quelli che sono morti cercando di scavalcare il muro di Berlino.

Ha sostenuto che commettono un grande errore perchè non sono stati capaci di vedere i cambiamenti nè il momento vissuto dal nostro paese, hanno creduto che a Cuba restavano pochi giorni. "Anche se il nostro popolo ha dovuto affrontare molti sacrifici è stato capace di resistere", ha sottolineato e poi ha segnalato che il mondo era cambiato e che anche l´America Latina era cambiata.

"Immaginano che siamo nel 1995", ha detto, "ma sono passati 10 anni e oggi la coscienza è più solida".

"Hanno tentato di evitare che gli agricoltori nordamericani esportino a Cuba perchè siamo diventati uno dei principali importatori. Pretendono di creare le condizioni per impedire il commercio, ma siamo preparati per tutte le eventualità", ha ribadito.

"Cuba è diventata una fortezza morale. Disponiamo di mezzi per aiutare il mondo", ha sottolineato.

PARTECIPEREMO AL CLASSICO DI BASEBALL

"Noi parteciperemo al Classico di Baseball  per gareggiare lealmente, anche se ci hanno rubato alcuni bravi giocatori, che hanno corrotto con offerte di milioni di dollari", ha segnalato Fidel.

Ha definito una stupidaggine voler impedire la partecipazione cubana a questo torneo e ha giudicato molto positivamente le proteste effettuate da molti quando hanno visto che a Cuba veniva negata la possibilità di partecipare.

Ha ricordato che "noi abbiamo dimostrato la nostra qualità nei tornei mondiali, negli incontri con i giocatori delle Grandi Leghe, che sono venuti perfino qui. Gli imperialisti si sentono impotenti davanti a noi perchè non possono distruggere la Rivoluzione".

Il leader cubano ha poi assicurato che il nostro peso convertibile è forte, mentre il dollaro è alla mercè di Cuba, di quel che vogliamo che valga qui.

Ha reiterato che il Governo Rivoluzionario aiuterà sempre il lavoratore, il pensionato.

SCHAFIK NON SI È MAI ARRESO

Fidel ha affermato di credere nell´umanità, nel valore del talento che ha la specie umana, che è capace di superare i momenti più difficili.

Esaltando la statura degli uomini che con fervore e posizioni antimperialiste guidano attualmente i loro popoli come Evo Morales e Hugo Chávez, il leader della Rivoluzione ha fatto riferimento ad un altro grande rivoluzionario scomparso da pochi giorni, il patriota salvadoregno Schafik Handal, un uomo irreprensibile che non si è arreso mai.

"Tutti questi valori ci danno vita", ha concluso Fidel.

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