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Sulla stampa cubana del 13/01/06
- Subject: Sulla stampa cubana del 13/01/06
- From: "Aldo GARUTI" <garut at libero.it>
- Date: Tue, 17 Jan 2006 13:02:35 +0100
Granma Internacional Digital VERSION SOLO TESTO L'Avana. Cuba. Anno 10 - Venerdi 13 Gennaio 2006 -------------------------------------------------------------------------------- Desideriamo sviluppare maggiori vincoli tra Cuba e il Giappone L´ ambasciatore del Giappone a Cuba, Tatsuaki Iwata, ha espresso il suo desiderio di sviluppare ulteriormente la solidarietà tra i popoli dei due paesi, dopo la firma di un documento che ha stipulato una donazione del paese asiatico per lo sviluppo di progetti comunitari d´appoggio nelle zone danneggiate dall´uragano Denis nelle province di Santiago di Cuba e Sancti Spiritus. Ramon Ripoli, vice ministro agli investimenti stranieri e la collaborazione economica ha partecipato a sua volta alla cerimonia ed ha ringraziato per questo nuovo gesto della nazione asiatica. Salvatore Scarfalloto, capo della Missione Cuba, Haiti e Messico di Oikos Cooperazione e Sviluppo e Richard Haep, direttore regionale all´avana di Agro Azione hanno firmato i documenti come esecutori dei progetti. L´ambasciatore Iwata ha spiegato che: "Il mio paese è vittima di disastri naturali e si preoccupa dei danni sofferti dalla popolazione cubana per gli stessi motivi. Si tratta di un´espressione di solidarietà cubano - giapponese e del desiderio di sviluppare sempre più l´amicizia tra le due nazioni" ha aggiunto il diplomatico. Il vice ministro Ripoli ha puntualizzato che il gesto del Giappone è un contributo agli sforzi di Cuba per recuperare quanto prima le installazioni danneggiate dall´urgano nei territori segnalati. (Arnaldo Musa, PL) ............................................................................................................................................. Il nuovo presidente boliviano verrà scortato da minatori e contadini LA PAZ. - Colonne di operai e contadini fiancheggeranno la passeggiata trionfale che il nuovo presidente della Bolivia, Evo Morales, compirà per le vie di La Paz dopo essersi insediato nella carica, hanno annunciato gli organizzatori della cerimonia di insediamento. Il coordinatore della Commissione di Protocollo per la trasmissione della carica, Grover Cardozo, ha detto a Prensa Latina che, su richiesta di Morales, questi lavoratori formeranno la prima linea di sicurezza durante la passeggiata. "Vogliamo rendere chiaro che coloro che hanno portato Evo Morales alla presidenza saranno quelli che sosterranno, difenderanno e proteggeranno il suo Governo", ha spiegato il rappresentante del Movimento al Socialismo (MAS). Dietro alle due file di minatori, con i loro tradizionali caschi ed i contadini, vestiti secondo l´usanza indigena, si schiereranno le Forze Armate e la Polizia, ufficialmente incaricate della sicurezza del presidente, ha spiegato Cardozo. Il Presidente eletto camminerà il 22 gennaio tra queste colonne, per circa un km e mezzo, lungo l´antica via Comercio, una strada pedonale, fino a Piazza degli Eroi, usuale scenario di manifestazioni popolari. Morales ribadirà, in questa piazza dove ha iniziato la sua campagna elettorale, l´impegno di governare per il suo popolo. È prevista una partecipazione gigantesca. Si tratterà di una specie di terza presa di possesso, in quanto il giorno prima assumerà la Presidenza di fronte al Congresso e, due giorni prima, riceverà i simboli del comando indigeni in una cerimonia che si svolgerà a Tiwanaku (Tiahuanaco), tra le costruzioni pre-colombiane di pietra di questo sito archeologico. I contadini aymaras garantiranno la sicurezza di Morales a Tiwanaku, ha indicato Cardozo, il quale ha negato che la polizia abbia consigliato al Presidente eletto di usare un giubbetto antiproiettile durante le cerimonie d´assunzione della carica. Frattanto Alvaro García, vice presidente eletto, ha affermato che le nuove relazioni e gli eventuali accordi con il Fondo Monetario Internazionale (FMI), dovranno essere basati, soprattutto, sulla sovranità e la dignità nazionali. Ha ribadito ugualmente che per il MAS e per Morales è prioritario cambiare, anche se non immediatamente, il modello economico neoliberista - che il FMI supervisiona in Bolivia dal 1985 - perchè ha causato povertà e sofferenza al popolo boliviano. (PL) ............................................................................................................................................. Più di 92000 abitanti del Guatemala rimpatriati o Cercavano di entrare illegalmente negli Stati Uniti Le autorità degli Stati Uniti hanno rimpatriato nel 2005 più di 92.000 cittadini del Guatemala che volevano entrare illegalmente nell´Unione. Un portavoce della Direzione Generale di Migrazione degli USA ha precisato che dal 1º gennaio al 15 dicembre del 2005 sono stati espulsi dagli Stati Uniti e dal Messico 92.087 illegali e tra costoro 81.254 sono stati rimandati in Guatemala via terra da varie città messicane, mentre altri 10.833 sono stati portati in aereo direttamente dagli Stati Uniti al Guatemala. CRESCONO LE COMPLICAZIONI AD HAITI Le elezioni sono state nuovamente rimandate ad Haiti e adesso sono state fissate per il 7 febbraio. Oltre a tutte le complicazioni elettorali si è sommata la morte del generale brasiliano Urano Teixoeira da Motta Bacellar, trovato morto a Puerto Principe. Il capo della missione della ONU ad Haiti è stato trovato morto per uno sparo nella sua abitazione in un albergo della capitale di Haiti il venerdì 6 gennaio. Le prime indagini parlano di un suicidio, ma il governo brasiliano ha inviato un gruppo di periti per determinare le circostanze della sua morte. Lo staff di esperti sta lavorando nel luogo del tragico fatto. BRASILE: NEL 2006 IL PIL CRESCERÀ ULTERIORMENTE Il presidente Ignacio Lula da Silva ha garantito che l´economia del Brasile crescerà ulteriormente nel 2006, anche se sarà un anno di elezioni politiche. "Garantisco al popolo del Brasile che il paese si svilupperà molto di più nel 2006, con una crescita solida e vigorosa", ha dichiarato Lula nel suo ultimo programma radiofonico. "Credo che il 2006 sarà esattamente un anno nel quale l´industria crescerà di più, i posti di lavoro aumenteranno e il reddito crescerà e tutto migliorerà", ha aggiunto Lula che ha ricordato che si tratta di un anno elettorale, ed ha affermato che:"Le elezioni non potranno ostacolare, non dovranno ostacolare i piani di sviluppo del governo". Lula sta affrontando una crisi politica con il suo Partito dei Lavoratori- PT- e non ha ancora confermato se si ripresenterà alla presidenza come candidato. Il Ministro di Hacienda, Antonio Palocci, ha assicurato che l´economia del Brasile crescerà di almeno il 5% nel 2006. (AFP). La Missione di Stabilizzazione delle Nazioni Unite ad Haití (MINUSTAH) ha annunciato che la causa della morte del tenente generale brasiliano Urano Teixeira Da Matta Bacellar è stata il suicidio. Una nota diffusa in questa sede indica anche la fine delle investigazioni sulla morte di Bacellar e dice che il suicido è stata la conclusione delle investigazioni realizzate dai periti brasiliani. Il Capo delle Forze di pace della ONU ad Haiti, di 58 anni d´età, è morto sabato 8 a Puerto Principe. Aveva assunto il comando nel mese di settembre dell´anno scorso. ............................................................................................................................................. MIGLIAIA DI PERSONE DEVONO RICORRERE ALLE MENSE SOCIALI A New York sta aumentando la fame JOSÉ ACOSTA Il quarantacinquenne José Veve, abbattuto dai problemi personali ed economici, si sta rifugiando da tre mesi nella Missione di Soccorso di New York per non soffrire la fame e vi lavora come cuoco volontario. "Qui, nella Missione, persone affamate di New York vengono da tutte le parti della città e diamo da mangiare ad un numero di persone compreso tra le 125 e le 200, due volte al giorno, la colazione e la cena", ha detto Veve. "Qui, se lei ha fame, viene e mangia, non le chiediamo niente, non deve esibire nessun documento. Se ha fame, qui può mangiare senza problemi", ha aggiunto. Veve è una delle migliaia di persone che stanno ingrossando la cifra di coloro che devono avvalersi delle mense comunitarie per non soffrire la fame nella città di New York, aumentata dell´8% tra luglio e ottobre del 2005 rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente, secondo un rapporto presentato giovedì dal congressista Anthony Weiner. Weiner ha rivelato in una conferenza stampa offerta di fronte alla New York Rescue Mission, situata in via Lafayette 90, a Manhattan, che tra il luglio e l´ottobre dell´anno appena concluso sono state servite 3.550.837 razioni alimentari nelle mense comunitarie di New York (Food pantries e Soup Kitchens), equivalenti ad un 8% di incremento rispetto allo stesso periodo del 2004. Weiner ha detto che, nonostante ciò, la città non ha utilizzato i circa 739 milioni di dollari disponibili in fondi federali contro la fame. Per la sua incapacità più di mezzo milione di newyorkesi necessitati sono quindi senza buoni alimentari. Weiner ha indicato l´esistenza di aiuti federali che permetterebbero ad un maggior numero di lavoratori poveri di ricevere cedole alimentari, ma New York non ha mai autorizzato completamente la loro distribuzione. Inoltre New York è uno dei quattro stati che esige le impronte digitali dei richiedenti e gli uffici dell´Amministrazione delle Risorse Umane (HRA) difficilmente permettono incontri faccia a faccia a chi richiede questo aiuto. Il congressista ha raccomandato tra le soluzioni da applicare che la città accetti questo aiuto federale disponibile, che estenda l´orario degli uffici del HRA e conceda più incontri telefonici allo scopo di assicurare un incremento di partecipazione dei lavoratori poveri a New York. Ha annunciato che presenterà un progetto per creare un programma di aiuto federale che permetta alle organizzazioni comunitarie e religiose di coordinare l´iscrizione di membri della comunità necessitati d´assistenza. "Ciò non riguarda soltanto una burocrazia governativa inefficiente. Questo è un tema che riguarda la morale di tutti noi. Dobbiamo fare tutto ciò che è alla nostra portata per eliminare la fame dalla città di New York", ha detto Weiner. Robert Martínez, di 43 anni, è un altro dei partecipanti ai programmi della missione che - per ragioni personali ed economiche - ha dovuto ricorrere alle mense municipali per non soffrire la fame. "Il mio desiderio per quest´anno è conseguire un luogo dove vivere ed un lavoro", ha detto Martínez mentre pranzava nella Missione di Soccorso. (Pubblicato nel quotidiano newyorkese La Prensa) ............................................................................................................................................. Il Venezuela fornirà combustibile agli indigeni nordamericani CARACAS, 13 gen. (PL). - CITGO, filiale di Petroleos de Venezuela (PDVSA) negli USA, ha firmato un accordo per fornire combustibile da riscaldamento a prezzi ridotti ai poveri e agli indigeni dello stato del Maine. Una nota di PDVSA precisa che l´accordo si inserisce nell´iniziativa del presidente Chávez di fornire direttamente combustibile a buon mercato alla comunità povera degli USA. CITGO si è impegnata a fornire al Maine 8 milioni di galloni di combustibile da riscaldamento -circa 30.240.000 di litri - con uno sconto del 40% sul prezzo internazionale, a 48.000 famiglie dalle basse entrate. Il programma include la fornitura di novecentomila galloni alle tribù indigene statunitensi Penobscot, Passamaquoddy, Houlton e Mic Mac con 120.000 litri, a 40 rifugi di poveri nello stato del Maine. L´accordo rappresenta una donazione di 5,5 milioni dollari da parte della CITGO. Secondo la nota, il presidente della CITGO, Félix Rodriguez, ha sottolineato che "non si tratta di politica nè di petrolio. Si tratta di migliorare la vita dei poveri. Di persone che aiutano persone". Nel novembre del 2005 il Venezuela ha annunciato un programma di aiuti allo stato del Massachusetts e a dicembre al rione del Bronx, di New York. Prossimamente l´iniziativa si potrebbe estendere a Delaware, Vermont, Connecticut e Pennsylvania. ............................................................................................................................................. 362 morti alla Mecca durante la lapidazione Arabia Saudita 13 gen. - Sono almeno 362 i morti dovuti alla terribile ressa che il 12, a Mina, vicino alla città santa della Mecca, ha provocato l'ennesima tragedia nel terzo e ultimo giorno del tradizionale pellegrinaggio nei luoghi sacri dell'Islam, viaggio che ogni buon musulmano deve compiere almeno una volta nella vita. Hussein Saleh Bahashwan, vice direttore dell'obitorio "Al-Muaysem", situato alle porte di Mina. Bahashwan ha precisato che tra le vittime ci sono un centinaio di fedeli egiziani. I feriti sono 289, alcuni molto gravi. Tra le vittime ci sono anche una cittadina francese e un britannico. La morte della donna è stata resa nota dal ministero degli Esteri di Parigi; sul posto si trovano già i familiari. Il ministro degli Esteri britannico, Jack Straw, ha precisato che oltre al connazionale ucciso a Mina, altri due inglesi sono stati feriti e la conferma è giunta dall'agenzia di viaggi che aveva organizzato il viaggio in Arabia dei tre britannici. La strage è avvenuta nello stesso luogo dove già in passato sono morte centinaia di persone, sul ponte Jamarat , dove si svolge l'ultimo rito dell'annuale pellegrinaggio. La folla stava prendendo parte al rituale lancio delle pietre contro i pilastri. le stele, che simboleggiano il male. "I fedeli vogliono completare l'Haji nel modo che ritengono giusto e l´efficacia della presenza degli agenti per controllare i fedeli è molto relativa", ha affermato il generale Mansour al-Turki.. "Non possiamo controllati con la forza perché rischiamo di provocare una reazione negativa. Molti ufficiali della polizia sono stati feriti", ha sottolineato il portavoce ufficiale. ............................................................................................................................................. I medici cubani in Paquistan hanno portato salute e amore JUVENAL BALÁN NEYRA - testo - Inviato speciale - I medici cubani guidati dal dott. Luis Toca Smith visitano ogni giorno le più di cento famiglie discese da luoghi montagnosi per proteggersi dall´inverno nell´accampamento di rifugiati di Gonda, così come i 66 bambini resi orfani dal forte terremoto dell´8 ottobre scorso, rifugiatisi nell´accampamento Lahore House, entrambi situati a Data, nella regione settentrionale paquistana di Mansehra. Le tende da campagna che alloggiano gli specialisti in Medicina Generale Integrale si trovano all´entrata dell´accampamento Gonda. Quando questi uomini e donne escono presto al mattino, alcuni verso il campo dei bambini orfani ed altri addentrandosi in quello di Gonda, i paquistani non smettono più di salutarli, perchè conoscono la consagrazione e l´amore con i quali lavorano i dottori cubani. In ogni tenda da campagna è alloggiata una famiglia. Qualcuno dispone di lettini, coperte e materassini per proteggersi dalle basse temperature; altri si coprono con mantelli e utilizzano la terra (precedentemente adibita a campo di mais) come letto. Anche molti medici cubani hanno dormito in terra per molti giorni nel nord del Paquistan. In un angolo sono affastellati alcuni mobili salvati dal disastro nel momento della partenza. All´entrata della capanna c´è una piccola apertura protetta da un muretto di terra argillosa, per mantenere il fuoco con diversi rami secchi ed ottenere il calore sufficiente che permetta di cucinare la torta di chapati o roti, l´alimento principale della dieta paquistana, che è un pane senza lievito. L´assistenza medica arriva quotidianamente fino a lì ed è già passata dalla cura delle ferite e dei traumi psichici prodotti dal sisma a quella delle malattie endemiche nella popolazione causate dalla povertà nella quale questa vive e si sta preparando un quadro sanitario che permetta ai medici cubani di conoscere la situazione individuale di ogni gruppo e di poter prevenire malattie attraverso l´orientamento specializzato. Nel campo di Lahore House c´è una paziente che tutti i giorni viene controllata minuziosamente. Shakila Bibí ha perduto due dei suoi piccoli a causa del terremoto a Mahmdri, nel distretto di Balakot e adesso si sta recuperando da una frattura alla clavicola con l´aiuto delle dottoresse Ismary Pumariega Masotó e Yuliet Almeida Martínez. I 66 bambini resi orfani dalla tragedia, rifugiatisi in questo campo per avere un luogo dove vivere e alimentarsi, non solo ricevono assistenza medica specializzata, ma anche molto amore da parte dei cubani, che manca loro per imposizione della natura. Ismary racconta che quando sono iniziate le visite una madre ha portato sua figlia, bendata alla testa e sanguinante. Una volta tolte le bende è apparsa una ferita profonda che lasciava vedere la massa encefalica. La vita della minore era in pericolo. Le ha praticato le prime cure, l´ha preparata e accompagnata fino alla strada per cercare un mezzo di trasporto che la trasportasse all´ospedale più vicino, situato a 6-7 km a Mansehra. La madre non voleva salire sul veicolo perchè non aveva i soldi per pagare il passaggio e quindi....Accanto al campo dei rifugiati di Data si trovano le tende da campo di un ospedale cubano che presta servizi di visita ambulatoriale, raggi X, ultrasuoni, laboratorio, sala chirurgica ed aree per la riabilitazione fisica e la fisioterapia. La bambina è stata curata lì da specialisti. Le giornate iniziano sempre più fredde e quando le piogge che accompagnano le basse temperature si impossessano del luogo, il terreno si trasforma in un acquitrino dove a volte è difficile camminare e mantenersi in equilibrio ma, nonostante ciò, Luis, Ismary, Yudelkis, Wilfredo, Abel e Luis Alberto continuano a prestare la loro bella opera. ............................................................................................................................................. Gli Usa hanno vietato alla Spagna la vendita di aerei al Venezuela LUIS MANUEL ARCE MADRID, 13 gen. (PL). - Il Governo USA ha respinto la richiesta presentata dalla Spagna affinchè autorizzasse la vendita di 12 aerei con tecnologia nordamericana al Venezuela, hanno confermato oggi fonti del Ministero degli Esteri. Secondo le stesse fonti l´Ambasciata USA a Madrid ha comunicato la decisione al ministro degli Esteri, Miguel Angel Moratinos e alla ditta EADS-CASA con la quale il Venezuela aveva chiuso il contratto. Gli USA "non pensano che questa decisione danneggerà gli eccellenti rapporti" che mantengono con l´Esecutivo spagnolo, ha detto il portavoce dell´Ambasciata. Il Governo non si è ancora pronunciato pubblicamente al rispetto. Fonti diplomatiche a Madrid hanno segnalato che è evidente che si tratta di una decisione politica della Casa Bianca, inserita nella strategia aggressiva contro il Governo bolivariano, messa in evidenza dal falso argomento utilizzato per rifiutare la richiesta. L´Ambasciatore USA ha detto che "nonostante sia stato eletto democraticamente", il Governo di Hugo Chávez ha minato sistematicamente le istituzioni democratiche e che le "azioni e le frequenti dichiarazioni" dell´Esecutivo venezuelano contribuiscono all´instabilità della regione. Di conseguenza, ha aggiunto, la vendita di aerei "potrebbe complicare la situazione". La cosa insolita è che tali affermazioni non si basano su nessun esempio o prova che le avalli , hanno indicato queste fonti. L´Ambasciatore statunitense, che in varie occasioni è stato accusato di ingerenza nelle questioni interne della Spagna da settori politici esterni al Governo, si è riunito ieri con il ministro Moratinos per comunicargli la sua decisione. Poi ha telefonato al ministro della Difesa José Bono per dargli la stessa informazione, così come ai dirigenti dell´impresa costruttrice degli aerei. Insieme a quell´operazione, il Venezuela ha anche negoziato l´acquisto di navi da ricognizione che fabbricherà il cantiere navale Navantia nella baia di Cadice (quattro di vigilanza e quattro oceaniche). Entrambe le transazioni costano in totale più di 1,7 miliardi di euro. La filiale spagnola del consorzio aeronautico europeo EADS necessita del permesso degli USA per esportare gli aerei (10 da trasporto C-295 e due da pattugliamento marittimo CN-235) perchè includono componenti provenienti dagli USA, soprattutto per quanto riguarda i motori e l´avionica. Tecnicamente è possibile sostituirli con attrezzature d´origine europea ma economicamente non risulta conveniente, secondo gli esperti. Un dispaccio del quotidiano El Pais cita una lettera del segretario alla Difesa Donald Rumsfeld indirizzata a metà del novembre scorso al suo omologo Bono nella quale l´esponente dell´Amministrazione USA sconsigliava di firmare il contratto con il Venezuela per la presunta attività dell´ETA in questo paese. Bono ha replicato che i dati aggiornati dei quali disponeva il Centro Nazionale dei Servizi Segreti (CNI) della Spagna non coincidevano con le affermazioni di Rumsfeld perchè l´attività dell´ETA nel paese dei Caraibi è inesistente e in ogni caso è paralizzata da molti anni. Non è la prima volta che gli USA si oppongono a queste vendite al Venezuela. Poco tempo fa il presidente Hugo Chávez ha accusato Washington di bloccare l´acquisto di aerei brasiliani con componenti nordamericane. "Non abbiamo potuto firmare il contratto con il Brasile, che era pronto per ottenere gli apparecchi Super Tucán per l´addestramento della nostra forza aerea, ma gli USA non hanno autorizzato la loro costruzione", ha rivelato il Presidente venezuelano. ............................................................................................................................................. Il nuovo CD di Silvio o Il cantautore che sa incantare con ogni sua canzone Silvio Rodríguez, uno dei migliori esponenti della Nuova Trova cubana, ha annunciato che sta terminando un nuovo CD, un´antologia di sue canzoni composte negli anni ´60. L´ho cominciato due anni fa, più o meno, ma l´ho dovuto interrompere più volte per molte ragioni di lavoro", ha dichiarato alla televisione cubana il bravissimo trovador. "È una specie di grande mostra, per lasciare una registrazione, la più esatta possibile della quantità di zone della canzone nelle quali ho lavorato in quegli anni!" Silvio ha spiegato che in quell´epoca stava sperimentando in molte direzioni perchè gli interessava la canzone come forma di comunicazione con la gente, usando distinti linguaggi e diversi tipi di musica. Silvio ha anche segnalato che sta lavorando a un´antologia di canzoni di Noel Nicola, un compagno della Nuova Trova purtroppo scomparso, prematuramente, di recente. ............................................................................................................................................. Argentina, Brasile e Venezuela discuteranno sul gasdotto sudamericano ABEL SARDIÑA RIO DE JANEIRO, 12 gennaio (PL). - Argentina, Brasile e Venezuela compiranno un passo chiave verso l´integrazione sudamericana con l´analisi che realizzeranno i suoi presidenti sulla costruzione di un gasdotto che allaccerà nove paesi della regione. I presidenti Néstor Kirchner, Luiz Ignacio Lula da Silva ed Hugo Chávez sosterranno una riunione a questo scopo scopo giovedì 19, un giorno dopo l´incontro tra i primi due, durante una visita di Stato del presidente argentino effettuata per ricambiare quella di Lula nel 2003. La riunione dei tre governanti è stata confermata dal ministro degli Esteri Celso Amorim, il quale ha detto che questa si incentrerà sulla costruzione del gasdotto di 8.000 km che unirà Argentina, Bolivia, Brasile, Colombia, Cile, Paraguay, Perù, Uruguay e Venezuela. I tre paesi, i cui presidenti si incontreranno a Brasilia, hanno creato all´inizio dello scorso mese di dicembre, durante il summit del MERCOSUR (Mercato Comune del Sud) svoltosi a Montevideo, una commissione per analizzare la fattibilità del progetto. Amorim ha fatto l´annuncio dopo l´incontro sostenuto mercoledì con il ministro degli Esteri argentino, Jorge Taiana, venuto a Brasilia nel suo primo viaggio all´estero da quando è stato designato il 12 dicembre scorso, per preparare la visita di Kirchner. Questa riunione, secondo una nota del Ministero degli Esteri brasiliano, ha ratificato l´ampia convergenza di valori tra i due paesi". I due ministri hanno fatto un bilancio delle principali questioni d´interesse bilaterale, tra le quali l´applicazione dell´ampio programma di lavoro risultante dagli accordi firmati da Lula e Kirchner il 30 novembre, Giornata dell´Amicizia Brasile-Argentina, a Puerto Iguazú. Amorim e Taiana hanno affrontato anche temi dell´agenda economico-commerciale bilaterale e relativi all´integrazione dell´America del Sud, al rafforzamento del MERCOSUR e della Comunità Sudamericana delle Nazioni, ha indicato la nota del Ministero degli Esteri. Hanno anche trattato questioni relative all´agenda globale e regionale ed hanno messo in risalto l´eccezionale cooperazione binazionale nell´ambito del G-20, formato dai paesi sottosviluppati per affrontare i negoziati dell´Organizzazione Mondiale per il Commercio (OMC). I due ministri si sono impegnati al rispetto a "raddoppiare gli sforzi per concludere con successo la Ronda di Doha della OMC, tenendo presente la prospettiva positiva di avanzamento nei lavori", ha aggiunto la nota ufficiale. Hanno anche conversato sull´approfondimento del meccanismo di consultazioni tra i due Ministeri degli Esteri, che verrà definito dai presidenti di entrambi i paesi la prossima settimana. Amorim e Tajana hanno messo in risalto il fatto che la delegazione argentina nel Consiglio di Sicurezza dell´ONU conta sulla partecipazione di un diplomatico brasiliano, così come nel biennio 2004-2005 ce ne è stato uno argentino nella rappresentanza del Brasile in questo organo. Assieme a Taiana sono venuti il vice ministro degli Esteri Roberto García, il Segretario alle Relazioni Economiche Internazionali, il segretario all´Integrazione Economica Americana ed al MERCOSUR ed il Sottosegretario alla Politica Latinoamericana. Kirchner verrà accompagnato da un´importante delegazione ministeriale, cosa che, ha messo in risalto il Ministero degli Esteri brasiliano, "renderà possibile la realizzazione di riunioni periodiche settoriali tra le autorità dei due paesi nell´ottica di approfondire l´integrazione tra le due società". Brasile e Argentina, assieme al Venezuela, hanno concertato un´alleanza strategica in occasione dell´insediamento del presidente uruguayano Tabaré Vázquez, nel marzo scorso, decisione che ha approfondito gli accordi in questo senso dei due paesi con il Governo di Hugo Chávez. ............................................................................................................................................. Scoperte le menzogne di Aznar sul terrorismo Madrid, 12 gen. (PL). - Le menzogne del Governo di José María Aznar sugli attentati di Madrid compiuti l´11 marzo 2004 sono state messe allo scoperto, questa volta dal Cile, dalle clamorose rivelazioni di un diplomatico. Heraldo Muñoz, ex ambasciatore del Cile all´ONU, ha pubblicato il libro Una guerra in solitario, in vendita in Spagna, nel quale racconta le pressioni alle quali il Governo del Partito Popolare ha sottoposto le missioni alle Nazioni Unite affinchè accettassero le sue tesi sulla partecipazione di ETA all´11 marzo. Il diplomatico dice che Aznar si è opposto a che il Consiglio di Sicurezza dichiarasse che l´attentato è stato "presumibilmente attuato da ETA", perchè il Partito Popolare esigeva una "condanna espressa" invece di "presunta" nei confronti dell´organizzazione basca. L´autore retrodata i suoi ricordi al 29 gennaio 2003, quando Aznar e il primo ministro britannico, Tony Blair, hanno pubblicato insieme ad altri sei paesi dell´Europa dell´Est la lettera degli Otto, nella quale si allineavano all´Amministrazione Bush nei confronti dell´Iraq. Il presidente Bush era incantato. Ha inviato una nota scritta a mano in lettere maiuscole ad Aznar che diceva: "José María, che Dio benedica te e la Spagna. George W." Per quanto riguarda gli attentati di Madrid, l´autore è minuzioso nei particolari che non mettono in dubbio le pressioni esercitate dal Partito Popolare e da Aznar all´ONU. La delegata assistente della Spagna, Ana María Menéndez, si è avvicinata a Muñoz e all´ambasciatore brasiliano per sottolineare loro l´importanza che aveva per Madrid menzionare esplicitamente ETA nella risoluzione. L´ambasciatore brasiliano ed io, dice il diplomatico, le abbiamo fatto notare che tutte le risoluzioni anteriori che condannavano attacchi terroristici non hanno mai fatto riferimento ad autori specifici. Muñoz ha contattato il Cile e ha spiegato le pressioni. Abbiamo accordato che avremmo cercato il consenso. Se possibile, non si sarebbe fatto riferimento a ETA ma, in ultima istanza, ci saremmo piegati ai sentimenti del Consiglio. Cos´ successo poi?, si chiede. I russi, ricorda Muñoz, hanno continuato a opporsi a menzionare ETA, ma i tedeschi hanno ceduto. La delegazione russa ha consegnato una proposta di compromesso: aggiungere al paragrafo che condannava gli attacchi terroristici una frase che diceva "presumibilmente commesso da ETA". Ma Menéndez ha spiegato che non aveva "nessun margine di flessibilità". "Ho istruzioni da Madrid", insisteva, mentre passeggiava agitata per i corridoi del Consiglio con il suo telefonino attaccato all´orecchio. I russi si sono arresi. Raggiunto un accordo pieno, siamo andati nel salone principale per votare. La condanna a ETA è stata all´unanimità... Tuttavia già le ultime notizie indicavano che era stato scoperto un vincolo tra Al Qaeda e le esplosioni nei treni di Madrid, confessa Muñoz. ............................................................................................................................................. La politica nordamericana dei muri NÉSTOR NÚÑEZ È paradossale! Mentre Washington e i suoi alleati che si presero l´impegno di demonizzare il difensivo muro di Berlino come una barriera creata dal comunismo internazionale per isolare i popoli dell´Est europeo ed evitare il loro contatto con il mondo libero, sono loro che adesso, buttando il passato alle ortiche, vivono affascinati dall´idea dell´edificazione di barriere da tutte le parti. Con i rottami della detta prima guerra del Golfo la Casa Bianca ha costruito una frontiera di metallo alle frontiere con il Messico, dotata di tutti gli strumenti più moderni, dai sistemi di ricerca elettronici alle luci infrarosse, ogni metodo capace di vedere i movimenti dell´insetto più insignificante. L´obiettivo è evitare il passaggio nel "mondo libero" dei cittadini di un altro pezzetto di "mondo libero" quello sottosviluppato e dipendente, a parte ovviamente i cubani che alla fine sono privilegiata carne da cannone della malintenzionata propaganda politica contro il primo stato socialista nell´emisfero. Se è vero che si stanno di nuovo costruendo i muri, stavolta però si edificano con un altro sigillo: quello dell´impero. Washington e i suoi accoliti evidentemente apprezzano molto questo genere di struttura: José Maria Aznar ne ha costruito uno a Ceuta e a Melilla per evitare che i cittadini africani giungessero sino a questi anacronistici territori oltremare per ottenere un passaggio verso la Spagna continentale. I sionisti di Tel Aviv lo stanno costruendo lungo tutti gli insediamenti dei palestinesi, per richiudere sempre più nella misera e l´umiliazione questi esiliati. La Casa Bianca è ritornata alla carica dal suo lato di frontiera con l´America Latina e il muro costruito davanti al Messico sarà rinforzato ed esteso, sempre più in tenore con la Legge contro gli immigranti. La Legge in questione si chiama: "Di protezione della frontiera e per il controllo dell´immigrazione" ed è stata approvata recentemente dalla prima potenza del mondo. La muraglia è solo una parte dei questo strumento che danneggia anche gli stranieri presenti in territorio nordamericano e tutti coloro che offrono loro un alloggio e un lavoro. Si tratta del tentativo di frenare quello che appare inevitabile, perchè nel Sud la miseria e l´abbandono sono generatori di correnti migratorie verso il nord opulento. E sembrano divenire una male eterno... I governi dei paesi sottosviluppati hanno gridato e ricordato che sino a quando le conviene Washington permette l´entrata degli stranieri come mano d´opera a basso costo, discriminata. Adesso per sporchi giochi politici invece i lavoratori stranieri sono perseguitati e respinti. Sono solamente trappole imposte per una relazione di dipendenza stabilita dal capitalismo in un pianeta che necessita un cambiamento radicale, una volta per tutte e subito. ............................................................................................................................................. Eurodeputati parteciperanno in Venezuela al Foro Sociale Mondiale (PL) - Una delegazione del Gruppo della Sinistra Unitaria Europea del Parlamento Europeo parteciperà a Caracas alle sessioni del VIº Foro Sociale Mondiale (FSM) del IIº delle Americhe, che si svolgeranno dal 24 al 29 gennaio. Il deputato belga Paul Emile Dupret ha informato gli organizzatori che i sei delegati parteciperanno ai dibattiti del FSM per rafforzare le campagne e costruire alternative al neoliberismo e al capitalismo. Il gruppo europeo è formato da Ilda Figueiredo del Portogallo, dai tre tedeschi Tobias Pflüger, Feleknas Uca e Sahra Wagenknecht, da Willy Meyer, spagnolo e dal ceco Jaromir Kohlicek. L´incontro riunirà a Caracas 80 - 100 mila persone dei movimenti popolari e sociali di tutto il continente. Il Venezuela sta dando attenzione speciale alle richieste del Gruppo Facilitatore dell´Incontro ed ha dato visti di cortesia a tutti gli iscritti, raccomandando gli interessati di dirigersi alle rappresentazioni diplomatiche venezuelane all´estero. Il Foro si basa su sei temi principali che saranno: Potere, politica e lotta per l´emancipazione sociale; Strategie imperiali e resistenza dei popoli; Risorse e diritti per la vita, alterative al modello di civilizzazione predatore; Diversità, identità e cosmovisioni in movimento; Lavoro e sfruttamento, riproduzione della vita e comunicazioni; Cultura e educazione in America e alternative democratizzatici. Gli organizzatori in Venezuela del VIº FSM e del IIº delle Americhe stanno preparando un vasto programma culturale che si svilupperà per sei giornate con più di 200 attività iscritte dalle organizzazioni partecipanti. La varietè delle presentazioni includerà il teatro, la danza, i burattini, poi ci saranno spettacoli musicali, esposizioni di foto, di manifesti, presentazioni di audiovisuali e feste tematiche. Il Comitato pianificatore ha appena effettuato il primo censimento dei volontari e per questo sono stati chiamati tutti gli interessati all´incontro a formalizzare la loro iscrizione nel centrale Parco di Carabobo. Il FSM è uno spazio di dibattito, di idee, riflessioni formula di proposte e scambi d´esperienze, articolazioni di movimenti sociali, reti, ONG `s e altre organizzazioni opposte al neoliberismo. Dopo il primo incontro realizzato nel 2001, il FSM si è costituito come un processo mondiale permanente di ricerca e costruzione di alternative di fronte alle politiche neoliberiste. -------------------------------------------------------------------------------- Director Geral: Lázaro Barredo Medina. Director Editorial: Gabriel Molina Franchossi. HOSPEDAJE: Teledatos-Cubaweb. 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